
CAVA D’ALIGA (Scicli), 22 Agosto 2025 – La Procura della Repubblica di Ragusa, al termine di un’intensa indagine condotta dai Carabinieri di Modica e dal Nucleo Investigativo di Ragusa, ha emesso un decreto di fermo nei confronti di un uomo di 30 anni, di origini tunisine, in stato di irregolarità sul territorio nazionale e già destinatario di un provvedimento di espulsione. L’uomo è ritenuto il gravemente indiziato dell’omicidio del connazionale Fadhel Fergani, di 36 anni, avvenuto mercoledì mattina nella frazione Cava D’Aliga a Scicli.
Le indagini, scattate subito dopo il ritrovamento del cadavere, hanno portato al rapido blocco del sospettato a circa 500 metri dal luogo del delitto. L’uomo, la cui descrizione coincideva con quella fornita da alcuni testimoni, era in fuga nei campi circostanti.
Nel corso della giornata, gli inquirenti hanno ricostruito la dinamica dei fatti: un violento alterco culminato con un colpo letale al polmone sinistro della vittima. L’arma del delitto, un coltello da cucina di 25 cm, è stata ritrovata a 300 metri di distanza, nascosta nella fitta vegetazione.
Il movente del delitto è ancora al vaglio degli inquirenti, ma le dichiarazioni concordanti dei numerosi testimoni hanno fornito un quadro probatorio solido, che ha permesso di confermare le responsabilità del fermato.
Considerato il concreto tentativo di fuga, sventato grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri, la Procura di Ragusa ha emesso il decreto di fermo per omicidio aggravato da futili motivi. L’uomo è stato trasferito alla Casa Circondariale di Ragusa, in attesa della convalida del fermo e dell’applicazione di una misura cautelare. Le ipotesi accusatorie dovranno essere confermate dal Giudice per le Indagini Preliminari.