
Uno dopo l’altro ci siamo incontrati in tanti oggi pomeriggio. ” Ciao, anche tu qui?” “Si, era tanto che non venivo a Modica Bassa, ma non potevo perdermi questo evento”. “Anche tu qui?” Dopo un pò abbiamo smesso di chiedercelo. È stato chiaro a tutti che davvero non potevamo mancare. E mi sono chiesta perché? Perché la città, dapprima sommessamente, poi sempre più compatta, sempre più pulsante, sempre più presente si è riversata sulla via della sfilata in maniera composta, senza spingere; tutti insieme. Avevamo tutti le stesse facce: sorridenti, increduli, piacevolmente sorpresi. Adesso i commenti erano cambiati: “mi sono emozionata”, “sai mi sono emozionato anche io”. E poi “non li avevo mai visti” e qualcuno, con gli occhi gonfi sorrideva stupito: “io me li ricordo”. E mentre anche io provavo a portarne uno, complice un portatore amico, provavo, sottolineo perché sono troppo bassa e l’imbracatura strideva contro l’asfalto, anche io ero emozionata come una bambina che non sa resistere davanti alla sorpresa. E mi sono chiesta perché? Perché?. Come è possibile che l’uscita dei Santoni di San Pietro che moltissimi di noi non avevano mai visto, abbia potuto emozionare tanto, tanti. Ci siamo sentiti parte di un racconto, il racconto dei nostri grandi anziani. C’erano le voci di nonne, mamme, zie e ziane. E quei racconti hanno preso forma, sono diventati sostanza, sono diventati un fatto che abbiamo condiviso. È questo, credo, il sentimento dell’identità collettiva. Sapere che si è parte di un racconto antico abbastanza da risuonare nella memoria personale e collettiva.
Desidero ringraziare Pierpaolo Ruta e Walter Buscema per aver permesso che tutto questo accadesse. Loro sono stati lungimiranti e illuminati. Grazie ragazzi! Ringrazio i portatori tutti, tutti uniti per permettere che questo accadesse. Ringrazio la comunità di San Pietro per la compostezza della sfilata, e il suo parroco per un Padre Nostro che è risuonano alto, mesto e possente. Ringrazio Maria Monisteri e chi c’era con lei presente a rappresentare tutta la città: quelli che la sostengono e quelli che la osteggiano. Perchè il Sindaco di Modica a volte è tutti noi e non dovremmo dimenticarlo. Ringrazio chi c’ era; chi non c’era non è mancato a nessuno. Oggi eravamo in tanti. C’ era quella Modica a cui la festa di San Pietro in tono minore da anni non bastava più. Buona la prima dunque e ora aspettiamo la prossima…sarà il 29 giugno?
25 commenti su “Modica, dopo oltre 62 anni sono tornati i 13 Santoni. Un successone!”
Che stupore sara’ quando arrivera il 13 %in più su tasse comune
I 13 santoni ..
Brava la sindaca…
Un po’ di fumetto negli occhi…
Avere la città commissariata è già un ricordo…
A questa città basta poco per, chissà se qualcuno abbia chiesto qualcosa in merito nel contempo…
Allocchi.
Sa di cattivo gusto, non può essere una tradizione sentita; non appartiene né a me che ho 54 anni né alle nuove generazioni; non apparterrà a quelle future. Ci sono alcune tradizioni ormai desuete che vanno conservate e appartengono soltanto a chi ha vissuto intimamente quei momenti e quel particolare periodo storico. Lo si può considerare soltanto Carnevale estivo per attrarre qualche turista in più. Sempre più deprimente Modica, affossata nel passato, fuori da ogni logica. Magari costruissero una bella fontana e un bel parco ombroso! Le generazioni future ringrazierebbero.
Grande Modica!… ma quà non si bada a spese!… i dissesti ed i debiti ci fanno un baffo! 😂
Una Sindaca che si destreggia fra l’Organo Straordinario di Liquidazione, centinaia di milioni di debito, rinascita di Santoni e tantissimi dormienti che molti credono oppositori.
Mancavano le bombe… ma dico io, cosa ci fanno ben 12 Santoni ed un Gesù se il tutto non è accompagnato da bombe e fuochi pirotecnici, li hanno conservati per il giorno di San Pietro? 😂
Ma non ci siamo fatti mancare i “tamburi da 200 decibel comisani”, questa è la vera chicca, e poi c’eravamo tutti, anche i commentatori più incalliti lì ad osservare, ma nel contempo a non capirci niente.
