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E’ ancora polemica sul pronto soccorso di Modica

Il sindaco di Pozzallo Ammatuna: "Non è possibile che il primario copra il turno di guardia medica notturna"
Tempo di lettura: 2 minuti

“Dopo le precisazioni della direzione generale dell’Aso di Ragusa, che non ha precisato nulla, in merito alla riduzione del numero dei medici strutturati da cinque a quattro, in grado di essere impiegati nei turni notturni, i nodi purtroppo vengono al pettine. Come a Vittoria, anche nel Pronto soccorso di Modica, il primario è costretto a farli anche lui i turni notturni”. E’ quanto afferma il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna (foto), che già  nei giorni scorsi si era confrontato sulla delicata questione e che è stato anche primario del Pronto soccorso proprio a Modica e che, quindi, conosce a menadito la materia.

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33 commenti su “E’ ancora polemica sul pronto soccorso di Modica”

  1. Chi vi scrive è un utente, che negli ultimi anni ha frequentato il Ps di Modica e non solo. Il caos e le lunghe attese per i pazienti da un lato e lo stress del personale dall’altro(il personale spesso è sotto dimensionato per la mole di lavoro) accomunano un po’ tutti i reperti di urgenza. Cercando di mettermi dalla parte del personale, ritengo che il Primario del Ps di Modica non abbia fatto nulla di straordinario facendo il turno notturno, ma solo il suo dovere! Il Primario innanzitutto è un medico come tutti gli altri e poi se ci sono difficoltà li deve affrontare insieme ai suoi collaboratori. Negli ultimi mesi/anni abbiamo letto diverse volte ed in ospedali di tutta Italia (per la grave carenza dei Dirigenti Medici)di Primari che turnano in Ps. Il Primario deve dare l’esempio in modo che anche i suoi collaboratori si sentono più motivati a lavorare malgrado le difficoltà.
    Il problema della sanità è serio, la carenza del personale medico deve essere affrontato su base nazionale. Diamo importanza a ciò che ha importanza e se in un momento difficoltà anche il Primario fa le notti direi che non è poi così rilevante. Io chiederei al personale tutto che turni sopporta.Io da utente ritengo che la motivazione e la serenità del personale sia fondamentale per la serenità del paziente per potersi affidare a persone lucide e non sopraffatte da un sistema zoppo.
    Salvina I

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  2. Trovo profondamente ingiusto e inaccettabile che si sostenga che un primario non debba fare turni notturni, quando la realtà che viviamo in altre parti del paese, dimostra esattamente il contrario. I primari lavorano fianco a fianco con il personale, coprendo turni notturni e festivi per sopperire alla grave mancanza di medici per garantire un minimo di assistenza in situazioni di estrema emergenza, con medici che si trovano a gestire decine di pazienti contemporaneamente. Non è una questione di ruolo o di gerarchia ma di necessità e responsabilità. Se i primari a Torino (vedi articolo della Stampa allegato) affrontano notti intere in prima linea per aiutare i colleghi a far fronte a una crisi sanitaria senza precedenti, com’è possibile giustificare la pretesa che altrove, in situazioni meno drammatiche, possano essere esonerati dai turni notturni? È ora di affrontare la realtà: la carenza di personale medico è un problema nazionale, e tutti devono fare la propria parte, inclusi i primari. Continuare a sostenere il contrario e’un insulto a chi, ogni giorno, da’ tutto per cercare di arginare il collasso del nostro sistema sanitario.
    (https://www.lastampa.it/torino/2023/12/29/news/emergenza_sanita_ingorgo_pronto_soccorso-13960511/)

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  3. La posizione di primario porta con sé onori e riconoscimenti, ma comporta anche un impegno che va ben oltre le normali aspettative. Essere a capo di un reparto così delicato non significa solo coordinare, ma anche dare l’esempio, soprattutto nei momenti di crisi. La sanità in Sicilia e in particolare nella nostra ASP, sta attraversando un periodo di difficoltà. In tutti i reparti i medici sono insufficienti e spesso costretti a garantire turni extra. In queste circostanze, il peso del ruolo di un primario non può essere trascurato: un leader non è solo chi gode del rispetto del suo team, ma chi si assume anche gli oneri, quando la situazione lo richiede.
    Il compito di un primario è sì organizzare e gestire, ma anche prendersi cura del personale e dei pazienti, incarnando il senso più profondo di ciò che significa essere medico. Accettare gli oneri dell’incarico, anche quando comporta sacrifici personali, non farà che consolidare l’autorevolezza e il rispetto necessari.

