“Se non ma fai, t’ammazzu” sono le parole in dialetto messinese, facilmente comprensibili nel loro significato in tutta Italia dove ormai il fenomeno della violenza contro la classe medica è dilagante. L’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Messina stigmatizza ancora una volta il terribile episodio avvenuto nel reparto di Psichiatria del Policlinico universitario di Messina “Gaetano Martino”, denunciato prontamente alle Forze dell’Ordine. “Il medico è stato prima intimato a redigere un certificato utile all’aggressore – spiega il presidente dell’Ordine Giacomo Caudo – poi minacciato di morte e, solo grazie alla presenza di un impiegato, è riuscito a scampare al tentativo di contatto fisico. Siamo costretti a ricordare che ormai la violenza contro medici e operatori sanitari è un’emergenza sociale e le azioni messe in campo dalle istituzioni non sono evidentemente sufficienti, bisogna fare di più e meglio. L’operazione è prima di tutto culturale e sociale: deve passare dalla famiglia, dalla scuola, dalle università e poi attraverso una serie di strategie che possano quantomeno ridurre il rischio di incolumità per chi sposa la mission medica e ha diritto di lavorare serenamente”.
Nella foto: il presidente dell’Ordine dei medici di Messina Giacomo Caudo.
2 commenti su “Aggressione al Policlinico di Messina: “Se non lo fai, ti ammazzo”. Ordine medici: “Contro la violenza bisogna agire su più fronti””
Se l’aggressione è avvenuta in un reparto di psichiatria vuol dire che l’aggressore ha problemi mentali. Quindi se giustificato nei reati più gravi perchè non esserlo con una semplice intimidazione. La famosa incapacità d’intendere e di volere!
Chi “sposa la mission medica” caro dottore, non redige comunicati stampa al limite del ridicolo. Il pietismo non lo faccia pesare ai cittadini, ma ai suoi dirigenti e ai Big-Pharma che vi garantiscono una vita agiata. Si rivolga a loro prima, dopo ve la potete prendere con gli incivili, i cafoni, i maleducati e quant’altro. Dopo ci potete mettere pure i marines negli ospedali.
Si domandi come da pochi anni a questa parte siete aggrediti di continuo e perchè. Fenomeni che prima erano rari se non inesistenti. Si domandi pure cosa insegnate nelle vostre grandi università che non mancate mai di sventolare ad ogni occasione.
@Spinello ha fatto la battuta, sempre piritoso lui.