
Il congresso provinciale della FILCAMS CGIL (Federazione italiana lavoratori commercio, albergo, mensa e servizi) ha confermato Antonio Modica, segretario generale della categoria. L’elezione al termine dell’assise dei quarantuno delegati che ha eletto il nuovo direttivo composto da diciotto membri.
Nella breve ma efficace relazione introduttiva, Antonio Modica, ha focalizzato alcuni temi che sono peculiari alla piattaforma vertenziale della categoria: precariato nel lavoro e nei diritti, lo stato di crisi delle aziende che intaccano i livelli occupazionali, la battaglia contro la totale liberalizzazione degli orari e delle aperture nel commercio introdotta dal Governo Monti. Su questo bisogna attivare un tavolo, richiesto da tempo, che renda possibile la contrattazione decentrata utile a chiudere le attività commerciali nei giorni festivi , riconsegnare alle istituzioni locali la competenza, per poter definire quante e quali domeniche e con quali orari aprire.
Da rivedere poi il sistema degli appalti che vengono rinnovati con il criterio del massimo ribasso che inficia non solo la qualità del lavoro ma tutti a danno del suo costo. In mezzo ci sono gli utenti e i consumatori verso i quali sono indirizzati i servizi: pulizie o sanificazioni negli ospedali, negli uffici pubblici o nelle mense scolastiche, aziendali e servizi agli anziani.
“La provincia di Ragusa, afferma Salvo Leonardi segretario generale della FILCAMS CGIL Sicilia, è la prima in Sicilia per la formazione ma si caratterizza per il governo dell’Ente Bilaterale afflitto da poltronite acuta in cui Confcommercio e Fisascat CISL si sono impossessati di un giocatolino che ha diviso il sindacato a detrimento delle funzioni e degli scopi per i quali è nato l’Ente Bilaterale.”
Secondo il segretario generale della CGIL di Ragusa Peppe Scifo mancano alcune precondizioni per il rilancio del settore come la l’assenza delle infrastrutture che tarpa le ali al turismo (Autostrada non completata dove incombono le indagini delle magistratura, la Ragusa – Catania nel totale silenzio delle istituzioni, l’incertezza che aleggia sull’aeroporto di Comiso).
Necessario avere un ambiente pulito, a cominciare dal funzionamento dei depuratori e della gestione dei rifiuti, che è il motivo aggiunto per il quale regioni con la Basilicata e la Puglia riescono a fare del turismo un volano delle loro economie.
A Ragusa si prevedono, nonostante tutto, buone prospettive a cominciare dall’apertura prossima della nuova facoltà di Beni Culturali e Scienze del Turismo nei cui lavori preparatori è stata coinvolta la CGIL di Ragusa. Tema dolente è quello degli appalti. La CGIL ha denunciato il caso del servizio di trasporto bus al Comune di Ragusa facendo emergere il fatto che un servizio che dura otto mesi all’anno e in presenza di un contratto a tempo indeterminato fa solo gli interesse dell’azienda, in termini di sgravi fiscali, e non dei lavoratori che non possono chiedere le coperture necessarie alle loro tutele come la mancata attivazione degli ammortizzatori sociali una volta che il servizio verrà sospeso. Su questo versante la battaglia continua.
Dure critiche allo Jobs Act che introduce il voucher nel settore sei servizi, la riduzione della cassa integrazione straordinaria e le leggi che hanno compresso i diritti, determinato minore occupazione e lavoro nero. Questa l’analisi, a conclusione dei lavori, di Luciana Mastrocola del FILCAMS CGIL nazionale che valuta come gli investimenti pubblici in infrastrutture e manutenzioni del patrimonio storico culturale e artistico del nostro Paese possono creare condizioni reali per la crescita del turismo e dell’occupazione nel settore.