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Venezuela. Cabello denuncia complotto straniero contro la nazione…di Giannino Ruzza

Tempo di lettura: 2 minuti

Foto: @MazoDando

Diosdado Cabello, Ministro dell’Interno, della Giustizia e della Pace, ha riferito questo lunedì di un complotto che cospirava contro il Venezuela che ha portato all’arresto di 38 persone, 17 delle quali straniere, legato a piani di sabotaggio che includerebbero attacchi con esplosivi ad ambasciate, ospedali, comandi di polizia e personaggi pubblici sia del chavismo che dell’opposizione.

Cabello ha assicurato che questi gruppi stavano cercando di creare uno scenario internazionale che screditi il processo elettorale venezuelano, sostenendo che nel paese “non ci sono le condizioni per votare alle prossime elezioni regionali”.

Il funzionario ha indicato che tra le persone detenute ci sono, coyote e mercenari che provengono dalla Colombia, rilevando che le persone arrestate trasportavano dispositivi noti come ‘detonatori elettrici’. Come misura immediata, Cabello ha annunciato il sospensione totale dei voli dalla Colombia, dopo aver affermato che i mercenari sarebbero atterrati in Venezuela con un visto turistico.

Chi è Diosdado Cabello?

Diosdado Cabello Rondón è un ex militare venezuelano. È stato Presidente ad interim del Venezuela per un solo giorno, il 13 aprile 2002. Ha ricoperto diversi incarichi governativi come Presidente dell’Assemblea Nazionale e Governatore dello Stato di Miranda. Attualmente è Ministro dell’Interno della Repubblica Bolivariana del Venezuela, su nomina del Presidente Nicolás Maduro.

Emerge che diversi paesi hanno imposto sanzioni contro Cabello per presunti legami con il narcotraffico e per il suo ruolo nel deterioramento della democrazia venezuelana. E’ accusato di essere coinvolto nel “Cartel de los Soles”, un’organizzazione criminale composta da alti ufficiali militari venezuelani implicata nel traffico internazionale di droga.

Secondo documenti diplomatici statunitensi, Cabello è stato descritto come un “polo principale” di corruzione all’interno del regime venezuelano, accumulando potere e ricchezza attraverso pratiche intimidatorie e nepotismo. Negli Stati Uniti nel 2020 è stato accusato di narcotraffico e cospirazione per il traffico di droga, sulla cui testa pende una taglia di 25 milioni di dollari. Come dire che tra la masnada che opera priva di credibilità internazionale, cerca di far valere le proprie ragioni uno dei peggiori.

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