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15 marzo, l’anniversario della tragedia di Giuseppe Brafa: un monito sul randagismo

Tempo di lettura: 2 minuti

Il 15 marzo segna un anniversario doloroso: la morte di Giuseppe Brafa, modicano di appena 10 anni, avvenuta nel 2009 a   Scicli. La sua tragica fine, causata dall’aggressione di un branco di cani randagi, ha scosso profondamente l’Italia, portando alla ribalta il problema del randagismo e delle responsabilità ad esso connesse.

Giuseppe Brafa fu attaccato e ucciso in contrada Pisciotto, una zona rurale vicino a Scicli. L’evento   suscitò un’ondata di commozione e indignazione, evidenziando la necessità di affrontare il tema della sicurezza pubblica e del controllo degli animali randagi.

La morte di Giuseppe ha innescato un acceso dibattito sulle responsabilità delle istituzioni nel gestire il randagismo. Sono state sollevate questioni cruciali sulla prevenzione, sul controllo del territorio e sulle misure da adottare per garantire la sicurezza dei cittadini.

Il caso ha portato a un lungo e complesso processo giudiziario, con diverse sentenze che hanno coinvolto anche l’ex sindaco di Scicli. La vicenda ha lasciato un segno indelebile nella comunità locale, aumentando la consapevolezza sul problema del randagismo e spingendo alla richiesta di interventi concreti.

La morte di Giuseppe Brafa rimane una ferita aperta e un monito costante sull’importanza di affrontare il randagismo in modo efficace e responsabile. È fondamentale che le istituzioni, le associazioni e i cittadini collaborino per trovare soluzioni durature, garantendo la sicurezza di tutti e il benessere degli animali.

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11 commenti su “15 marzo, l’anniversario della tragedia di Giuseppe Brafa: un monito sul randagismo”

  1. Vittima innocente dettata non solo dall’incuria come effetto, ma soprattutto dal travisamento dell’amore per gli animali come causa.

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  2. @Einaudi
    Come semore hai perso um’ottima occasione per stare zitto.
    Mettere in relazione l’amore per gli animali con questa tragica vicenda, mortificandolo e da disonesti.
    Non ti basterà confessarti ogni domenica per tirar fuori tutta la negatività che hai in corpo.
    Conosco e frequento i genitori di Giuseppe e non la pensano come te, ti assicuro
    VERGOGNATI

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  3. Io ancora mi chiedo perché il cc intervenuto non ha sparato, invece di salire sull’albero?

  4. Inevitabile considerazione

    Concordo con Einaudi.
    Esiste una responsabilità collettiva, rispetto alla quale la Sua acredine manifesta un’ammissione alla parte di essa.
    Considerata un’immaturità generale alla conoscenza delle cose, valuti Luca l’opportunità di studiare, avendo a disposizione dati su cui riflettere e poi aprire bocca per ultimo.
    Sarà anche occasione anche per dotarsi di strumenti per decidere in autonomia e in piena libertà e non perché la presunta scienza gliele inculca mediaticamente, come finora è abituato a fare, illuso di pensare da sé.
    Ma capisco quanto difficile sia scrollarsi di dosso convinzioni oramai cementate, come quella di un presunto amore all’origine del dramma.
    Questa è la verità. Tanto amara, quanto rinnegata come nel periodo delle restrizioni.
    Giuseppe perdoni la società malata che esalta principi (vani) e difatti non mantiene i fatti!

    P.s: ricordo che l’allora sindaco pro tempore Buscema ordinò l’abbattimento dei cani. Molti si sono ribellati investendo subito il ministero competente, senza alcun iniziale riferimento alla dinamica e per partito preso. A dimostrazione delle demagogiche posizioni sui pet, su un trattamento contra naturam loro riservato: perché portare il cane a passeggio, dare loro da mangiare i croccantini, portarli dal parrucchiere non è naturale e forse…

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  5. Non c’entra nulla l’amore verso gli animali.
    C’entra invece la superficialità, la strafottenza di chi doveva vigilare, continuando a concedere l’autorizzazione. Ci si accorge solo dopo le tragedie in questa nazione. Più di qualcuno ha sulla coscienza la vita del piccolo Giuseppe.