Modica è la città più singolare del Mondo dopo Venezia recitava la Treccani, ma oggi possiamo tranquillamente togliere quel “dopo”…
La novità è sempre ben accetta, cosa non gradita invece quella della Contea, ormai festa decotta e non interessa più come una volta.
Tutto ciò che bisogna fare, rinnovare di anno in anno, non la solita processione dei Santoni, magari abbinare ad una sagra e qualcos’altro da inventare per attirare sempre più gente e soprattutto turisti, visto il tempo di inizio vacanze.
Ho l’impressione che ci sia qualche numero errato, se l’ultima volta i Santoni sono usciti nel 1953, così come ho letto in un altro articolo… vuol dire che sono passati 72 anni e non 62 come scritto… o forse c’è qualcosa che mi sfugge.
Mi soffermo: “C’era quella Modica a cui la festa di San Pietro in tono minore da anni non bastava più!”, a Modica siamo ghiotti di feste 😂😁
La Contea è storia vera è viva. Da Ruggero che nomina Gualtieri 1092 circa agli Stuart 1830 circa. Poi sottoprefettura vice provincia di tutto il territorio della ex Contea fino al 1927 scippo di regime nero antilibertà e funesto. Certo gli approfittatori e scippatori mal digeriscono la Storia. Che sia prima della Contea sia dopo è Storia e non sarà certo cancellata da meno di 100 anni di una usurpatrice oggi ex provincia. Come nessuno potrà cancellare la Storia di Roma nonostante la Caduta dell’impero d’Occidente e della Città Eterna. La Storia è Storia e rimane viva e vegeta. I Santoni sono sempre stati nell’Immaginario collettivo della città nella mente degli ora anziani e dei giovani che ne hanno sentito i racconti a casa visto qualche foto e qualche spezzone insuper8 o a passoridotto. E poi e da almeno 20 anni che si parla di riportarli in vita come i carri allegorici e il Giugno Modicano per la Gloria di Pietro Copatrono e per la gioia sincera dei Modicani e degli entusiasti dei Devoti del Princie degli Apostoli …. pare però chè non si siano visti le alte gerarchie dei portatori di San Giorgio pare …. certo chè sè Pietro ritorna sono dolori e si. Sè ritorna il giugno Modicano con tutte le manifestazioni che i Modicani conoscono e con i servizi RAI dell’ottimo Giovanni Campolmi dalla sede di Palermo che poi a davano in onda sulle reti nazionali nelle rubriche culturali e nei Tg su quella che etadefinitala terza Festa Patronale in Sicilia e beh! Sono Dolori per qualcuno che anziché Unire insiste con la scusa del gioco delle parti sommessamente ma non tanto sommessamente a Dividere. Infine perché nessuno si lamenta delle costosissime luminarie e esagerati fuochi di altre città addirittura da anni in dissesto o sull’orlo del dissesto? E invece sempre ad infierire sulle poche anzi pochissime rispetto al passato luminarie e minimo sindacale e oculato dei bummi che si fanno a Modica ??? La manifestazione dei Santoni non è costata praticamente nulla al comune Associazione privata che con fondi propri e volontari di privati e della Chiesa hanno realizzato il tutto. I portatori volontari anzi qualcuno sì è quasi lamentato di essere rimasto fuori che non hanno avuto neanche che una bottiglietta di acqua ma felici di un grande Grazie in quanto Volontari per Devozione al Santo e per Amore della Città. L’opposto dei detrattori e Bastiancontrari finti amorevoli difensori della Città. Tasse vedremo questo famigerato 13 % vedremo …. anche sè in verità pare … pare … chè le tariffe siano al massimo o quasi delle aliquote da anni e anni. Viva SAN PIETRO
Brava Marcella budderi ,
Mi è piaciuto molto il suo articolo ei suoi commenti
LA SINDACA DOVREBBE ESSERE TUTTI NOI ALMENO IN CERTI MOMENTI.
bella iniziativa, bravi ragazzi avete costruito a Modica un momento emozionante, una città che si appartiene, una città unita nei valori , nella tradizione, un’evento stupefacente, una visione molto particolare , complimenti a tutti quelli che hanno lavorato per tutto questo .
