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Tentò di uccidere un 28enne a Vittoria: Bocchieri condannato a 10 anni con il rito abbreviato

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Vittoria – È stato condannato a 10 anni di reclusione Giovanni Bocchieri, 30 anni, di Vittoria, al termine del processo con rito abbreviato che lo vedeva imputato per tentato omicidio. La sentenza, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari Eleonora Schininà, accoglie la richiesta del pubblico ministero Silvia Giarrizzo.

Il giudice ha escluso l’aggravante della premeditazione, concedendo all’imputato le attenuanti generiche, che sono state considerate equivalenti all’aggravante della recidiva. Bocchieri, attualmente detenuto in carcere, aveva espresso durante l’udienza di convalida il suo rammarico e la piena consapevolezza della gravità dei fatti commessi.

I fatti risalgono alla notte tra sabato 9 e domenica 10 marzo 2025 a Vittoria. Secondo la ricostruzione accusatoria, intorno alle 4 del mattino del 10 marzo, Giovanni Bocchieri si sarebbe recato sotto l’abitazione della vittima, un ragazzo di 28 anni. Dopo averlo chiamato, e una volta che il giovane si è avvicinato all’auto guidata da Bocchieri, quest’ultimo avrebbe sparato un primo colpo di pistola, che ha attinto il 28enne al braccio sinistro. La vittima avrebbe tentato di fuggire, ma Bocchieri sarebbe sceso dall’auto e lo avrebbe inseguito a piedi, continuando a sparare ulteriori colpi di pistola.

Il giovane ferito è stato trasportato d’urgenza, in codice rosso, prima all’ospedale di Vittoria e successivamente al Giovanni Paolo II di Ragusa, dove è stato sottoposto a intervento chirurgico per ricomporre una frattura all’omero causata dal proiettile. Inizialmente la prognosi era riservata, ma è stata sciolta dopo poche ore.

Durante l’udienza di convalida, l’avvocato difensore Giuseppe Di Stefano aveva chiesto l’applicazione degli arresti domiciliari per il suo assistito. Tuttavia, la Procura aveva ottenuto la conferma della custodia cautelare in carcere per Bocchieri, processato per tentato omicidio e violazione delle norme in materia di armi.

Il Giudice Schininà ha inoltre disposto una provvisionale di 10mila euro a favore della parte offesa, che si è costituita parte civile con l’avvocato Enrico Cultrone. La quantificazione definitiva del risarcimento danni avverrà in sede civile. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro i prossimi 30 giorni.

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