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Il Parlamento italiano: dalle ideologie all’odiologia…di Domenico Pisana

L’OSSERVAZIONE DEL BASSO
Tempo di lettura: 2 minuti

Sono state spazzate vie le ideologie, ed è subentrata “l’odiologia”: gli altri non sono più persone diverse e avversari da rispettare, ma nemici da odiare.
Il dibattito politico e sociale in Parlamento sembra sempre più dominato dall’odio anziché dal confronto costruttivo.
Ho usato il termine “odiologia” per descrivere una situazione in cui maggioranza e opposizione, che si badi bene, sono il risultato del libero voto degli italiani, almeno della percentuale che è andata a votare, non sono più composte da avversari con idee diverse, ma da nemici da odiare. La polarizzazione non si basa più solo sulle differenze ideologiche, ma sulla demonizzazione dell’altro.
In passato, le ideologie come il socialismo, il liberalismo o il conservatorismo offrivano una cornice di riferimento per capire il mondo e per scontrarsi su visioni alternative della società; c’era un dibattito, a volte anche aspro, ma spesso basato su principi e proposte.
Oggi, sembra che queste cornici siano scomparse o indebolite. Questo vuoto viene spesso riempito da un sentimento di odio che si manifesta in vari modi:
Identificazione del nemico: L’avversario politico non è più chi propone un’altra soluzione, ma chi rappresenta una minaccia. Tutto ciò spinge a vedere l’altra parte come moralmente inferiore o addirittura pericolosa.
Linguaggio aggressivo: Il dibattito pubblico, specialmente sui social media, è spesso caratterizzato da insulti e attacchi personali che superano il merito delle questioni.
Mancanza di rispetto: Si perde la capacità di ascoltare e rispettare le ragioni dell’altro, perché l’obiettivo non è più convincere, ma distruggere l’immagine del nemico. I linguaggi dei leaders dei partiti è sempre lo stesso: battere le destre, battere le sinistre. Ci troviamo di fronte a persone che come i bambini dicono: è stato lui a picchiarmi, e di rimando l’altro risponde: non è vero, è stato lui a cominciare per primo; oppure la colpa è sua, no, la colpa è tua.
Certo è che le guerre si fanno in due e le colpe appartengono ad entrambi; gli spettatori anziché condannare entrambi, dovrebbero indignarsi non scegliere la parte che piace.
La dinamica tra governo e opposizione è un esempio lampante di questo fenomeno. Invece di un confronto basato su proposte concrete per il bene del Paese, si assiste spesso a un ciclo continuo di accuse reciproche. E’ cosa normale che una maggioranza abbia il suo programma, come è normale che il programma della maggioranza non piaccia alla minoranza; quest’ultima ha il diritto di criticarlo , disapprovarlo , dicendo agli italiani che non va bene. In democrazia sarà poi il popolo con il voto a stabilire come stanno le cose.
Quindi smetta la maggioranza di assumere toni trionfalistici per le cose che fa, la smetta l’opposizione di dire che tutto è un disastro. Ritorni l’onestà intellettuale per tutti.
La maggioranza eviti di delegittimare ogni critica dell’opposizione; l’opposizione a sua volta eviti di mostrare difficoltà a riconoscere i meriti di certe iniziative del governo. E’ questa la causa del sentimento dell’odio! E questo clima di odio continuo rende difficile trovare un terreno comune e lavorare insieme su temi cruciali che richiederebbero un approccio unitario.
Il problema riguarda tutti, non solo i politici, ma anche i cittadini che partecipano allo squallore di tale dibattito pubblico, mettendosi dalla parte degli odiatori che piacciono.
Pur avendo le mie idee politiche radicate in uomini come Giorgio La Pira, Luigi Sturzo, De Gasperi, il mio riferimento è Gesù Cristo, che chiede una scelta controcorrente, lucida e coraggiosa, che fa leva non sulla violenza, sull’offesa, sull’ingiustizia, ma sul perdono, sulla misericordia e sull’amore.
Scegliere la non violenza non vuol dire rinunciare a ogni lotta contro il male; anzi, essa è una lotta più attiva e reale, sul piano morale, della legge del taglione. Non vuol dire, inoltre, atteggiamento passivo, quietista, rassegnato, di sterile deplorazione, ma atteggiamento centrato sulla lotta e resistenza come forza in grado di contestare, con linguaggio sereno, non fatto di insulti, nè accompagnato da immagini di politici bruciate e messi a testa in giù, ogni sistema sociale e ideologico fondato sull’odio, sul disprezzo dell’uomo e dei valori.
E’ molto difficile, ma è la strada su cui bisognerebbe sforzarsi di camminare con onestà intellettuale.

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3 commenti su “Il Parlamento italiano: dalle ideologie all’odiologia…di Domenico Pisana”

  1. Quanto descritto all’inizio mi ha fatto venire in mente le parole dette di recente da Alexander Dugin:
    “Noi difendiamo solo la tradizione, la famiglia e la fede. Ma il liberalismo globale vuole sradicare chiunque protegga questi valori.
    Mia figlia Darya è stata assassinata perchè rappresentiamo valori conservatori e tradizionali: religione, gerarchia, storia, identità.
    Per decenni sono stato incolpato di questo, anche se le mie opinioni non hanno nulla a che fare con il fascismo. Niente razzismo, niente odio, niente xenofobia.
    Lo stesso vale per Charlie Kirk, Donald Trump e il movimento MAGA.
    Oggi basta credere in Dio, nella chiesa o nella famiglia e vieni etichettato fascista”
    Alexander Dugin.

