
Gli arrivi di novembre rappresentano uno dei valori più alti dell’anno e testimoniano l’intensificazione dei flussi, soprattutto da Paesi come Libia, Tunisia, Turchia e Algeria. La Libia si conferma il principale punto di partenza, con circa il 76% delle partenze. Lampedusa rimane il principale punto di arrivo, accogliendo il 75% degli sbarchi di novembre. Tuttavia, altre località hanno giocato un ruolo cruciale, tra cui Pozzallo, Trapani, Genova, Reggio Calabria, Napoli e Palermo. La distribuzione degli arrivi evidenzia la necessità di una gestione capillare e coordinata a livello nazionale.
Tra le persone sbarcate, le nazionalità più rappresentate sono state Bangladesh (20%), Siria (18%), Tunisia (12%) ed Egitto (6%). Il caso dei migranti siriani è particolarmente rilevante: oltre 10.000 sono arrivati nel 2024, un numero in crescita rispetto agli anni precedenti. La composizione demografica di questo gruppo rivela che il 77% sono uomini, il 7% donne, l’11% bambini accompagnati e il 6% minori non accompagnati. Il viaggio verso l’Europa continua a essere segnato da drammi umanitari. Tra gli episodi recenti, spicca la tragica scomparsa di una donna guineana di 30 anni, dispersa dopo il naufragio di un’imbarcazione di ferro partita da Sfax, in Tunisia.
1 commento su “A novembre un incremento del 42% rispetto a ottobre per quel che concerne i migranti”
Cosa ha da commentare in proposito il circolo cittadino di fratelli d’italia ?