Oggi al Parlamento siciliano è stata votata la legge regionale che punta alle agevolazioni per la vendita diretta dei prodotti agricoli. “Una norma che il Partito Democratico ha contribuito a far approvare sia in Commissione che in Aula perché, pur nella consapevolezza che non potrà risolvere certamente i problemi del settore agricolo, rappresenta un aiuto concreto per gli agricoltori siciliani e che la attendevano sostenuta anche dalle associazioni di categoria”. Così commenta i lavori parlamentari l’on. Nello Dipasquale, del Partito Democratico, segretario alla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.
“Ci sono già alcune pregevoli iniziative che favoriscono la vendita diretta dei prodotti agricoli – aggiunge il parlamentare ragusano – penso, ad esempio, all’iniziativa di Coldiretti che si chiama “Campagna Amica”. Questa legge, comunque, permetterà qualche vantaggio in più. Determinante, inoltre, è stato il nostro apporto, del sottoscritto in particolare, per quanto riguarda l’art. 6 della norma che, inizialmente, prevedeva sgravi anche fino al 50% sugli oneri di costruzione per i centri commerciali dove si svolge vendita diretta. Ho spiegato all’aula che senza obblighi per i Centri commerciali si sarebbe trattato di un vero e proprio regalo capace di penalizzare gli agricoltori. In poche parole, per come era stato redatto l’articolo in questione, i Centri Commerciali, grazie alle aziende che fanno vendita diretta dei prodotti agricoli avrebbero ottenuto degli sgravi fiscali, ma mantenendo la possibilità di liberarsi di queste aziende e, allo stesso tempo, lo sgravio. Inaccettabile. Questo articolo, quindi, è stato ritirato dall’impalcatura della nuova legge”.
“Il Partito Democratico, rimanendo in tema di sostengo all’agricoltura, inoltre – aggiunge Dipasquale – ha fatto approvare un ordine del giorno per rifinanziare la misura 4.1 del PSR utilizzando risorse di altre misure del Piano in modo da non vanificare l’enorme lavoro di molti imprenditori che avevano presentato progetti interessanti e meritevoli d’essere finanziati e che, però, rischiava di andare perduto. In buona sostanza – spiega – dato che i fondi di alcune sotto misure del PSR non sono stati messi al bando e che altri bandi sono stati sospesi, si impegna il Governo regionale ad usare queste risorse per rimpinguare la misura 4.1 del PSR che prevede il sostengo a investimenti nelle aziende agricole”.
- 12 Ottobre 2024 -