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Don Christopher Fava sarà ordinato sacerdote il 15 aprile

Tempo di lettura: 2 minuti

Don Christopher Fava, ispicese classe 1996, sarà ordinato presbitero il 15 aprile 2023 alle ore 10.30 da Mons. Salvatore Rumeo. L’ordinazione si terrà a Noto presso la Cattedrale di San Nicolò e sarà la prima del presule netino. L’annuncio è stato dato lo scorso 21 su i canali social della Diocesi.
Don Christopher Fava, originario della Parrocchia Santa Maria Maggiore di Ispica, ha compiuto gli studi filosofici e teologici presso lo studio teologico San Paolo a Catania, ha anche prestato servizio pastorale nella parrocchia SS. Crocifisso a Rosolini.
Da settembre, dopo l’ordinazione Diaconale è stato inviato a Roma per studiare Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense.

A margine dell’annuncio don Christopher ha scritto sul suo profilo social: “Con il cuore colmo di sentimenti di gratitudine vi annuncio che il nostro Vescovo, S.E.R. Mons. Salvatore Rumeo, mi ordinerà presbitero. Chiedo a ciascuno di sostenermi con la preghiera e l’affetto di sempre mentre mi preparo a donare tutta la mia vita al Signore Gesù e alla Chiesa nel ministero presbiterale.”

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8 commenti su “Don Christopher Fava sarà ordinato sacerdote il 15 aprile”

  1. La preghiera è che possa avere il coraggio di essere fedele al vero cattolicesimo, di parlare di aborto, gender, difendere la vera famiglia, di contestualizzare la Parola alla vita reale degli incredibili tempi che stiamo vivendo. Che Dio lo illumini e gli dia coraggio, che possa proteggere le sue pecorelle.

  2. Tonino Spinello

    Paolo, in fatto di pecorelle non ci possiamo lamentare, quelle abbondano sempre perchè li fanno crescere in cattività e quindi privi di pensieri impuri!
    Sul fatto che Dio illumini i nostri sacerdoti lascerei perdere. Ci sono gli illuminati della terra ad indirizzarli e quale croce abbracciare.
    Cordialmente.

  3. Cattolico radicale e ortodosso

    Il vangelo ha qualcosa di rivoluzionario e radicale , la rivoluzione evoca morte e distruzione, ma la rivoluzione del vangelo è fedeltà e servizio è pace e amore. Il vangelo non è servile o più o meno inconsapevolmente compromesso, con le società edoniste, consumiste, materialiste e immanentiste .Le classi più agiate delle quali vogliono che i propri figli crescano moralmente sani e abbiano successo e non cedano agli eccessi delle mode, la chiesa può prestarsi a questo più che la scuola pubblica e essere più o meno strumentalizzata dalla società, essendo per lo più le classi agiate stesse a praticare e collaborare nella pastorale. Auguro pertanto al futuro sacerdote di essere tutto di Cristo e di non cedere mai a compromessi con la società e scoprire per tempo le sue subdole strumentalizzazioni sempre in agguato.

  4. Non è che mi convincono molto questi auguri di “fare o non fare qualcosa”, mi danno la sensazione che siano dei giudizi preventivi, già, il giudizio è talvolta l’evidenza della lontananza da Dio, a parer mio.
    Non si può decidere o imporre o anche augurare a non cedere a compromessi, secondo me, e perché mai questo dovrebbe accadere: non esiste il libero arbitrio anche per i componenti della chiesa?
    Credo, più che mai, sia opportuno anteporre ad ogni augurio o auspicio: “sia fatta la volontà di Dio”, poiché spesso ce ne dimentichiamo, anzi, in tantissimi ambienti è un concetto accettato solo ipocritamente.
    E comunque, secondo me, nel rispetto delle altrui convinzioni.

  5. Pippo mi piace molto il suo pensiero a primo acchito non fa una piega, ho messo infatti mi piace. Sono d’accordo con lei: nessuno può decidere per gli altri , ognuno dovrà rendere conto a Dio , anche chi da consigli , non solo chi giudica ; ma un commento in un giornale online può avere mai il valore di un consiglio dato da una persona a un ‘altra ,a tu per tu? E un consiglio per definizione può essere un ordine ? O un commento avere la sicurezza di essere letto ? O addirittura pretendere di cambiare le decisioni o le azioni di un altro soggetto? Impossibile! L ‘operazione di trasformare un augurio in giudizio mi sembra molto azzardata, non solo in considerazione della potenza delle forze subdole , che orientano i gusti, le scelte e i comportamenti, ma anche i valori e la visione della vita , che un pastore di anime deve combattere e vincere ,ma solo perché l’augurio è un augurio e non un giudizio, un augurio per qualcosa di molto difficile e impegnativo nulla toglie alla competenza e alla preparazione di chi lo riceve , più che metterlo in guardia, le ricorda un pericolo grande e subdolo , che deve essere combattuto, con tutta la forza e la determinazione possibili. Se un augurio è un giudizio, come lei lo ha trasformato, chi lo fa è un lontano , questo mi sembra paradossale lei parte condannando chi augura, trasformando l’augurio in giudizio e poi giudica chi augura come un prevaricatore e lontano. Se avessi augurato a un peso massimo di vincere un incontro di box con un altro campione molto forte , si sarebbe offeso e sentito giudicato ?

  6. Cattolico radicale e ortodosso

    Ringrazio sia Pippo che Svampito , per essere intervenuti a prescindere dalle posizioni , più o meno contrarie, grazie a svampito per difendermi , fino a quasi sostituirsi , se ce ne fosse stato bisogno.Ma solo Don Fava ha facoltà di dire grazie o meno.

  7. Grazie a lei Cattolico radicale e ortodosso, la mia è una semplice opinione naturalmente e come scritto nel rispetto delle posizioni altrui, ci mancherebbe.
    Sono consapevole che, un semplice commento non serva a cambiare il mondo, ho ritenuto opportuno evidenziare l’importanza del “non giudizio” in tutte le questioni, e secondo me questo è un concetto molto spesso lontano dal modo di essere del cattolicesimo e del cristianesimo attuale.
    Il messaggio del vangelo va nella direzione opposta al giudizio ed alla condanna, eppure ciò che sistematicamente leggo, in particolare sui media ed anche in questi articoli gentilmente pubblicati dal RTMnews, non si fa altro che giudicare, criticare, attaccare e disprezzare… forse anche io in primis.

  8. Cattolico radicale e ortodosso

    Grazie Pippo, sappi che la leggo con molto interesse , anche se spesso non sono d’accordo. Grazie per il suo commento dico , sperando che tutti ne terremo conto. Riguardo i miei commenti , megli non soffermarsi troppo sul significato più immediato delle parole ma sull ‘ordine , io uso spesso l ‘ironia e l ‘esagerazione come provocazione , per allertare e scuotere, dove ritengo debba essere fatto Mi auguro di poter continuare a non essere d’accordo, nel civile confronto e nel rispetto. E un giorno fare una partita di calcetto , come è stato proposto da non ricordo chi ,tra opposte “fazioni”.

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