
Sabato scorso, in conferenza stampa, il procuratore della Repubblica di Ragusa, Francesco Puleio, ha lanciato un messaggio inequivocabile. Tralasciando i dettagli ancora da chiarire sul sequestro di Vittoria, le sue parole hanno evidenziato una verità lampante riguardo alla sicurezza nella provincia.
Il procuratore ha sottolineato come la complessa realtà economica e sociale del territorio ragusano richieda un supporto maggiore da parte delle istituzioni. Nello specifico, ha evidenziato una chiara carenza di organico nelle forze dell’ordine e nella magistratura, che si traduce in un carico di lavoro insostenibile per chi opera quotidianamente per garantire la legalità. “I vari comandanti – ha detto Puleio – non possono dirlo, io posso perché ancora posso godere di autonomia”.
L’episodio del sequestro, sebbene concluso positivamente, ha avuto una vasta risonanza mediatica, accrescendo l’allarme tra la popolazione. Questa vicenda ha agito da campanello d’allarme, rendendo ancora più evidente la necessità di un incremento di uomini e mezzi per le forze dell’ordine, così da rafforzare la sicurezza pubblica e l’ordine sul territorio.
Di conseguenza, un’altra priorità è quella di snellire il lavoro del tribunale, permettendo ai magistrati di affrontare con maggiore efficacia la mole di procedimenti. Sebbene la risoluzione del sequestro abbia evitato conseguenze peggiori, la sua stessa natura “lampo” ha messo in luce una fragilità che deve essere affrontata con urgenza, a partire da un rafforzamento strutturale delle risorse a disposizione delle istituzioni.
1 commento su “L’allarme sicurezza nel Ragusano: una questione di risorse… di Saro Cannizzaro”
Sono d’accordo con quanto esposto dal Procuratore, un pò meno quando dice che gode di una certa autonomia nel dire certe cose. Se fosse così, sarebbe stato più chiaro e non interpretativo. Oltretutto il Dott. Pulejo lo sa bene che le risorse sono carenti in tutta Italia, quindi il problema, quello vero, è nella magistratura e da chi la pilota.
Ma capisco pure che non è facile andare contro chi ti paga o quello che ti ha permesso una brillante carriera. Per me ha detto questo.