
I coordinatori cittadini di Fratelli d’Italia dei Comuni Iblei hanno partecipato – con le delegazioni dei consiglieri comunali delle varie città – al sit in di questa mattina presso l’aeroporto di Comiso per chiedere il rafforzamento di una infrastruttura nodale per il territorio.
Hanno partecipato i coordinatori cittadini di Ragusa, Luca Poidomani, di Santa Croce, Carlo Occhipinti , di Acate, Gianfranco Ciriacono, di Comiso, Dante Di Trapani, di Chiaramonte, Gaetano Iacono, di Vittoria, Giovanni Bongiorno nonché il vice coordinatore provinciale Salvina Ferlito e i consiglieri comunali degli enti della provincia.
“Il potenziamento delle infrastrutture – dicono i coordinatori di FDI – non può essere una battaglia divisiva e abbiamo partecipato alla manifestazione odierna con spirito propositivo. Ciò perché anteponiamo a tutto il bene del territorio: la provincia di Ragusa con la sua effervescenza economica, con il suo settore turistico e le sue esigenze di mobilità pretende e merita un aeroporto con un’offerta variegata 12 mesi l’anno e una progettualità ad ampio raggio. La società di gestione quindi deve considerare Comiso come la seconda pista di Catania e un valore aggiunto, non una ruota di scorta o peggio un fardello. Altresì tutti i nostri esponenti istituzionali stanno lavorando affinché, a partire dalla Regione, vi siano le condizioni per far decollare Comiso anche dal punto di vista dei collegamenti”.
2 commenti su “Aeroporto Comiso, FdI:“Battaglia per la crescita del territorio””
Ora con questo sit in tanto partecipato vedrete come tutto funzionerà alla perfezione!
Sicuramente a Catania con questa protesta sono tutti spaventati e in subbuglio. Staranno sudando freddo per la paura di queste proteste forti e decise.
Vabbè io me ne vado, ci vediamo a dicembre in prossimità del Natale per la prossima protesta.
“Un-ciau” a tutti!
Ma si un caffè all’aeroporto di Comiso ce lo possiamo prendere, ci facciamo una foto una dichiarazione congiunta ,
Ma una curiosità? Il coordinatore di Modica di fdl non era compreso tra i rappresentanti dei comuni interessati allo sviluppo dell’aeroporto 30 km sono una distanza eccessiva??