
MODICA, 29 Novembre 2025 – L’incendio doloso che ha distrutto tre autovetture della Guardia di Finanza e il conseguente fermo di un cittadino tunisino hanno scatenato la reazione del Partito Democratico di Modica. In una nota diffusa dal Segretario cittadino, Francesco Stornello, il PD chiede un cambio di passo all’Amministrazione Comunale, definendo l’episodio un “attacco allo Stato” che evidenzia una più ampia questione sicurezza.
La nota prende le mosse dalle prime indiscrezioni che indicherebbero l’autore del gesto come un cittadino tunisino, con la motivazione che il fatto sarebbe maturato in contesti di “microcriminalità e disagio”. “Se queste indiscrezioni venissero confermate,” si legge nella nota del PD, “lo ribadiamo con forza: la gravità di quanto accaduto non cambia di una virgola. Che la matrice sia la criminalità organizzata o il degrado sociale, il risultato è lo stesso: un attacco allo Stato nel cuore della nostra città.”
Secondo il Partito Democratico, l’episodio è solo la “punta dell’iceberg” di una situazione di sicurezza che l’Amministrazione Comunale di Modica starebbe “colpevolmente sottovalutando”. Il PD rifiuta l’idea che il problema venga “archiviato come un semplice fatto di cronaca nera” e chiede un intervento radicale su due fronti complementari: Il Partito Democratico conferma la richiesta di convocazione urgente del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Vengono inoltre richieste “azioni immediate”, incluso il supporto dei militari dell’operazione “Strade Sicure” per garantire un presidio del territorio immediato e costante.
Il PD sottolinea che la sicurezza non è solo una questione di forze dell’ordine, ma anche di qualità della vita. Viene chiesto un piano straordinario di interventi che puntino alla rigenerazione del Centro Storico: interventi Urbanistici, Sociali ed Economici per restituire dignità al quartiere; un quartiere buio, svuotato di servizi e abbandonato a se stesso,” scrive il PD, “diventa inevitabilmente terreno fertile per il degrado e l’illegalità; si richiedono politiche abitative, incentivi alle attività economiche e presidi sociali per “riportare la vita, la luce e la gente tra i vicoli.”
Stornello conclude con un appello diretto all’Amministrazione: “I Modicani meritano risposte, non silenzi o giustificazioni. Meritano di uscire di casa e rientrare senza timori. Meritano serenità e dignità. È ora che l’Amministrazione si assuma le proprie responsabilità: la sicurezza è un diritto, non un optional.”













