Riscoprire il personaggio Giorgio La Pira, studiarlo e valutarlo nella grandezza delle sue opere e del suo pensiero. Con queste premesse, ieri pomeriggio, presso l’Aula consiliare del Palazzo di Cittá di Pozzallo, hanno preso il via i lavori del “II Forum Internazionale permanente Giorgio La Pira su pace, alimentazione e ambiente”. Erano presenti Monsignor Manetti,
Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, Monsignor Staglianò, Vescovo di Noto, Maria Federica Giuliani, Presidente commissione cultura del comune di Firenze, il Sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, l’assessore regionale all’agricoltura Edy Bandiera, Don Salvatore Cerruto, Vicario Episcopale della città di Pozzallo e Direttore della scuola Diocesana per la formazione all’impegno sociale e politico Giorgio La Pira, la senatrice Venerina Padua, il Presidente del Consiglio Comunale di Pozzallo, Quintilia Celestri, il Sindaco di Rosolini, Corrado Calvo e gli assessori comunali di Pozzallo Giuseppe Giudice, Rosario Agosta e Alessandra Azzarelli. Come ogni anno era presente anche una rappresentanza della famiglia del gonfalone di Firenze. Ha moderato l’incontro il coordinatore scientifico della manifestazione, Dott. Salvo Latino.
Il Sindaco Ammatuna ha affermato come “La Pira abbia sempre conservato le origini mediterranee manifestandole nelle sue parole”. Poi uno sguardo al fenomeno migratorio: “Pozzallo oggi é modello di accoglienza non solo italiano, ma mondiale. Abbiamo una consolidata cultura di accoglienza nella nostra città e tutti i rappresentanti della varie istituzioni che si sono succeduti a Pozzallo lo hanno ammesso. Noi siamo fieri di svolgere questo compito di accoglienza”. La rappresentante del Comune di Firenze, Maria Federica Giuliani: ha spiegato come La Pira abbia utilizzato il potere per un servizio reale a vantaggio della comunità. La pira raggiungeva le persone più importanti del mondo pur non avendo internet, utilizzando carta e penna e ciò fa capire la dimensione imponente di questo uomo proveniente dalla città di Pozzallo. Il messaggio di Giorgio La Pira é stato sempre di speranza e di aiuto al prossimo”.
Don Salvatore Cerruto ha spiegato come, ancora oggi, non conosciamo a sufficienza la figura di Giorgio La Pira. Ogni volta che scopriamo nuovi messaggi del grande profeta di pace, ci accorgiamo di come il suo pensiero fosse proiettato profeticamente nel futuro. L’immigrazione viene vissuta dalla città di Pozzallo come fattore ordinario, non straordinario, e questo identifica anche i cittadini di Pozzallo come cittadini del mondo, riconducendoli a Giorgio La Pira”.
Dopo i saluti di rito, le autorità si sono trasferite in corteo nella Chiesa Madonna del Rosario, per la Prolusione curata da Monsignor Manetti. “Non si può capire Giorgio La Pira se non lo si colloca nell’ambito della fede. Se viene collocato in quell’ambito tutto diventa chiaro. La Pira riunì per la prima volta a Firenze i principali sindaci del Mondo, di diversa cultura e fede, e fece molto scalpore la presenza del Sindaco di Mosca.
In un altro incontro, tutte le autorità, compreso il sindaco di Pechino, baciarono l’anello all’Arcivescovo Della Costa, cosa per nulla scontata a quei tempi. In un suo viaggio a Mosca, La Pira andò a pregare sulla tomba di San Sergio, facendo attendere il parlamento sovietico per ore; al suo ingresso nel parlamento sovietico, La Pira tranquillizzo tutti dicendo che c’erano in quel momento centinaia e centinaia di persone che stavano pregando per loro e questo doveva dare forza e coraggio a tutti. Bisogna costruire la pace a più piani disse La Pira in quel contesto, perché questa è la più grande missione del mondo. Non esistono solo le bombe atomiche, ma anche le bombe della preghiera, le “armi” più potenti. In quel contesto La Pira disse che ogni uomo aveva diritto ad avere un pasto e che bisognava costruire ponti ed abbattere muri.
Ne “I colloqui mediterranei” La Pira spiegava come tra i popoli del Mediterraneo non poteva esserci guerra e come tutto ciò fosse innaturale: pertanto occorreva rimuovere gli ostacoli alla pace.
La Pira fu l’ispiratore dei gemellaggi tra le città e spiegò come occorreva unire le città per unire le nazioni.
La giornata di ieri si é conclusa con la concelebrazione eucaristica presieduta da Monsignor Antonio Staglianò. La mattina odierna, invece, vede la partecipazione delle istituzioni scolastiche che assisteranno alla proiezione del film “La città sul monte”. Gli appuntamenti proseguiranno a Pozzallo anche per tutto il pomeriggio di oggi e per tutta la giornata di domani. Nei prossimi giorni, per la prima volta, alcuni argomenti di riflessione riguardanti il Sindaco Santo saranno dibattuti anche nelle vicine Ispica, Rosolini ed Avola.