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Ticket sanitario. Nota dell’Asp Ragusa e UniCredit. Riceviamo

Tempo di lettura: 2 minuti

A seguito della lettera di un cittadino inviata alla nostra Redazione, relativamente all’importo extra addebitato a mezzo POS per il pagamento del ticket sanitario, l’ASP di Ragusa precisa di aver adottato, sulla scorta del Decreto legislativo n. 217/2017, art. 65 comma 2, il sistema nazionale PagoPA che consente di pagare il ticket anche attraverso le carte di pagamento. Tale sistema prevede per l’Utente, in tutto il territorio nazionale, il pagamento di una commissione che non viene incamerata da UniCredit nella qualità di tesoriere dell’Azienda Sanitaria, né dall’Azienda stessa, bensì dal Prestatore dei servizi di pagamento di volta in volta scelto dagli utenti. Tra l’altro, trattandosi di costi concordati e predeterminati con PagoPA S.p.A., sono tutti disponibili in chiaro sul portale https://www.pagopa.gov.it/it/cittadini/trasparenza-costi/.

 

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8 commenti su “Ticket sanitario. Nota dell’Asp Ragusa e UniCredit. Riceviamo”

  1. ” il pagamento di una commissione che non viene incamerata da UniCredit nella qualità di tesoriere dell’Azienda Sanitaria, né dall’Azienda stessa, bensì dal Prestatore dei servizi di pagamento di volta in volta scelto dagli utenti”, ma se sono correntista di UniCredit chi è il prestatore del servizio di pagamento?

  2. l’applicazione di commissioni maggiorative al cliente che voglia pagare con una carta di credito o con un bancomat è illecita, e sotto due diversi profili.

    Innanzitutto è vietata espressamente dall’art. 62 del codice del consumo. E anche se molti commercianti o siti di e-commerce – spesso di piccole dimensioni come tabaccai, cartolai e piccoli esercizi a conduzione familiare o siti internet che non hanno investito in un adeguato supporto legale – insistono nell’applicare ai clienti una commissione, tale comportamento rappresenta comunque un illecito sanzionabile. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è intervenuta in diverse occasioni per multare i trasgressori, e in una recente nota ha poi precisato che “i venditori di beni e servizi al dettaglio non possono applicare supplementi sul prezzo dei beni o servizi venduti nei confronti di coloro che utilizzino, per effettuare i propri pagamenti, strumenti quali ad esempio carte di credito o di debito, qualsiasi sia l’emittente della carta“.

    Anche la PSD2 (Payment Service Directive II), recepita nel nostro ordinamento dal decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 218 è intervenuta in materia, rimarcando quanto già specificato nel codice del consumo, ed estentendo la validità della regola al territorio di tutta l’Unione Europea. L’applicazione della commissione risulta oltretutto illecita, anche se semplicemente posta a carico di coloro che utilizzano circuiti relativamente meno diffusi (come ad esempio American Express o Diners) rispetto ai più “classici” Visa o MasterCard.

    Sotto un secondo profilo, l’applicazione di una commissione al cliente comporta poi, per le vendite offline, la violazione del contratto con l’istutito di credito che ha fornito al commerciante il POS: pressochè tutti gli istituti, infatti, vietano espressamente agli esercenti l’addebito di commissioni ai clienti per l’utilizzo delle carte (e del relativo POS) e ciò può dar luogo all’applicazione di penali o alla risoluzione del contratto per inadempimento.Con una determinazione emanata il 24 ottobre 2023 dal direttore dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, è stata introdotta una deroga all’obbligo dei rivenditori di accettare pagamenti con bancomat e carte di credito in relazione all’attività di vendita di generi di monopolio, di valori postali e valori bollati.

  3. Ogni PSP (Prestatore di Servizi di Pagamento) aderente a pagoPA ti permette di effettuare pagamenti su diversi canali e con i metodi a te più comodi. Per una scelta consapevole, consulta i costi applicati da ogni gestore: puoi filtrare per importo, canale e metodo di pagamento.

