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Ragusa. Alla Fondazione San Giovanni Battista il Premio “Maxima Laude”

È tra i cento enti o associazioni del Terzo settore "Cavalieri del Bene" Il presidente Renato Meli: «Così costruiamo un'Italia migliore»
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La Fondazione San Giovanni Battista Ragusa ha ricevuto ieri nella sala della Protomoteca del Campidoglio il Premio Maxima Laude, il quale, alla sua undicesima edizione, si pone il compito di dare visibilità e merito a tutte le anime del Terzo Settore: associazioni, enti privati e cittadini, che operano con finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e agiscono nell’interesse generale attraverso molte forme, che si basano sulla mutualità, sull’azione gratuita, sul volontariato. La Fondazione San Giovanni Battista è stata inserita tra i cento enti o associazioni “Cavalieri del Bene”, un prestigioso progetto promosso dalla casa editrice Rde. Un riconoscimento che soottolinea il valore del suo lavoro sul territorio e che dà voce e visibilità a un impegno quotidiano spesso svolto lontano dai riflettori A ritirare il premio è stato il presidente Renato Meli. «Facciamo bene il bene – ha detto durante la cerimonia – e così ognuno per la propria competenza e passione costruiamo un Italia migliore».

Nata nel 1976 per volere della Diocesi di Ragusa, la Fondazione San Giovanni Battista opera da quasi 50 anni nel territorio ragusano, divenendo pilastro fondamentale per la promozione e sostegno delle fasce più vulnerabili.

Tra gli asset principali spiccano i progetti nell’ambito dell’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo. La Fondazione gestisce cinque centri Sai (Sistema accoglienza integrata) e due Cas (Centri di accoglienza straordinaria), rappresentando sul territorio un riferimento nell’ambito dei servizi per i migranti. Negli ultimi anni la Fondazione ha progressivamente ampliato il proprio raggio di azione, direzionando energie, competenze e passione per abbracciare diversi tipi di fragilità e vulnerabilità sociali. Negli ultimi anni, in particolare, la Fondazione ha avviato progetti volti al contrasto alle povertà materiali e a favorire l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati; progetti educativi innovativi riconosciuti da autorità pubbliche e private di livello nazionale, che mirano a contrastare la dispersione scolastica e il disagio giovanile ed a promuovere alleanze tra scuole, famiglie e territorio; programmi e iniziative di accompagnamento e formazione di ragazze/i; attività di cura e valorizzazione del patrimonio locale, quali strumenti di emancipazione sociale e comunitaria ecc., divenendo una delle realtà di terzo settore più attive sul territorio.

«Essere riconosciuti tra le eccellenze del Terzo Settore è per noi – conferma Renato Meli – un onore, un riconoscimento della bontà e del percorso intrapreso e un ulteriore stimolo a proseguire il nostro lavoro con cura e dedizione, nel solco dei valori che ci ispirano: solidarietà, rispetto e costruzione di una comunità inclusiva. Questo riconoscimento rappresenta una celebrazione non solo della Fondazione, ma di tutte le persone che con dedizione, passione e professionalità rendono possibili i suoi progetti, contribuendo a creare un futuro migliore per le generazioni presenti e future».

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