La gravissima situazione economica del Consorzio di Bonifica di Ragusa non consente più di differire nel tempo gli interventi regionali necessari per riportarlo ad una auspicabile e tempestiva condizione di normalità. Tale stato di sofferenza economica, ovvero il debito che esso ha contratto con i dipendenti ammontante a 5 milioni di euro costituisce un argine insormontabile per poter determinare una ricostruzione economica di tale ente, che ha vissuto negli anni precedenti una gestione certamente non in linea con l’obiettivo di mantenerne in buona salute l’assetto di bilancio e l’organizzazione efficiente dei servizi. “E’ obiettivo della Flai Cgil- dice il segretario generale, Salvatore terranova – aprire con la Commissione Regionale Agricoltura e con l’attuale Governo della Regione un confronto sulle tematiche predette, corroborato da un atteggiamento produttivo e dalla finalità di ricondurre l’Ente Consortile ad una duratura e stabile condizione economica attraverso il recupero della sua originaria missione,ossia quella di fornire servizi adeguati al tessuto produttivo più importante del nostro territorio ragusano. Negli ultimi anni, causa una sua gestione prettamente politica, il Consorzio di Ragusa non eroga i servizi così come il tessuto economico richiederebbe pur a fronte di un elevatissimo costo in capo sia alla Regione che ai diretti destinatari dei servizi. Il collasso economico cui soggiace il Consorzio, i debiti da esso ha accumulati in questi anni, hanno avuto come effetto principale quello di assottigliare, da un lato, la quantità e la qualità dei servizi resi all’agricoltura, e, dall’altra, il cinico dissesto dell’economia delle famiglie dei dipendenti. Non sarà pleonastico – a nostro avviso – evidenziare ritardi nell’erogazione di stipendi che vanno da un minimo di sei mesi ad un massimo di 11 mensilità maturate e non liquidate”.
Il sindacato fa sapere alla Commissione presieduta da Orazio Ragusa che al Consorzio di Bonifica di Ragusa aleggia un clima plumbeo che può produrre effetti negativi sia sulla gestione civile dei processi lavorativi che di ordine pubblico. “Fin qui, come CGIL ci siamo posti prevalentemente l’obiettivo di governare in maniera civile e saggia un malessere che si sta sempre più incancrenendo e diffondendo e che non lascia alcuna speranza che tutto possa essere ricondotto ad una gestione efficiente ed efficace in tempi brevissimi se non si interviene con strumenti normativi ed economici che la Regione dovrà prevedere nel corso della predisposizione della finanziaria 2018”. Considerato che tale strumento finanziario di solito è presumibilmente adottato non prima del mese di maggio, Terranova chiede all’on. Ragusa di consentire la convocazione di apposita seduta della commissione al fine di audire la CGIL, consentendo di poter depositare la propria ipotesi propositiva in ordine al riassetto economico ed organizzativo del Consorzio. “A tal proposito sarebbe ufficio pregevole far partecipare alla richiesta audizione gli Assessore regionale all’Agricoltura e al Bilancio e il Direttore del Consorzio, Fabio Bizzini”.
