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Marco Giangrande a Modica ha raccontato ‘Che male c’è’

Una bella chiacchierata su un libro piacevole e con bravo autore
Tempo di lettura: 2 minuti

Mondadori BookStore, con il coordinamento di Piera Ficili, piazza un altro incontro con gli autori. Sabato scorso, fra gli scaffali della libreria del Plaza Shopping, Giada Giaquinta ha chiacchierato con Marco Giangrande, l’autore di ‘Che male c’è’. E Giangrande, ha portato con se il pubblico, alla scoperta di pagine che raccontano la vita di un adolescente e del suo mondo dentro e fuori le mura di casa; un ragazzo che cresce negli anni ’80 e comincia lì a conoscere e conoscersi. Zez, il protagonista, è un po’ l’autore e un po’ no. Giangrande non confonde il suo racconto mischiando la sua storia reale a quella della fantasia di chi scrive ma, piuttosto, rende scorrevole il suo narrare con un saggio equilibrio, appunto, tra realtà vissuta e momenti immaginati.
‘Che male c’è’, è l’epoca delle spalline e delle Timberland, raccontata in quella Napoli, dove il soprannome ti viene dato e non te lo dai; dove chi devi essere lo decidi tu ma non del tutto; ma dove un giorno, può capitarti di andare a giocare nel solito campetto, trovarlo occupato da una troupe cinematografica e scoprire che chi ti chiede scusa per averlo fatto, è Massimo Troisi. Zez, è il ragazzino normale e speciale, come solo i ragazzini napoletani sanno essere. E la sua, è una storia che le parole di Giangrande hanno resa ancora più bella di quanto le sue pagine non avessero già fatto. Edito da Longanesi, ‘Che male c’è è parso davvero quella “polifonia del tempo perduto, che racconta un ragazzo cresciuto in una buona famiglia”, come molti critici l’hanno definita. Un libro bello di un autore bravo ed empatico.
Sabato 1 aprile, ancora alla libreria Mondadori del Plaza Shopping di piazzale Bruno a Modica, altro appuntamento con i libri e gli autori alle 18. Protagonista, sarà Mario Bonanno, catanese, che presenta ‘Il nemico non è. I cantautori, la guerra, il conflitto sociale’. Bonanno è autore di articoli e saggi sulla canzone d’autore. Nel 2007 ha fondato il periodico ‘Musica e Parole’ di cui è stato anche il direttore. Ha pubblicati i suoi libri con Stampa Alternativa e quello di sabato, è il primo di una serie di appuntamenti che avrà in libreria, raccontando il cantautorato italiano in tante sue sfaccettature e nei suoi migliori protagonisti

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1 commento su “Marco Giangrande a Modica ha raccontato ‘Che male c’è’”

  1. Mi pare , che in generale ci sia una vena di nostalgia riguardo agli anni 60. 70, 80 , un istintivo ritorno a tempi più sobri e intensi relativamente al presente , tempi in cui era più facile e ancora possibile trovare un senso, l “intensità e la poesia. Si dovrebbe riflettere su questo , da parte di tutti: scienziati, sociologi, psicologi, antropologi, teologi, ma anche poeti impegnati , scrittori e gente comune , per comprendere il presente , quello che non c’è più, come è perché l ‘abbiamo perso e quello che avremmo voluto.
    A volte in questo “girare” frenetico e ansioso , verso mete allettanti , ma presto vacue e inappaganti, molti sentono un indescrivibile rimorso , veri e propri allarmi delle coscienze più sensibili non ancora affogati in un cinismo aggressivo, egoista e pseudoconfidente nel progresso.

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