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Sentenza della Corte dei conti, dissesto e brindisi: il pensiero di Ivana Castello. Riceviamo e pubblichiamo

Com’è noto, la Corte dei conti, mediante la delibera n. 150 del 2017, ha attivato il procedimento di dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Modica. Il sindaco si è opposto e ha chiesto che:

– la delibera fosse annullata;
– si accertasse e dichiarasse l’insussistenza del grave e reiterato mancato rispetto degli obiettivi intermedi.

Le Sezioni riunite della Corte dei conti in sede giurisdizionale e in speciale composizione:

« (…) rigettate le eccezioni preliminari, in accoglimento parziale del ricorso, iscritto al n. 583/SR/EL» hanno dichiarato « il grave, ma non reiterato, mancato rispetto degli obiettivi intermedi nei termini indicati in motivazione».

Ciò significa, temporaneamente e in attesa che siano esplicitate le motivazioni, che:

1°. il mancato rispetto delle leggi da parte del sindaco e della Giunta sussiste ed è stato dichiarato grave. «Grave» è il termine usato dalla Corte dei conti;
2°. gli obiettivi intermedi di rientro contabile non sono stati conseguiti. Questa è la conseguenza del mancato rispetto degli adempimenti previsti dalle leggi;
3°. il mancato conseguimento degli obiettivi intermedi non si è ripetuto, come ha, invece, affermato la Sezione di controllo per la Regione siciliana e, di conseguenza, molto probabilmente non si farà luogo al procedimento di dissesto;
4°. tutte le altre richieste, su cui non mi diffondo per non impegnare eccessivamente il lettore, sono state respinte. Mi limito ad esplicitare, soltanto, che i ricorsi, su cui la Corte si è espressa, sono due: uno è stato totalmente respinto e, l’altro, accolto in parte. Forse, si direbbe a Modica, “sulu ppi fari tanticcia ‘i scrusciu”. Il sindaco ha brindato alla vittoria, ma mi domando quale sia il significato, sotto il profilo istituzionale, di questo brindisi: ha, forse, festeggiato il fatto che le Sezioni riunite hanno qualificato «grave» la situazione finanziaria del Comune? Ha festeggiato perché, con questa sentenza, si stabilisce, una volta e per tutte, che se fra sei mesi o fra un anno si mancano gli obiettivi (intermedi) di rientro, quella sarà la seconda (e ultima) volta, in cui si potrà sbagliare, perché la reiterazione non si potrà più nascondere? Il sindaco, anziché festeggiare, dia un’occhiata alla prescrizione ex articolo 243 quater, comma 7, di quello che in qualche documento di questo processo viene chiamato il «cosiddetto» Tuel.

Per concludere e a scanso di equivoci, poche parole sull’obiettivo che mi prefiggo con l’odierno discorso. La mira è identica a quella perseguita durante i miei cinque anni di attività politica. Desidero prevenire eccessi di spesa da parte dell’amministrazione, per evitare due possibili conseguenze: l’avvio di un procedimento di dissesto e l’aumento della fiscalità sui cittadini. Quando parlo di spese eccessive non mi riferisco alle uscite che assicurano servizi essenziali, ma solo a quelle di cui si può fare a meno. Dobbiamo metterci in testa che oggi si paga anche l’aria che respiriamo. E per pagare, tutti dobbiamo tassarci. Anzi ci tassa il sindaco, magari per fini non propriamente istituzionali. Se anziché spendere per manifestazioni di cui si può fare a meno, si risparmia qualche cosa e si orienta il risparmio verso il pagamento dei debiti, allora sì che si può cominciare ad attenuare il pericolo di dissesto. E’ necessario spiegare che il dissesto si evita con l’azione amministrativa e che io, dall’opposizione, posso solo parlare e suggerire ed amareggiarmi, ma non ho, oltre a quello di parlare, alcun altro potere? Quando viene il dissesto, auguro al sindaco e alla città di Modica che non accada mai, quando esso arriva, non è perché l’opposizione o altri l’ha (a parole) auspicato, ma perché chi è al governo ha compiuto scelte assolutamente sbagliate. Questa è la differenza tra azioni (scelte amministrative) e parole, ma è anche la differenza tra le responsabilità di governo e le responsabilità dell’opposizione.

Riporto, per certezza di tutti, il dispositivo di sentenza che l’Amministrazione ha celato alla cittadinanza.

Ivana Castello
onsigliere comunale del Pd

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9 commenti su “Sentenza della Corte dei conti, dissesto e brindisi: il pensiero di Ivana Castello. Riceviamo e pubblichiamo”

  1. Vuole sapere il motivo per cui il personaggio ha brindato? Immagino Lei lo sappia ma diciamoglielo ai lettori modicani. Il motivo per cui ha brindato è molto semplice : con questa sentenza il personaggio ha qualche mese di respiro in più; il tempo necessario per arrivare alle prossime amministrative di giugno; nel frattempo si giocherà tutte le carte a sua disposizione, sperperando “a ritta e a manca” nella speranza, per lui certa, di essere rieletto. Quel che accadrà dopo sarà oggetto di valutazione del prossimo Sindaco e, arrivati a questo punto, sarà opportuno che le castagne dal fuoco le tolga chi ce li ha messe! O no?