La Modica che mi piace , la Modica che si determina, la Modica consapevole della sua importanza, che non è poca .
Grazie grazie
I costi sono stati sostenuti da privati e associazione ,
Nessuno, ripeto nessuno, nemmeno la pseudo ricercatrice-guida-giornalista e chissà cosa altro, onnipresente, han trovato modo di elogiare e ringraziare l’artista Giorgio Cicero.
L’evento è da migliorare, e non di poco.
Amo Modica, chi ha sostenuto di fatto i costi della manifestazione? Lo chiedo per verità di informazione, oltre al costo in euro. Grazie
Sono distante anni luce da competenze storiche, artistiche e antropologiche, e non per fare il bastian contrario, ma penso che far rivivere la storia consista nel rianimarla, facendo affiorare ciò che di originario era sepolto, limitandosi a medicarne le ferite deturpanti. Probabilmente, nella fattispecie, l’incuria o una manutenzione superficiale, se non deficitaria – che dice molto sulla dedizione alla cura delle tradizioni – ha causato un’innaturale putrefazione e il conseguente disfacimento dei santoni originali. Ma alla tradizione che oggi, attraverso questo pur meritorio progetto, si tenta di perpetuare non si dà appropriata ragione, stravolgendo le fattezze dei santoni che gli archivi storici della nostra terra ci hanno fin qui restituito. A parer mio, non si è rispettata la fedeltà, che la ri-creazione avrebbe imposto, nel replicare i “nuovi” simulacri, realizzati con sembianze rispondenti, e accondiscendenti, a nuovi canoni estetici.
E artefatte appaiono anche le emozioni, a una vista inedita e agli occhi lucidi di chi ne ha un vivo e lontano ricordo, poiché del passato c’è solo il “richiamo alle grandiose rappresentazioni carnevalesche del medioevo” (Salvatore Minardo, Modica antica), nel solco di una tradizione che ne aveva le caratteristiche.
E fu proprio l’aspetto caricaturale, per decisione dell’autorità religiosa, a decretare la soppressione della “sfilata” dopo il 1953.
Le gigantesche dimensioni dei santoni sottolineano, nell’immaginario collettivo di chi pensa in modo esclusivamente terreno, la grandezza di chi contribuì a diffondere il Cristianesimo con l’offerta totale di sé e il sacrificio estremo per una causa santa, nel perseguimento e nel fine ultimo; di apostoli che insegnarono alle moltitudini con rettitudine e coerenza suggellate col proprio sangue. E questo dovrebbe essere lo spirito del tributo di credenti e non credenti. Ma il folklore ha il duplice effetto di attirare, senza coinvolgerle, le masse e annacquare l’intensità della fede, e se negli anni ’50 ciò poteva beneficiare dell’attenuante di riti e liturgie distanti dalla diretta partecipazione dei fedeli, riesumare questo evento, alla luce dell’effetto riformatore del Concilio Vaticano II, in questo primo quarto del XXI secolo, appare anacronistico per due ragioni, tra tante:
– la fede, nei fatti più che nelle parole, si esprime intimamente con una nuova e
matura consapevolezza;
– le dimensioni dei santoni stridono con il concetto di Spirito (nell’accezione divina), la cui “crescita”, con le parole di Christian Bobin, “segue il cammino inverso di quella della carne. Il corpo cresce guadagnando in altezza. Lo spirito cresce perdendone. La santità rovescia le leggi della maturazione…” (Francesco e l’infinitamente piccolo, San Paolo, pag. 32).
E se è vero che le modeste creature, quali noi tutti siamo, hanno estremo bisogno di salire “sulle spalle dei giganti” (mutuo questa espressione dal titolo del libro di Umberto Eco, La Nave di Teseo) per allargare lo sguardo e crescere con ragionevole criterio, l’unica raffigurazione gigantesca, storico-leggendaria, giustificabile era, per la sua complessione, quella di San Cristoforo, la cui assenza in questa nuova edizione trova fondamento logico nel fatto che non si tratta di un apostolo e che visse in un momento storico successivo al passaggio terreno di Cristo.
Al di la di queste considerazioni e in conclusione, ritengo che l’offerta agli autoctoni e ai turisti nel nostro territorio annovera eventi religioso-folkloristici dal tono sobrio che ben rappresentano le nostre tradizioni.
