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Incontro internazionale di “Open Rivers Programme” in Sicilia

Palermo e Ragusa: due poli che si attraggono.
Tempo di lettura: 2 minuti

L’Open Rivers Programme (ORP) organizza ogni anno due riunioni per la selezione dei progetti, ciascuna in una diversa località europea. In questo caso, il gruppo di lavoro internazionale ha scelto la Sicilia e ha colto l’occasione per visitare e conoscere i progetti siciliani di continuità fluviale: quello attivato sul fiume Pollina che Rewilding Collettivo Sicilia sta realizzando e quello sul fiume Irminio, svolto in collaborazione tra CIRF (Centro Italiano Riqualificazione Fluviale), Legambiente Ragusa e FIPSAS Ragusa, con la partecipazione del Libero Consorzio comunale di Ragusa.

E’ stato di grande interesse il momento di incontro e divulgazione tenutosi nel Palermitano tra i gestori dei due progetti sulla continuità fluviale approvati in Sicilia ed il gruppo di gestione internazionale di Open Rivers Programme, l’organizzazione che ha l’obiettivo di finanziare la rimozione delle barriere lungo i fiumi europei.

In tale occasione il gruppo di esperti provenienti da vari paesi – dalla Francia alla Lituania, dalla Spagna alla Svezia, dagli Stati Uniti alla Germania – ha potuto confrontarsi e verificare l’importanza e lo stato dei due progetti che Open Rivers Programme ha finanziato in Sicilia.

Sono stati i rappresentanti del Collettivo Rewild Sicily ad illustrare sul campo le problematiche del Fiume Pollina relative agli sbarramenti ed alle cementificazioni lungo il suo corso, nonchè a far ammirare ai presenti le bellezze delle Gole del Tiberio.

Contestualmente Antonino Duchi ha sinteticamente illustrato lo stato di avanzamento del progetto in corso sull’Irminio, frutto della collaborazione del biologo ragusano e del CIRF con Legambiente Ragusa e Fipsas Ragusa, con la partecipazione del Libero Consorzio comunale di Ragusa. Non sono inoltre mancate nuove idee e proposte di intervento in altre aree della Sicilia.

Un momento conviviale finale a base di prodotti tipici presso la Masseria Rocche di Gònato ha suggellato brillantemente una giornata di intensa partecipazione e confronto, conclusasi con l’auspicio di un miglioramento della gestione degli ambienti acquatici a beneficio della popolazione siciliana e per la conservazione dell’enorme patrimonio costituito dai fiumi siciliani.

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