Diciotto mesi di reclusione sono stati inflitti dal Tribunale di Ragusa al boss vittoriese Venerando Lauretta, accusato di minacce, con l’aggravante del metodo mafioso, nei confronti del giornalista modicano, Paolo Borrometi. L’uuomo è stato condannato anche al risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede per le parti civili, e al pagamento delle spese per ogni patrocinatore per 1.500 euro ciascuna oltre accessori.
«Oggi penso che sia una bellissima giornata per la libertà di stampa – ha commentato Borrometi – la condanna del boss Lauretta che segue quella di Francesco De Carolis e di Giambattista Ventura, rappresenta la testimonianza che nessun clan e nessun
boss mafioso può rimanere impunito quando minaccia un giornalista. Ritengo che la condanna, riconosciuta anche l’aggravante mafiosa, così come era accaduto per il siracusano De Carolis, sia un precedente importante e che costituisca la vera vittoria non tanto mia ma di tutti i cittadini che tramite i miei articoli e quelli dei tanti colleghi che vengono minacciati ogni giorno, hanno la libertà di essere informati».
