
RAGUSA – Mercoledì prossimo, l’udienza preliminare per i titolari della casa di riposo “Villa Ortensia”, Margherita Di Raimondo e Salvatore Germanà, potrebbe non tenersi. I loro difensori, gli avvocati Giuseppe Lipera e Vincenza Forte, hanno infatti presentato istanza di ricusazione del GUP Eleonora Schininà alla Corte d’Appello di Catania.
La decisione della difesa di ricusare il giudice scaturisce dal rigetto, avvenuto lo scorso 6 giugno, della richiesta di revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari per i due coniugi. Di Raimondo e Germanà si trovano ai domiciliari da gennaio, a seguito dell’inchiesta dei NAS dei Carabinieri.
Secondo gli avvocati Lipera e Forte, il GUP avrebbe manifestato un “palese pregiudizio” nei confronti dei due imputati, rigettando l’istanza nonostante la difesa avesse evidenziato la totale assenza di esigenze cautelari, dato che la casa di riposo è attualmente sotto sequestro. Sarà ora la Corte d’Appello di Catania a doversi pronunciare sulla questione.
Indipendentemente dalla decisione sulla ricusazione, mercoledì compariranno davanti al GUP Schininà anche gli altri sei indagati. Questi sono stati raggiunti da misure interdittive con durate tra gli 8 e i 12 mesi e sono difesi dagli avvocati Enrico Cultrone, Fabrizio Cavallo, Alessandro Agnello, Vanessa Alecci, Rosario Schembari, Vincenza Forte e Pasqualino Cilia.
La casa di riposo “Villa Ortensia” è stata posta sotto sequestro preventivo dal GIP del Tribunale di Ragusa, Ivano Infarinato, il quale ha nominato un amministratore giudiziario. A quest’ultimo è stato affidato il compito di trovare sistemazioni alternative per tutti gli ospiti della struttura.