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Presentato il progetto di messa in sicurezza della Lipparini-Miccichè. Torna la facciata del Collegio dei Gesuti, demolito nel 1962

In una sala attenta, silenziosa, qualificata e partecipe l’amministrazione comunale di Scicli ha presentato stasera, nel salone di palazzo Spadaro, il progetto di messa in sicurezza e nuovo prospetto della scuola media Lipparini-Micchichè di piazza Italia.
Alla presenza del Sovrintendente di Ragusa, Calogero Rizzuto, che ha assistito dalla prima fila, il sindaco Enzo Giannone, l’assessore ai lavori pubblici Viviana Pitrolo, l’ingegnere Andrea Pisani, dell’ufficio tecnico comunale, gli architetti Gaetano Manganello e Carmelo Tumino hanno presentato il progetto di consolidamento, adeguamento impiantistico e rifacimento del prospetto dell’edificio. Il sindaco ha spiegato la scelta politica di mantenere la funzione di scuola dell’immobile, smentendo ipotesi ventilate negli anni scorsi, di rifunzionalizzazione a fini alberghieri e simili.

I progettisti hanno ascoltato le esigenze di quanti vivono nell’edificio, cercando di interpretare le esigenze di un moderno luogo di formazione, immaginando spazi funzionali ai momenti educativi. Quanto al tema più sentito e dibattuto, i progettisti dello studio Architrend di Ragusa hanno spiegato come, attraverso un percorso di ascolto della città lungo un intero mese, hanno concluso, in un confronto continuo col primo cittadino, il Sovrintendente e l’assessore regionale ai beni culturali Vittorio Sgarbi, che la soluzione che va incontro all’orizzonte delle attese della città sia la ricucitura della ferita perpetrata nel 1962, restituendo l’antica armonia di linguaggio dell’ambiente urbano settecentesco.
Così, a fronte di un edificio moderno e funzionale, all’interno, con una passeggiata che recupera il chiostro dell’attuale palazzo di vetro, inglobandolo dentro e creando un moderno lucernaio sul tetto, il prospetto ricalcherà esattamente la facciata settecentesca del Collegio dei Gesuiti.
Manganello e Tumino propongono inoltre una inedita passeggiata sul tetto dell’edificio, una nuova piazza da cui ammirare la città.
Il progetto, a fronte del quale il Comune chiederà al Ministero della Pubblica istruzione 3 milioni 200 mila euro, andrà in conferenza di servizio il 18 gennaio per essere presentato al Ministero il 22 gennaio.
In sala, consensi unanimi alla scelta di restituire alla piazza la sua antica fisionomia. Fra gli interventi più autorevoli, quello del professore Paolo Nifosì, che ha spiegato come non di falso storico si tratti, ma di un recupero della identità della piazza e della città.

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3 commenti su “Presentato il progetto di messa in sicurezza della Lipparini-Miccichè. Torna la facciata del Collegio dei Gesuti, demolito nel 1962”

  1. a Scicli si pensa a ricucire vecchie ferite, grazie al dibattito tra cittadini, storici e politici…
    a Modica invece si rifanno in cemento armato muraglioni storici al quartiere d’Oriente ( e ta stari mutu..! ) e si danno tutti i permessi per costruire sulle dune in cemento armato a Punta Regilione ( e ta stari mutu..! ) e facendola diventare pure una cosa di interesse comunitario!!!

  2. Vorrei capire cosa c’entrino i fondi per la messa in sicurezza per rifare una facciata sicura e non pericolante. Per quanto il fine possa apparire positivo, mi pare una devizione di fondi per un utilizzo non consono alla destinazione; ed il che ha profili di gravità posto che in tante città ci sono scuole letteralmente cadenti.

  3. Ti meravigli ? Qualche anno fa le istituzioni di questa provincia si mobilitarono per caldeggiare la costruzione del porto di Donnalucata sostenendo che era la via di fuga per i terremoti. E nessuno ci trovo’ da ridire. Mah !!?

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