    Da noi siamo arrivati al punto che l’avversario politico non è più un avversario ma un nemico. Quindi è normale che dobbiamo montarci un caso nazionale perchè Salvini ha osato stringere la mano all’Ambasciatore russo. Oltretutto un Vice Premier ormai deve pure giustificarsi e per alcuni scusarsi per essere stato gentile stringendo la mano al padrone di casa che lo ha invitato.
    Un esponente del PD, tale Claudio Chiarotti a proposito di teste in giù, urla in aula: “Non dire cazzate, vi abbiamo già appeso per i piedi una volta”.
    Se l’avversario politico è troppo scomodo o ingombrante lo dobbiamo fare fuori. E ci cantano pure Bella Ciao.
    Quindi se al Governo ci sono dei fanciulli che si danno qualche scazzottata che impressione mi possa fare. Politici che vivono il loro turno di gloria ma lasciano una scia di disastri sociali. In primis gli attacchi verbali che poi a cascata si trasmette alla società. Alcuni commentatori ne sanno qualcosa…..

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  2. Orazio ispettore privato

    In linea di principio mi trovo d’accordo . Stranamente , pensando alla possibilità di un reciproco rispetto e riconoscimento delle parti politiche in campo , relativamente alle posizioni, alle idee e ai programmi politici , mi viene di pensare a un grande uomo del recente passato, che costretto dalle circostanze e dalla buona educazione , doveva stringere delle mani , ma che subìto dopo strofinava la sua con energia nella giacca . Si accenna alla democrazia rappresentativa e agli elettori che affluendo alle urne , eleggono i governanti anche per quelli che li disertano . Ma l ‘elezione avviene sulla base di un programma ,che per onorare la democrazia deve essere rispettato. Al contrario di che cosa si parla ? Di quale democrazia?. Indignarsi aspramente, cercando di far valere le proprie ragioni , non lo si può distinguere facilmente da un atteggiamento sprezzante e di odio verso la controparte . Ma se per “assurdo” , invece di arrestare un condannato per crimini contro l ‘umanità , un assassino spietato, un violentatore di bambini , lo si rispedisse con tanto di scuse e onori a casa con volo di stato , se per assurdo si stringesse la mano ✋️ e si accogliesse con onori uno spietato genocida , non condannandone i crimini se non debolmente a quota 70 .000 , se si continuasse a vendere armi allo stesso senza recidere i contratti di vendita o si depenalizzasse l ‘abuso d’ufficio , si riducesse il tempo destinato alle intercettazioni informando per tempo l ‘inquisito delle indagini su di lui , sempre per “assurdo, si separassero le carriere dei magistrati affidando al ministro della giustizia “l ‘amministrazione della magistratura inquirente , se si abolisse il rdc , non si tassassero gli extra profitti delle banche , non si approvasse la legge sul salario minimo e si comprassero e simandassero armi per una terapia accanita e ad oltranza , per un paese allo stremo e in agonia , non si stanziassero fondi per la sanità pubblica favorendo la privata , contemporaneamente si stanziassero fondi pubblici per iarmamenti in ossequio al concetto di stato satellite e servile e alla geopolitica statunitense, senza evitare di incrementare gli emolumenti dei parlamentari e dei ministri, 13 ooo euro contro il pane 🍞 di 500 tolto a chi ne aveva di bisogno , apparirebbe d’uopo un atteggiamento remissivo e da gentleman inglese ? Non occorrerebbe esprimere con forza tutta la propria indignazione, cercando di scuotere le coscienze rimaste??? Mi fermo qui , adesso mi dedico al mio hobby preferito, anche per tenere il cerebro attivo alla mia età , cercare nella cartina geografica città a me sconosciute e con nomi strani per poi chiedere all inps se ci sono cittadini nati in dette città, khaugnat per esempio?

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  3. Appare evidente caro ispettore che lei ha bisogno urgentemente di un trattamento sanitario psicologico .Lei confonde la realtà con la fantasia. Ringraziamo Dio se possiamo ancora andare a votare e scegliere liberamente i nostri rappresentanti , che non sono di certo succubi di potenze straniere e mai lo sono stati , avendo sempre preferito la dc , a altri partiti che si rifornivano di “gas” russo . Si dedichi al suo hobby, ma perché scomodare l ‘INPS , se è ovvio che tutti i cittadini retribuiti hanno fornito
    città di nascita rintracciabili in cartina , se fosse vero il contrario non lo sarebbero stati , ma per lei è una stupida curiosità immagino non un sospetto , perché invece non si dedica alle parole crociate ?? Consideri chi è nato su una nave da crociera 🛳 durante l ‘attraversamento dell ‘ oceano o su un villaggetto nomade “smontabile” , ahahaha , mavsi faccia controllare , lei da i numeri, altro che geopolitica.

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