
L’inizio dell’anno pastorale nella Diocesi di Noto ha avuto il suo culmine nella serata di giovedì 25 settembre all’interno della Chiesa Madre di Pozzallo, con un ospite di indubbio interesse, l’arcivescovo di Firenze, mons. Gherardo Gambelli. Il prelato fiorentino, alla presenza del vescovo netino, mons. Salvatore Rumeo, e davanti a molti preti della diocesi giunti per l’occasione, ha voluto parlare di alcuni temi inerenti il cammino pastorale post sinodale delle chiese in Italia, esponendo i punti cardini di quello che dovranno fare la Chiesa e i cattolici e proponendo un modello di Chiesa “silenziosa e operosa, solidale e profetica, giovane e innovativa”, così come ha voluto rimarcare il prelato in presenza di una chiesa Madre gremita in ogni ordine di posto.
Una Chiesa che non si limiti a “fare per”, per i poveri, per gli ultimi, per le famiglie, per i ragazzi, ma inizi anche a “fare con”; e subito dopo “questa prima tappa sull’organizzazione della Chiesa, possiamo mantenere uno sguardo attento e un orecchio sempre aperto per far sì che la Chiesa sia unione e non divisione”.
A fine convegno, abbiamo sentito mons. Gambelli, il quale ci ha rilasciato una breve intervista. Il cammino pastorale si conclude oggi, a Noto, all’interno della Cattedrale, con l’intervento finale del vescovo di Noto, mons. Rumeo (con inizio alle 18.30).
intervista a Mons. Gambelli













