
La Cucina Italiana Patrimonio UNESCO. Questo risultato non è semplicemente un premio culinario, ma una profonda affermazione identitaria e culturale.
Il punto saliente è che la cucina italiana è la prima al mondo ad essere riconosciuta nella sua interezza. Questo è cruciale: l’UNESCO non ha premiato un singolo piatto o una tecnica regionale, ma l’intero “mosaico di tante diversità” che compone la tradizione gastronomica italiana. Questo include: la biodiversità degli ingredienti; l’artigianalità dei processi (come sottolineato da Slow Food); la miscela culturale e sociale che ruota attorno al cibo, dalla tavola contadina alla grande ristorazione.
Le reazioni delle massime cariche dello Stato (Mattarella e Meloni) e la presenza del Ministro Tajani a Nuova Delhi, evidenziano come questo sia percepito come un successo diplomatico oltre che culturale.
Mattarella sottolinea come rafforzi il “prestigio italiano nel mondo”. La cucina diventa un biglietto da visita per la Nazione. Meloni la definisce l'”ambasciatore più formidabile”. Questo sottolinea la sua funzione trainante per il turismo e per l’immagine del Made in Italy globale.
Tajani inquadra il successo nella più ampia strategia di salvaguardia del patrimonio agroalimentare, legandolo a temi di dialogo e cooperazione internazionale.
Il tutto registra una gioia quasi unanime nel settore, ma con sfumature interessanti: l’entusiasmo del settore agricolo, l’esultanza degli chef di fama mondiale e di tutto il mondo agricolo (Coldiretti, Confagricoltura, ecc.). Ciò conferma che il riconoscimento premia l’intera filiera, dalla terra alla tavola. È la certificazione della qualità italiana nel suo complesso.
La voce fuori dal coro di Arrigo Cipriani, che definisce il riconoscimento “vago” e avrebbe preferito premiare le trattorie, evidenzia il rischio di “generalizzazione”. Questo solleva un punto legittimo: la vera forza della cucina italiana sta proprio nelle sue infinite specificità locali. Tuttavia, l’UNESCO ha scelto di premiare proprio la somma di queste specificità.
L’affondo di Vissani contro la cucina molecolare è un monito: il riconoscimento UNESCO rafforza il senso autentico del mangiare, distaccandosi da “mode effimere e tecnicismi esasperati”.
Questo traguardo, insomma, celebrato con l’illuminazione del Colosseo, è la conferma che la cucina italiana è molto più di un insieme di ricette. È un patrimonio vivo e dinamico che incarna la storia, la cultura, l’economia e l’identità del popolo italiano, ed è riconosciuto come tale a livello globale.














3 commenti su “L’Introspezione di Saro Cannizzaro.. La Cucina Italiana Patrimonio UNESCO”
…..per una distrazione di massa, un contentino per darci gloria di quanto ci caratterizza da sempre! Si dà nebbia al sostegno a Zely! e se gli Italiani sono con le brache a terra, poco importa…. a quanto pare
La Cucina Italiana in tutto il mondo non è seconda a nessuno. Forse un po’ di concorrenza c’è la possono fare i cinesi, ma per il resto siamo “invictus”! I signori Mattarella, Meloni, Tajani e proseliti, sono quelli che si prendono gli encomi ma giornalmente massacrano le piccole e medie imprese con tasse da strozzinaggio ma che sono le sole rimaste a tenere in vita quello che di buono è rimasto ancora d’Italiano. Il Made in Italy gastronomico e il relativo apprezzamento mondiale, non è merito di questi politici che ci governano, ma della cultura e della passione che ci mette il singolo italiano che lotta per la propria identità. La cucina Italiana da Nord a Sud ci rappresenta in tutto il mondo, ma la politica e specie la Ue ci vuole togliere anche questo ultimo sussulto di orgoglio che ci contraddistingue nel mondo proponendoci grilli, larve e carne sintetica prodotta in 3D. Oltre la cucina molecolare che qualche chef stellato cucinando con l’azoto ci vorrebbe fare ingurgitare.
Quindi una standing ovation va a tutte le trattorie, ristoranti, pasticcerie, panetterie, pizzerie ecc che rendono l’Italia sempre più grande sulla gastronomia e sull’arte culinaria. Se solo i politici fossero virtuosi come la nostra gastronomia, oggi non avremmo rivali nel mondo e non saremmo secondi o succubi a nessuno.
Che tristezza leggere quanta euforia ha pervaso gli animi, soprattutto, i personaggi politici! Dichiarazioni come ” l” UNESCO rafforza il prestigio italiano nel mondo “, significa che da soli non abbiamo capacità di affermazione e contiamo e ci affidiamo per essere riconosciuti e valutati, valutati da chi vuole farci ingurgitare larve di Grilli parlanti e quant’altro, per spersonalizzare, levarci identità, omologarci a schemi e sistemi e farci soccombere. Ci hanno tolto la sovranità, vogliono estinguerci, Hanno fatto dell’Italia un centro smistamento immigrati, il precariato, pochi € per campare, e poi gioiscono per le caratteristiche innate che ci sono e che ci distinguono e privilegiano. Vergognoso tutto!Ora,con curiosità, mi domando :se sono capaci di provare così tanta gioia o cosa riescono a provare, nei confronti di tutti che non riescono a mangiare e godere di tanta bontà alimentare e rovistano la spazzatura dei mercati, per una mela o per le foglie di una lattuga.?Anziché pronare una nazione , anziché strutturare il lavoro, l’economia per un vivere dignitoso, offrono vouchers miserabili. Anziché detassare e dare più soldi, spandono per le armi a zelenski! Però per loro è necessità l’adeguamento alla vita,non hanno contratti che imbrigliano. Il poco, la povertà, la miseria,le code alle mense, le notti all’addiaccio di chi ha perso tutto, di tutto ciò non hanno sentimento da esternare. A loro solo la meschinità dell’l’incapacità!