
L’integrazione e l’accoglienza raccontata dagli studenti delle scuole medie “Antonio Amore” e “Rogasi” all’interno di un progetto in collaborazione col Comune di Pozzallo. E’ quanto accaduto stamani presso la sala “Meno Assenza” alla presenza di più di 150 ragazzi i quali hanno fatto l’esperienza di ascoltare e interiorizzare le storie di migrazioni da parte di alcuni ragazzi ucraini. Titolo dell’iniziativa: “Un Ponte fra le Culture”, progetto legato all’iniziativa “Mareverso – Un mare di emozioni”, fortemente voluto dall’assessore alla Cultura del Comune pozzallese, Sara Cannizzaro. Alla riuscita della manifestazione, ha collaborato il giornalista e scrittore, Calogero Castaldo, il quale si è soffermato sui molteplici sbarchi di migranti africani che si sono susseguiti in città.
Toccante il racconto di un ragazzo ucraino, proveniente da Mariupol, il quale ha raccontato la tragicità della trasferta dall’Ucraina fino a Pozzallo. Un viaggio che ha zittito la platea in religioso silenzio nell’ascolto del coetaneo, con momenti di commozione da parte dei molteplici presenti.
Significative le esperienze di Lea Tobia, responsabile della “Casa Magnificat”, un villaggio dove, da tre anni, vivono l’esperienza italiana alcuni ragazzi dell’Ucraina, sfuggiti alla guerra e perfettamente integrati con la realtà locale, di Primo Lazzari, un volontario che opera all’interno del villaggio sopraindicato, degli insegnanti Giovanna Pediliggieri e Salvatore Caccamo, quest’ultimo in prima linea nella scolarizzazione di alcuni ragazzi ucraini presenti all’interno di alcuni plessi pozzallesi.
Il progetto, ora, prende il via. I ragazzi dovranno presentare dei lavori (un tema o un disegno) che riguardi la loro conoscenza della guerra in Ucraina, interagendo fra di loro e, di concerto, con gli insegnanti. A fine iniziativa, i lavori saranno successivamente esposti in una mostra che si terrà sempre all’interno del “Meno Assenza”. Tutti, nessuno escluso, saranno premiati per i lavori che saranno portati alla luce.
“Una iniziativa – ha detto la Cannizzaro – che vuole scuotere le coscienze di ogni singolo ragazzo. È sempre brutto parlare di guerra, ma la conoscenza della materia porterà sicuramente ad una nuova coscienza, spero propositiva, da parte dei giovanissimi che, oggi, hanno affollato la sala cultura Assenza”.
I saluti finali sono stati del sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, il quale, oltre ad augurare serene festività ai ragazzi, ha rimarcato come il messaggio di pace sia sempre da preferirsi alle guerre intorno al mondo.