L’Asca con sede a Ispica potrà continuare a garantire, attraverso i suoi controlli sull’intera filiera agro-industriale, trasparenza e sicurezza, punti indiscutibili per la prevenzione della salute dei consumatori. E’ quanto assicura l’on. Orazio Ragusa dopo che ha potuto appurare la sinergia di intenti circa la redazione di un protocollo avente ad oggetto la creazione di un partenariato pubblico-privato con lo scopo di rilanciare il centro di ricerca, insostituibile punto di riferimento per il comparto agricolo e zootecnico dell’area iblea e del resto della Sicilia sud-orientale. Era stato lo stesso on. Ragusa, nel giugno scorso, a rivolgersi all’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, chiedendo di attivare le necessarie procedure per rilanciare la struttura. E ora la notizia dell’avvio del percorso che porterà a un partenariato che coinvolgerà l’assessorato regionale, il Mipaaf, il Crea, ente di ricerca collegato al ministero, l’Università di Catania e il Comune di Ispica. La decisione è stata illustrata nel corso di un incontro a cui ha partecipato lo stesso on. Ragusa con il governatore Nello Musumeci, l’assessore regionale Edy Bandiera e il direttore generale dell’assessorato Carmelo Frittitta. “Si tratta – spiega l’on. Ragusa – di una soluzione molto interessante che garantirà quell’operatività dell’Asca da tutti auspicata. Dicevamo che non aveva più senso rinviare la riattivazione dell’Asca la cui realizzazione, come è opportuno ricordare, ha comportato l’investimento di milioni di euro di soldi pubblici che, altrimenti, rischiavano di andare sprecati. L’Asca sarà chiamata a fornire l’opportuno ausilio, in termini di qualità, a tutti quei prodotti che si coltivano in provincia di Ragusa e nel resto del nostro territorio regionale. Ringrazio naturalmente il Governo siciliano, il governatore Musumeci e l’assessore Bandiera in particolare, per la sollecita risposta fornita alla mia richiesta. E ringrazio anche il sindaco di Ispica, Pierenzo Muraglie, per la disponibilità che ha garantito allo scopo di creare le condizioni che permettano il rilancio della struttura”.
