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Catania-Ragusa. Ance: “Chiediamo ai parlamenti un’accelerazione”

Tempo di lettura: 2 minuti

“Avevamo già lanciato l’allarme ad inizio d’anno e da allora sono trascorsi tre mesi e la situazione oggi rischia seriamente di arrivare al punto di non ritorno con il conseguente blocco dei lavori del cantiere della Rosolini-Modica. La questione è ferma a Roma e il pallino è in mano al Ministero delle Infrastrutture!”

Questa la dichiarazione del Presidente di ANCE Ragusa, geom. Giorgio Firrincieli, che specifica: “La scorsa settimana, a fianco dell’Impresa appaltatrice, Cosedil S.p.A., abbiamo partecipato ad un incontro con l’Assessore Aricò e il Direttore Lizzio, Infrastrutture, con i vertici del CAS, Nasca, Presidente, e Minaldi, Direttore Generale, e abbiamo potuto verificare come sia la Regione che l’Ente Appaltante hanno fatto tutto ciò che dovevano per non arrivare a tale stato comatoso della commessa. L’impresa vanta circa 14 milioni di euro e non è più nelle condizioni di garantire i salari e gli stipendi dei propri dipendenti e non è in grado di sostenere i subappaltatori e i fornitori.

Così, mentre a Roma si discute, le nostre Imprese e le aziende dell’indotto saranno costrette a fermarsi e i nostri lavoratori rischiano il licenziamento: l’aria che si respira è veramente insopportabile.

Chiediamo ai nostri parlamentari nazionali di raccogliere il grido di dolore della propria terra e farsi parte diligente con il Ministro e con la struttura del MIT al fine di passare dalle chiacchiere ai fatti.

Ribadisco, ancora una volta”, continua Firrincieli, “che il tratto autostradale Ispica-Modica è strategico per tutto il nostro Sud-Est specialmente adesso dato che a brevissimo partiranno i cantieri del raddoppio della Ragusa-Catania e senza una alternativa viaria che consenta di bypassare i semafori, le deviazioni e le interruzioni sulla SS514 e SS194, il viaggio per arrivare al capoluogo etneo o per tornare negli iblei si trasformerà in un incubo con tempi di percorrenza improponibili.”

L’amara, e drammatica, considerazione è che le risorse economiche sono già state stanziate e sono nelle disponibilità del Ministero che, però, tarda incredibilmente a trasferirle al CAS il quale, per tutta questa vicenda, non è responsabile.

 

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1 commento su “Catania-Ragusa. Ance: “Chiediamo ai parlamenti un’accelerazione””

  1. Tonino Spinello

    L’Ance conferisce a Confindustria, confindustria è un agglomerato di imprenditori la quale molti devono le loro chiamiamole fortune per avere dirottato voti a favore di chi li protegge. I cosiddetti industriali, che dirottano i loro voti per fini di lucro con la garanzia dell’incolumità. Non importa se destra sinistra o centro, sono gli affari che contano. Vedi i vari Benetton con il ponte Morandi e con le tante incompiute che abbiamo in Italia. In pratica l’Ance essendo un sindacato invece di denunciare eventuali (che poi non sono tanto eventuali) brogli e malfunzionamento delle opere pubbliche, ci delizia con questi comunicati stomachevoli e improduttivi.
    Se in questa società democratica, dove la trasparenza è la vita di questa democrazia, e questa trasparenza viene garantita grazie alla presenza dei sindacati (vigilantes) che dovrebbero essere i custodi delle imprese e dei lavoratori, allora siamo messi proprio male.

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