Con profondo rispetto verso chi ha ispirato, realizzato e reso concretamente possibile questo progetto, mi chiedo se di questa rappresentazione caduta da troppo tempo in disuso si sentiva nostalgicamente la mancanza. Mi chiedo, piuttosto, se non manchino competenze e volontà, prevalentemente politiche, per un profondo rilancio sociale, artistico, culturale ed economico che guardi con dinamica freschezza al futuro traendo forza dalle solide fondamenta storiche ricevute in eredità, che l’inettitudine e l’ignavia del recente passato hanno reso sempre più fragili e bisognose di cure. La fragilità del legno e della cartapesta che ha dissolto i santoni riflette simbolicamente l’inconsistenza del presente. Sarà una questione di “statura”, non fisica.
Pietro Giorgio Maria
Grazie ,
Belle parole , considerazioni egregie, buon senso , e si a Modica sono nati negli ultimi tempi dei personaggi gretti , vanniano contro la città, contro i politici avversi , vanniano ai quattro venti le miserie di Modica , vogliono far sapere a tutti come siamo caduti in basso , altri senza testa si accodono, Naturalmente di tutto quello che scrivono non c’è niente di vero ,
Io conosco bene Modica, ma conosco altrettanto bene tante alte città , per lavoro Naturalmente, Modica non ha niente da invidiare , come Pulizia ,come signorilità, come manutenzione, tutto il resto ,la bellezza ad esempio non si di discute , tutti quelli che vengono a Modica dicono : è una città bellissima,
Io lotto contro questi miseri , Naturalmente lo faccio per chi legge , Modica non è come la descrivono loro PER NIENTE,
un popolo che si dà la zappa nei piedi , non è molto intelligente,
Al netto delle cose che leggo e della grandiosità tipica modicana, nessuno pensa che queste manifestazioni hanno dei costi a Modica, altrimenti si sarebbe più prudenti.
Solo pochi commentatori hanno giustamente messo in relazione queste spese con il dissesto ormai formalizzato.
Amo Modica dice che sia stato tutto pagato da sponsor, ma non ci dice chi sono questi sponsor che avrebbero pagato e perchè lo avrebbero fatto. Noi siamo pazienti e aspettiamo che ci illumini.
Ciccio
Solo tu sei non informato.
Pierpaolo Ruta Walter Buscema con l’associazione kalicantun.
Quindi quando si è in dissesto si deve chiudere tutto ?
Ma non è così, si va avanti , anzi si riparte , e andrà bene , perché non ci sono più 1200 comunali da pagare , non ci sono gli sprechi di 1200 comunali ,
Per i tributi c’è la Creset che metterà in riga la maggior parte dei contribuenti .
Un’amministrazione HA IL DOVERE DI ORGANIZZARE EVENTI ,FESTE ,FIERE ,SAGRE , PERCHÉ CI SONO LE PARTITE IVA CHE VIVONO DI REDDITO PROPRIO , CHE HANNO BISOGNO AFFLUENZA DI PERSONE PER PAREGGIARE I CONTI , SPECIALMENTE IN QUESTI TEMPI DI TRISTEZZA PER I NEGOZI E LE ATTIVITÀ IN CENTRO , BASTA VEDERE LE SARACINESCHE ABBASSATE , POI CI SONO I TURISTI CHE SCELGONO LE METE IN BASE A CIO CHE VIENE OFFERTO LORO ,
certamente questo argomento non interessa minimamente chi è pagato puntualmente dalle amministrazioni pubbliche .
Si Amo Modica, ma quanto è stato pagato dall’associazione kalicantun per questa manifestazione. Che associazione è, di cosa si occupa e perchè lo ha fatto?
Vede Amo Modica, è giusto he ci siano associazioni che paghino, ma io dubito che ci rimetta qualcuno di queste associazioni.
Invece di rendersi vago e senza rispondere, perchè non prova a chiarire certe cose e così, tutti la vedranno come una persona seria.
Grazie anticipatamente Amo Modica.
Ciccio, non farti prendere in giro da Amo Modica, paghiamo tutto noi, ma anche lui, e siccome è come lo vedete tutti 😃😅😂, non dice nulla.
E la cosa più divertente è, che, dimostra ciò che ho sempre pensato, l’opposizione a Modica non esiste.