    Ad oggi, il simulatore mostra i costi di commissione applicati dai PSP sui canali gestiti da PagoPA S.p.A., come l’app IO e l’interfaccia di pagamento sul sito dell’Ente………….UniCredit S.p.A
    Costo: 1,30 €
    Valido per tutte le carte, anche se non sei cliente UniCredit S.p.A………….Allora ,se sei cliente o non lo sei paghi lo stesso , l’essere cliente non ti avvantaggia…..

  4. AGENZIA PER L’ITALIA DIGITALECOMUNICATO Emanazione della nuova versione delle «Linee guida per l’effettuazione dei pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi». (Determina n. 209/2018). (18A04494) (GU Serie Generale n.152 del 03-07-2018)
    8.4 Convenzioni e atti negoziali con i prestatori di servizi di
    pagamento.

    In via generale e – indipendentemente dallo strumento di
    pagamento scelto dall’utilizzatore finale, per le operazioni di
    pagamento richieste a un prestatore di servizi di pagamento
    prescelto, ancorche’ in via occasionale, dall’utilizzatore finale –
    non sono necessari particolari convenzioni o atti negoziali tra
    l’ente creditore ed i prestatori di servizi di pagamento, ma e’
    sufficiente che il prestatore di servizi di pagamento prescelto sia
    tra quelli aderenti al Sistema pagoPA, in quanto l’ordine di
    pagamento e’ impartito direttamente dal pagatore o dal soggetto
    versante al prestatore di servizi di pagamento e il codice IBAN
    indicato dall’ente creditore consente la contabilizzazione immediata
    delle somme sul conto dell’ente creditore o presso la tesoreria dello
    Stato.
    Il Sistema pagoPA, difatti, non prevede alcun tipo di rapporto
    contrattuale tra il PSP e l’ente creditore, per cui le commissioni
    sono applicate all’utilizzatore finale dal PSP (selezionato
    liberamente tra i PSP aderenti che offrono il servizio in concorrenza
    fra loro) per il servizio di pagamento richiesto. Cio’ e’ coerente
    con il principio di tariffazione «share» (il pagatore e il
    beneficiario sostengono ciascuno le spese applicate dal rispettivo
    prestatore di servizi di pagamento) e con il divieto di surcharge.
    (4) Tali principi, stante il funzionamento del Sistema pagoPA, sono
    rispettati anche nell’operativita’ del pagamento con carta di
    pagamento.
    Solo laddove la pubblica amministrazione, in materia di
    pagamenti, voglia accollarsi in tutto o in parte le commissioni in
    capo agli utilizzatori finali ovvero voglia mettere a disposizione
    degli utilizzatori finali dei servizi di pagamento che non risultano
    erogati da nessun PSP aderente al Nodo dei pagamenti-SPC, la stessa
    amministrazione, solo in tali evenienze, potra’ porre in essere delle
    specifiche convenzioni con uno o piu’ PSP, nel rispetto dei principi
    di evidenza pubblica.

  5. Grazie Giuseppe, speriamo che la direzione amministrativa dell’ASP recepisca, la legge è legge…

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  6. Per compensare le commissioni, basta accalappiarti un’altra bella fialetta garantita aggratisssss, con trombate assicurate

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  7. Salvatore Rando

    Commentare tutte queste norme, normine alla fine chi paga è sempre il solito cittadino, cone se non bastasse il ticket deve aggiungere la commissione. Pagare con la carta di credito ha un senso, se l’obiettivo è per combattere l’evasione se è questo l’obiettivo le commesse deve pagarli lo Stato altrimenti è la solita presa in giro. Se l’Asp può devevdare qualcosa in proposito mettendosi di traverso contestando norme che non stanno né in cielo né in terra il tutto a difesa del cittadino.

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