
Ragusa – La CGIL di Ragusa, attraverso il Patronato INCA-CGIL, invita tutte le lavoratrici e i lavoratori a prestare la massima attenzione alle condizioni di lavoro durante il periodo estivo, in particolare quando si verificano temperature elevate e condizioni microclimatiche sfavorevoli (ambienti non climatizzati o scarsamente ventilati).
In questi casi si possono verificare episodi di malore (come disidratazione, surriscaldamento corporeo, colpi di calore) che devono essere trattati come INFORTUNIO SUL LAVORO e non come malattia comune, anche se l’attività svolta non è direttamente fisica o manuale.
Pertanto, si ricorda quanto segue:
• In caso di malore sul lavoro, è fondamentale che il lavoratore sia accompagnato al Pronto Soccorso;
• È importante comunicare al personale sanitario che il malessere è avvenuto sul luogo di lavoro e in presenza di microclima aziendale severo caldo (alte temperature, elevata umidità, mancanza di raffrescamento adeguato);
• È necessario richiedere l’apertura di un certificato di infortunio e non di malattia comune, specificando la possibile causa lavorativa del malessere (es. colpo di calore, disidratazione, ecc.);
• Al momento delle dimissioni dal Pronto Soccorso, il lavoratore deve accertarsi che il certificato medico rilasciato sia relativo a un infortunio;
• Successivamente, è consigliabile rivolgersi al Patronato INCA-CGIL, che è a disposizione per fornire assistenza e supporto nel riconoscimento dell’infortunio da parte dell’INAIL.
Ricordiamo che l’attribuzione errata del malore a una malattia comune, e non a un infortunio, può comportare gravi danni per i diritti del lavoratore, sia dal punto di vista del riconoscimento delle tutele previste che delle eventuali responsabilità del datore di lavoro.
La CGIL di Ragusa resta al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori per difendere la salute e i diritti nei luoghi di lavoro, soprattutto in presenza di condizioni climatiche sempre più estreme.
Per ogni chiarimento o necessità di supporto, è possibile rivolgersi agli sportelli INCA-CGIL presenti sul territorio.
2 commenti su “Colpi di calore sui luoghi di lavoro. La Cgil di Ragusa informa”
Ci fate sapere quando possiamo lavorare?
Per il rumore di mattina presto non si può, stessa cosa la notte, il pomeriggio non si può per non disturbare chi non fa una mazza e deve fare la pennichella, con il caldo neppure, aspettiamo notizie se con il freddo si può. Ce ne stiamo a casa e ci pagate voi?
In Italia si è sempre lavorato in estate, ma ormai è impossibile, In Italia siamo al punto di non fare una mazza.
La CGIL i lavoratori li ha persi da tempo, con queste regole ridicole non li riconquista.
Però se qualcuno ci rimette la pelle poi la colpa è dei sinistroidi, della Cgil e via discorrendo. Mah!