Vedo il consigliere del PD Spadaro postare sue foto in mezzo ai “Santoni” della Sindaca come se niente fosse…
ma allora date un appoggio all’amministrazione e non se parla più, fate il partito democristiano unico e buona vita a tutti. 😂
Ma come è possibile che non esiste nessuno che abbia un pò di sale in zucca😂, Spadaro, lei non deve seguire le divertenti gesta dell’amministrazione, gli sperperi e tutto quanto, altrimenti voi del PD e dell’opposizione non sarete mai credibili e non sarete mai eletti, date così ragione ad Amo Modica, prenderete sempre batoste elettorali se non vi distinguerete… ma come è possibile non capire l’ABC della Politica.
Amo Modica, gli spieghi lei come stanno le cose ai consiglieri del PD che dalle batoste avute non si sono ripresi… 🤣
@LEPRENELLALUNA
queste manifestazioni ripescate nel passato sono chiaramente la rappresentazione di una società (quella modicana) che è proiettata verso il passato, nessuna evoluzione culturale si intravede, anzi si ripercorre la storia al contrario, riportandoci al grottesco di una realtà che era scomparsa per le motivazioni che lei stesso spiega, ma non va purtroppo al dunque.
Se la Chiesa prendeva le distanze da quelle manifestazioni (anni 50′) rendendosi conto che erano manifestazioni medievali che non avevano nulla di religioso e la società si rendeva conto che si doveva andare avanti, la cultura non è solo folclore.
Oggi, dopo tantissimi decenni, Modica si rituffa in quel passato, con inverosimile nostalgia.
Modica, invece di elevarsi come si cerca di fare in tanti centri del sud, Modica, incurante delle difficoltà economiche e organizzative, si proietta a tirare fuori un passato anacronistico ed inutile.
Eppure, ho visto di prossime manifestazioni organizzate a Modica, tipo “SCENARI 2025” andrebbe nella direzione giusta. Misteri della mente umana…
Contenti i modicani, contenti tutti, ma è doveroso che si evidenzi la realtà, per chi vuole vederla.
Concordo con Ciccio.
A Modica si difetta di personalità in grado di saper interpretare pienamente i desideri, le aspettative e le logiche del tempo.
Solo se si scrutasse le questioni del passato – prima fra tutte le ragioni per le quali si preferì sospendere del tutto una simile manifestazione, ripristinata ora forse per sole ragioni commerciali -, si potrebbe intus-legere una visione non più “cittadina”, vacua di aspetti culturali e spirituali, bensì globale e scevra da interessi di “bottega”.
Ciccio
Non ho ne tempo ne i mezzi per fare lo 007 .
Ho letto che sono stati 2 persone e un’associazione, a me basta così
Saruzzu, ora o stai capiennu Ca i comunisti Nun sivviti a nenti? Miegghiu taddi va mai. Poviru saruzzu
@AMO MODICA
se si dice una cosa così importante, spiegando che questa manifestazione è pagata da sponsor o ditte privati come giustamente dovrebbe essere, e poi ci nega di dare il dettaglio di chi ha concretamente pagato, io fino a quando lei non si assume la responsabilità di esplicitare chi sono queste associazione e comunque con quali soldi è stato tutto pagato, fino ad allora mi consenta di sostenere che lei sia una persona scorretta e che tutto è stato pagato da noi ignari cittadini.
Amo Modica, aspetto con rispetto ciò che avrà da dirci e ringrazio anticipatamente.
@Jack, ma guarda che tutte queste cose “belle” sono state fatte dai democristiani anche perché comunisti non ce ne sono da sempre. Oppure se ci sono dimmi dove sono che li andiamo a salutare.
Esistono demoGristiani e pochi fascisti scappati dalle fogne e tantissimi voltagabbana, neppure grillini per la verità sono tutti scomparsi da quando “avete tolto” il reddito di cittadinanza.
Jack viri r’abbissariti ca si luntanu la rialtà, cecchi komunisti unni è e ghiarè e nun ni truovi, mischinu tu.
Bravu Saruzzu! 👌🤣
Saruzzu ‘ndo’ Casu putiti organizzari a giostra re ciaramunti a muorica, u cosidettu Paliu. Fustru viautri a rispolverallu. Faciti arrirri. Autru Ca Paliu, semmai ba arristau u PALU. Luatici l’acqua va