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Offerto il gratuito patrocinio per il barista modicano che aveva esposto una foto di Mussolini

L’avvocato Michele Savarese mette a disposizione gratuitamente la sua assistenza legale per il proprietario del bar del polo commerciale di Modica finito nell’occhio del ciclone e denunciato dai carabinieri con l’accusa di apologia del fascismo. Savarese è componente del Movimento Ragusa in Movimento il cui presidente, Mario Chiavola, ha proposto il gratuito patrocinio per l’esercente che aveva esposto nel suo locale la foto con una frase celebre di Mussolini. “In un contesto in cui la maggior parte della gente non arriva a fine mese – dice Chiavola – ci si indigna per un´immagine con aforisma appesa al muro e per lo spauracchio del ritorno del fascismo, ormai morto e sepolto da oltre 70 anni. Lo specchietto delle allodole dell’antifascismo è tra l’altro utilizzato come scusa per cercare di contenere lo strapotere elettorale di Salvini che, invece, ha saputo intercettare il disagio e creare un consenso che risulta essere sempre più in crescita”.

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9 commenti su “Offerto il gratuito patrocinio per il barista modicano che aveva esposto una foto di Mussolini”

  1. BENE l’iniziativa perche’ ad essere offesa da un “clamore inutile e inesistente” è, nello specififico,tutta la Scieta’ CIVILE Modicana e sarebbe meglio se altri Legali facessero lo stesso ,cosi’ da costituire un pool Difensivo e pianificare anche un risarcimento.

  2. L’avvocato dice che il fascismo ‘è morto e sepolto da oltre 70 anni’. Io non mi fiderei!

  3. …un reato E’ un reato e la legge E’ legge! Che si voglia sodalizzare con il titolare del bar è un conto ma nessuno può andare contro una persona che denuncia un reato legittimamente e la “società civile” deve solo ringraziare chi lo fa. Chi difende l’indifendibile è uno in cerca di pubblicità e due un pool di rozzi ignoranti. Punto

  4. il fascismo in quel di Ragusa ha ancora tanti estimatori, chissà quanti busti e cimeli in casa..?

  5. Il risarcimento potrebbe chiederlo la ragazza. Bisognerebbe informarsi sulla lista di improperi ricevuti. Alcuni dei quali ci fanno capire che nulla è morto e sepolto da settant’anni.

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