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  6. L’eccessivo amore per gli animali ha concorso all’omicidio indiretto.
    Lontano dagli occhi indiscreti di una collettività – che ama solo di facciata il nobile principio del rispetto degli animali, è stato chiesto a una persona non idonea di “accudirli”, non tenendo conto che quel tale essere umano ne avesse più bisogno degli animali affidati.
    Uno stato di drammatica indegnità, dettato unicamente da posizioni ideologicamente e aprioristicamente indiscutibili per dimostrare plasticamente un presunto progresso plastico e fallace, che ha determinato la forza del branco dei cani contro ogni essere umano: in quel momento ha pagato Giuseppe.
    Chi non vuole leggere i fatti accaduti secondo questa logica vuole solo lavarsi indebitamente la coscienza.

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  7. Vigili urbani di Scicli sopralluogo ma nessun provvedimento
    Veterinario provinciale sopralluogo ma nessun provvedimento
    Esposto al tribunale di Modica ma nessun provvedimento
    Non so se ci sono stati altri sopralluoghi .
    Il pomeriggio dopo la tragedia si erano riuniti alla terza piazzetta dei cacciatori con il preciso intendo di abbattere i cani ASSASSINI , sono intervenuti GLI ANIMALISTI con macchine fotografiche e cineprese per impedire ai cacciatori di compiere un’atto di giustizia necessario visto che nessuna autorità aveva preso provvedimenti.
    I cari animalisti dovevano essere spinti verso i cani e poi lasciarli in preda a dei cani feroci ,
    I cani dopo qualche giorno visto che nessuno aveva fatto niente malgrado avevano ucciso il bambino, hanno attaccato sulla spiaggia del pisciotto una turista tedesca sfigurandola terribilmente, ha salvato la vita grazie alla presenza nei paraggi del sindaco di Scicli e del suo autista, la turista dopo anni si è suicidata .
    Il sindaco di Scicli in carica da un mese, dal tribunale che non aveva preso provvedimenti e stato condannato a 7 anni di carcere ,
    Poi in appello gli stata resa giustizia con l’assoluzione con formula piena .
    Chi doveva prendere la decisione non l’ha presa e non è stato indagato , il Sindaco che pare non potesse ordinare né la cattura né l’abbattimento doveva pagare , forse si pretendeva che il sindaco montasse di guardia h24 sul posto dove giravano liberamente i cani abbruttiti dalla fame e dal branco che si era formato dati in custodia ad un signore che non riusciva a tenerli rinchiusi per il bene delle persone che frequentavano il posto luogo di villeggiatura.

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  8. @Inevitabile considerazione
    Tu sei concorde con Einaudi perché siete la stessa persona e se non proprio fisicamente, di certo correo nella stupidità.
    Rimani sul pezzo per favore.
    Premesso questo, l’articolo rievoca un evento tragico e non parla di come i padroni trattano i cani, che poi alla fine sono affari loro, quindi le vostre impressioni sono inopportume e non pertinenti.
    Se quei cani avessero avuto quell’amore che voi mettete all’indice, questa tragedia non sarebbe accaduta purtroppo, hanno avito la sfortuna di essere stati governati da un miserabile, SENZA AMORE, cosi come è stato accertato dagli inquirenti, con lo stesso disprezzo che traspare dai vostri ignobile commenti.
    Vorrei ricordare a Einaudi frequentantorw di chiese e di preti, ancorché certo di rivolgermi allo stesso individuo, il cantico delle creature, che voi clericali DOVRESTE CONOSCERE, ma prendendo spunto della massima popolare, di antica saggezza, voi siete l’esempio duli chi mangia ostie e caga diavoli.
    Vi prego di non fare briciole, perché sporcano e di sporcizia, Modica ne ha già abbastanza

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  9. @luca, le scritture non sono soggette a sua personale interpretazione, ma solo a quella della Chiesa. Inoltre, parta dalla Genesi, semmai.
    Vergognosa e incredibile la sua blasfemia ripetitiva.

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  10. Lei offende, ma io non mi offendo.
    Giuseppe ha pagato un prezzo dettato da un presunto amore per i cani.
    Giuseppe è stato ucciso da ognuno di noi che si volge lo sguardo indietro, apparendo benpensante, evocando un trattamento francescano:
    Francesco amava gli animali rispettando la loro indole.
    Certamente non avrebbe mai comprato loro croccantini, mantenendo loro parrucchieri o portandoli da idioti al guinzaglio a fare la passeggiata lungo mare.
    Neppure avrebbe consentito un asserragliamento di cani divenute bestie feroci, all’origine dell’omicidio di Giuseppe e del suicidio della giovane tedesca sfigurata.
    Si faccia aiutare, perché non sta bene.

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