
MESSINA, 31 agosto 2025 – “Selvaggia aggressione nei confronti del collega Aldo Panarello, medico di base a Saponara, ora ricoverato al Policlinico universitario di Messina: la violenza è sempre da stigmatizzare con fermezza, senza se e senza ma, e ci invita, purtroppo ancora una volta, a riflettere sulle azioni da intraprendere per evitare simili avvenimenti”. Sono le parole con cui il presidente Giacomo Caudo, a nome dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Messina, esprime solidarietà al dottore, vittima dell’atto violento.
“Siamo costretti a ricordare che ormai la violenza contro medici e operatori sanitari è un’emergenza sociale e le azioni messe in campo dalle istituzioni non sono evidentemente sufficienti, bisogna fare di più e meglio – prosegue Caudo – non sappiamo ancora se in questo caso l’aggressione era attinente alla professione medica. L’operazione è prima di tutto culturale e sociale: deve passare dalla famiglia, dalla scuola, dalle università e poi attraverso una serie di strategie che possano quantomeno ridurre il rischio di incolumità per chi sposa la mission medica e ha diritto di lavorare serenamente”.
Nella foto: il presidente dell’Ordine dei medici di Messina Giacomo Caudo.
1 commento su “Medico aggredito nel messinese, Caudo: “La violenza è sempre da stigmatizzare”’”
Egregio Presidente,
Fino a qualche decennio fa il medico per la comunità collettiva era “Sacro”. Spesso oltre ad essere il medico di famiglia, era anche un pacificatore per tante situazioni di famiglie (che potevano essere anche personali) e la gente faceva fede alle parole oltre ai consigli di quel dottore. Quando veniva a casa, dopo averti visitato e “parlato” andava via con il sorriso in bocca. Chi si ricorda più del sorriso sincero di un dottore? Ormai l’unico sorriso che ricevi in uno studio medico è quello della segretaria quando ti da la ricevuta di pagamento o riceve la mancia. Ma non sempre!
Come dicevo, una volta il medico era Sacro e quando andavi in ospedale, era sempre rispettato per la cura che aveva per i malati. Nessuno si sognava mai di mettere le mani addosso ad un dottore o infermiere. Oggi se assistiamo a tutte queste aggressioni di medici e infermieri se lo ha chiesto il perchè?
Ovviamente come dice Lei non si sa se l’aggressione sia un caso psichiatrico o meno, ma il concetto rimane lo stesso. Non penso che tutto ad un tratto la gente sia diventata aggressiva proprio nei vostri confronti, un motivo c’è e andrebbe ricercato. Specie per la “mission” che vi siete prefissi col giuramento d’Ippocrate.