  2. cittadino informato

    La foto del sindaco che brinda è di un noto fotografo modicano , scattata anni fa nei primi mesi dell’insediamento di Abbate .
    Al fotografo è stato commissionato le fornitura “urgente” di diverse immagini di Modica per la realizzazione di una guida itinerante .
    Realizzata le guida , non si sa per quale motivo non è poi andata in stampa .
    Ma il lavoro “urgente” , è stato svolto celermente e consegnato .
    Le foto d’archivio ed altre di nuove (circa 200) , così da coprire e comprendere tutto il territorio , sono state fornite a con tempistica breve all’ente .
    Nonostante la modesta somma , visto l’ingente quantità di foto , ed i ripetuti solleciti l’importo non è stato mai liquidato .
    E dire che il sindaco aveva preso personalmente l’impegno (davanti a testi) , vista la non disponibilità di uno dei suoi pseudo assessori .
    Pseudo assessore , che invitato legalmente , ha negato l’impegno (nonostante la parola e l’impegno preso) .
    Il sindaco farà lo stesso ?
    A breve lo vedremo . . .
    NB Come usava dire il nonno : “Uomo per la parola e bue per le corna “.

  3. forza e coraggio che non le mancano, le elezioni sono vicine, con un po di organizzazione lo mandiamo a casa.

  4. Apprezzabile il lavoro di Ivana Castello, ma umanamente sono dispiaciuto per il fango che lei (consigliera Castello) riceve quotidianamente dalla maggioranza dei cittadini addormentati e qualunquisti. I modicani non meritano un lavoro così importante, e credo che alla fine Modica riconfermerà questo Sindaco, purtroppo. Non ho capito l’intervento di cittadino informato… sarà un messaggio in codice non comprendo con chi, e in particolare non capisco il senso.

  5. @ Peppe :
    Cittadino informato dimostra come ha lavorato questa amministrazione in questi anni .
    Pagano solo chi si assoggetta , gli altri devono umiliarsi e soffrire prima di avere lo spettante .
    In più dimostra come promettono e non mantengono , e sono pronti a mentire pur di non essere corretti .
    Con 5/6 candidati a sindaco si va al ballottaggio , e non è detto che abbia voti a sufficienza .
    Di sicuro caleranno una marea di liste e di candidati al consiglio , ma una sola lista ben preparata dei 5stelle potrebbe sbaragliarli .
    Anche perchè portano avanti un candidato modicano PULITO e CORRETTO , con di sicuro assessori altrettanto in regola .
    Se i 5s vanno al ballottaggio , è fatta . . . Abbate ed i suoi lanzachinecchi a casa .
    Siamo stanchi di politici con più facce di un caciocavallo .

  6. …e nel frattempo oggi (per la terza volta) mi suona a casa un messo comunale consegnandomi roba da pagare GIA’ PAGATA. Già ben DUE volte (nel corso degli anni per la stessa tassa, a mmunnizza) mi sono recato agli uffici competenti e per DUE volte mi è stato detto che non ci sarà una prossima volta, che sono in regola, che blablabla.
    Ed intanto mi viene intimato di pagare (cose già pagate), in famiglia discussioni rabbia ed apprensione, devo rirecarmi al comune! E’ assurdo, e mi viene il dubbio che in fondo in fondo l’ufficio sa già che sono in regola ancor prima di mandare l’accertamento… ma ignazio deve pur far tornare i conti! Rabbia a gogò!

  7. terrorista, lei si spiega come un libro chiuso, purtroppo. Capisco che lei è contrario all’attuale Sindaco, come lo sono io, però capisco che si affida ai sogni… ha ragione che m5s avrebbe, una volta al ballottaggio, via libera, ma non capisco chi dovrebbe guidare: spero lei non sia ancora convinto delle vecchie sciocchezze (ormai dissipate per carità) dell’uno vale uno. A Modica ci vuole un Sindaco che vale 100, e con un fegato enorme oltre al coraggio di avviare una stagione di sacrifici, altro che feste, altro che uno vale uno… se lei non comprende questo, ho paura che avrà una grossa delusione. Vedremo.

  8. Al fine di tutto, oggi il problema più grosso è quello di sbarazzarsi di questo Sindaco e di tutto il suo seguito, si stà aprendo una spasmodica caccia al voto promettendo mari e monti. Gli assessori sono sguinzagliati in tutto il territorio con promesse in cambio di voti. Gli uffici sono tutti alla sbarra, chiedete e vi sarà dato. Non conta altro, la città ed il bene futuro non interessa, tutto in cambio del voto. Modicani svegliamoci, Modica appartiene a NOI cittadini siamo noi proprietari del nostro futuro. L’esperienza Abbate è ormai alla fine mettiamoci alle spalle il suo operato, ricordiamolo solo come il peggior Sindaco della storia di Modica. Se vogliamo una città libera, al passo con i tempi, se vogliamo uffici che diano risposte giuste e sensate alla gente, e non al volere di questo soggetto. Ribelliamoci, il 10 giugno nè abbiamo tutte le possibilità dipende solo da NOI.

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