Alessio Ruffino, consigliere comunale di Modica, ha deciso di scendere nuovamente in campo per continuare nella sua esperienza politica e dare un contributo alla crescita della città. Ruffino aderisce ad un progetto civico che vede nel sindaco Ignazio Abbate il naturale prosecutore di un progetto di rigenerazione per la città di Modica e dunque lascia il gruppo di Forza Italia che si era costituito lo scorso dicembre a Palazzo San Domenico. Ruffino ringrazia gli uomini di Forza Italia con i quali ha collaborato in consiglio comunale, ma al tempo stesso reclama una scarsa partecipazione attiva alla vita pubblica e politica di chi invece ha preferito dondolarsi su agevoli e comodi schemi. “Considero il presente in funzione del futuro – ha detto Ruffino – mi sento di avere buone gambe per camminare. Voglio partecipare al progetto di crescita della Città, dove i bisogni primari dell’uomo siano soddisfatti, dove regni giustizia sociale, attivandoci senza più lamenti e rassegnazione, partecipando senza più delegare, pretendendo diritti e non cercando favori. Amo tanto questa Città da aver immaginato/auspicato un confronto tra idee e programmi, anche visioni diverse della Città, ma nessuno me ne ha dato possibilità. A questo punto, sposto la mia visuale politica verso un progetto che metta al centro della Città la rinascita economica, sociale e culturale, la salute e la qualità della vita, il turismo e l’agricoltura, la difesa dei beni comuni. Un progetto che coinvolga tanti amici per amore di Modica con Ignazio Abbate sindaco per i prossimi 5 anni”.

7 commenti su “Amministrative a Modica. Il Consigliere Ruffino torna in campo lasciando Forza Italia e appoggiando Abbate”
Lo facevo un ragazzo più sveglio . . .
Che si fa per cercare di stare a galla !
Ma affonderà con tutta la nave , non appena arriva la”bomba”dalla Corte dei Conti .
solo na risata…..nesciun e’ fessss….compare…..ah ah ah ah
Prrr prrr prrr prrr prrr prrr… Qual è la pernacchia più sonora che vi è mai capitato di fare?
Ruffino sulle orme di Cavallino..cambia partito con la stessa facilità con cui ci si cambiano i calzini.
Più che “va dove ti porta il cuore” sarebbe il caso di dire “è comu a bannera o vientu”.
Il tutto in barba ai trascorsi da militante della sinistra giovanile.
“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!”
Come si cambia per non morire direbbe la Mannoia . Povera Modica .
Lo ricordo a scuola che urlava “compagni”, pugno alzato e maglioni rossi; dopo qualche anno, candiddato con Carpentieri, e porta avanti una politica di opposizione (che sottolineerà espressamente essere tale); poi forza italia ed oggi con la persona contro cui si opponeva. Cambiare idea è lecito; ma questo però mi pare tutt’altro che un cambiamento spassionato..
Ricorderei, tra le altre cose, l’episodio in cui Ruffino non mancò di commentare la nota critica con cui Lorenzo Giannone abbandonava la linea Abbate: “la fine di un’esperienza politica che vede adesso il sindaco sostenuto solo da una maggioranza autoreferenziale, a meno di voler dare conto alle voci di corridoio che raccontano di un Pd pronto, dopo averlo aspramente criticato, ad accoglierlo tra le proprie fila. Ma è il contenuto delle critiche ad impressionare. Si tratta della certificazione interna alla coalizione di ciò che abbiamo sempre sostenuto: la natura incontrollata ed incontrollabile delle spese di Abbate”.
Memora iuvant!