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PD Ragusa interviene sulla variante ex Parco Agricolo Urbano

L’amministrazione crede che sia approvato, ma non è così”
Tempo di lettura: 2 minuti

“Nell’apprendere dalla stampa locale che, a detta dell’amministrazione comunale di Ragusa, la Regione Siciliana avrebbe approvato la variante al PRG dell’area dell’ex Parco Agricolo Urbano e aree limitrofe, restiamo sgomenti davanti alla capacità che si ha a Palazzo dell’Aquila di stravolgere il senso degli atti che ricevono: spiace dover smentire l’amministrazione, ma secondo le carte pubblicate sul sito istituzionale del Comune la variante risulta bocciata”. Lo dichiarano dalla segreteria cittadina del Partito Democratico di Ragusa.
“Con il Decreto del Dirigente Generale n. 45 dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana del 18 marzo 2021, infatti – spiegano dal PD – si è concluso l’iter della cosiddetta variante al Piano Regolatore Generale dell’ex Parco Agricolo Urbano e aree limitrofe.
La suddetta variante era stata adottata con delibera del Consiglio Comunale n. 11 del 15/03/2018 e riguardava le seguenti aree:
– Comparto 1 _ ex Parco Agricolo ed aree limitrofe
– Comparto 2 _ Aree per l’Edilizia Residenziale Pubblica
– Comparto 3 _ Quartiere San Luigi
– Variante ai Piani Particolareggiati di Recupero ex LR 37/85
Sin dall’inizio abbiamo sostenuto che per l’estensione dell’area interessata, circa 275 ettari, si doveva procedere con la revisione del PRG, considerato che i vincoli preordinati all’esproprio sono scaduti dal 2011.
In particolare per l’area del comparto 1, quella dell’ex Parco Agricolo, l’Assessorato Regionale al Territorio sin dall’inizio ha rilevato che per l’estensione della stessa, circa 110 ettari, per la sua natura prevalente (area agricola appunto) sprovvista tra l’altro dello studio Agricolo Forestale, che la sua pianificazione andava affrontata in sede del redigendo PRG.
Per ovviare a tale osservazione, anziché spingere per la revisione del PRG, l’attuale Amministrazione ha proceduto alla redazione dello Schema di Massima della del PRG. Questa scelta, come abbiamo ribadito nell’incontro avuto qualche mese addietro con il sindaco e l’assessore al ramo, si è rivelata sbagliata. Infatti, lo stesso Assessorato regionale ha sottolineato, nel corpo del decreto, che la redazione dello Schema di Massima era finalizzata “ad avere elementi utili per richiedere una nuova valutazione del DRU sulla variante urbanistica in esame adottata oltre due anni prima.
Anche in ordine alla coerenza della variante con le previsione dello schema di massima, come sostenuto dall’Amministrazione nelle controdeduzioni di cui alla delibera n. 71 del 11/11/2020, l’Assessorato regionale rileva che, da una verifica effettuata, è risultato che le previsioni della variante urbanistica con le relative norme di attuazione non coincidono con le previsioni dello schema di massima che per sua natura non è corredato delle NTA.
Per tutte queste considerazione l’Assessorato Regionale ha ritenuto “non condivisibili le controdeduzioni del Consiglio Comunale di Ragusa di cui alla delibera n. 73 del 23/11/2020 e pertanto non si reputa poter accogliere la richiesta di revisione delle determinazioni del DRU sulla variante in oggetto espresse con parere n. 3/U.O.4.2/S4/DRU e Voto CRU n. 202 del 7/10/2020”. Tradotto in parole semplici la variante riguardante l’area dell’ex Parco Agricolo è stata bocciata”.
“Di questo – commenta il segretario cittadino Giuseppe Calabrese – certamente non siamo contenti per la città. Tuttavia non possiamo non evidenziare l’inadeguata gestione, sia politica che tecnica, di tutto l’iter. Soprattutto in considerazione del fatto che avevamo avvertito per tempo l’amministrazione che la strada intrapresa avrebbe portato a questo epilogo assolutamente prevedibile. Non è nostra intenzione gongolare, ma è fuor di dubbio che adesso sia necessario, immediatamente, mettere mano alla redazione del PRG, coinvolgendo tutte le forze politiche e sociali della città oltre a tutti i portatori di interesse”.
“Il Partito Democratico della città di Ragusa, dunque – conclude – chiede che si proceda subito a implementare l’Ufficio di Piano, allo stato quasi inesistente, e se necessario si faccia ricorso anche a professionisti esterni. Noi ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare sin da subito affinché si arrivi il prima possibile alla adozione del PRG”.

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