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  4. Questi poveri primari costretti a turni notturni quando invece dovrebbero occuparsi “di audit, i protocolli terapeutici, i percorsi clinici, gli aggiornamenti terapeutici, le problematiche medico-legali,”…. tante belle parole ….
    Cosa vogliamo fare come un tristemente noto Schettino abbandonare la nave che affonda…

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  5. Non vedo cosa ci sia di male se un Primario, in momenti di necessità, faccia anche lui dei turni di guardia notturna. Non ritengo che tale fatto possa pregiudicare il buon andamento dell’unità operativa del PS, si tratta solo di un piccolo sacrificio in più, peraltro dovuto, visto che tutti i sanitari italiani fanno sacrifici quotidiani. Aver scomodato la stampa per lamentarsi di aver fatto un turno di notte mi sembra veramente assurdo!

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  6. Da utente, ritengo che in tempi di crisi, in cui la sanità pubblica è stata negli anni progressivamente depotenziata e depauperata da scellerate manovre di governo, anche il primario, in quanto medico e responsabile del reparto, possa dare il buon esempio e contribuire allo svolgimento della turnazione notturna in modo da sgravare gli altri colleghi da turni spesso massacranti.

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  7. Che la direzione, voluta, sia quella della privatizzazione da un lato e della telemedicina, con tecnologie gia in vista dall’altro?

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  8. Come si fa a sostenere che il primario debba andare esente da turni di notte a differenza del resto del personale? Il Primario è un medico come tutti gli altri e deve collaborare a coprire i turni, soprattutto in caso di grave necessità come questa. Rivendicare sacche di privilegio da posizione, per mezzo di un politico, è eticamente scorretto. Piuttosto, usasse questa sfera di influenza per ottenere maggiore personale.

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  9. In situazioni di emergenza, tutti i medici, primari inclusi, sono chiamati a dare il loro contributo. È un gesto di solidarietà professionale che dimostra l’importanza del lavoro di squadra. Non si tratta solo di un dovere, ma anche di un modo per rafforzare la fiducia dei pazienti nel sistema sanitario nazionale che, allo stato attuale, non sembra versare nelle migliori condizioni. Si rifletta anche sul perché un settore di primaria importanza per tutta la collettività è oggetto di continui tagli e ingiustificate mortificazioni.

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  10. Il primario di PS di Biella: “Mancano medici, pronto a rimboccarmi le maniche e fare i turni di notte” (articolo di La Repubblica del 2019). Trova le differenze!

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  11. Prima di essere un primario è un medico e in quanto tale prima di fare audit e protocolli deve curare i pazienti, che è in fin dei conti l’utilità principale della sanità pubblica. Quando una barca va a fondo tutto l’equipaggio deve contribuire a mantenerla a galla.
    Caro Dott. Ammatuna le poltrone comode degli anni passati ( quando lei era primario) che hanno portato la sanità pubblica al collasso non possono esistere più oggi.

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  12. È davvero sconcertante leggere cose di questo tipo. Il rifiuto a fare turni notturni appare non solo come mancanza di responsabilità, ma anche come un segnale di pigrizia. Parliamoci chiaro: lo Stato, cioè tutti noi cittadini, remunera adeguatamente i primari proprio per assumersi gli oneri del loro ruolo, non solo per riceverne gli onori. Un primario dovrebbe essere il primo ad avere cura del proprio reparto, a dare l’esempio, specialmente in situazioni critiche. Semplicemente, è troppo comodo defilarsi quando le cose si fanno difficili, magari chiedendo sostegno all’amichetto politico di turno. Se, il primario, non è disposto a sacrificarsi nei turni notturni, viene spontaneo chiedersi quanto sia realmente presente anche durante quelli diurni. La sensazione è che ci troviamo di fronte a qualcuno che si nasconde dietro il titolo, piuttosto che a un medico dedito alla sua missione.

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  13. E già! Assumersi la responsabilità a chi sta in alto, è cosa difficile di questi tempi ed in certe amministrazioni.
    Ma questa è una questione assolutamente personale, ci sono primari e dirigenti che questo lo fanno e lo fanno con impegno, ci sono primari o dirigenti che invece no, si nascondono dietro a tante scuse (proprio loro non dovrebbero e lo sappiamo bene) e sono più impegnati in manifestazioni “gioiose” e di “cabaret”, tipico della siculo-italianità più spinta, ma in ultima analisi, la causa principale del “fallimento italiano” (per chi non lo avesse ancora compreso) – mi vengono in mente le smorfie e le barzellette meloniane che vengono diffuse sui social, ad esempio -.
    E’ ovvio che, la responsabilità è sempre di chi sta in alto, anzi, aggiungerei che più in alto ci si trova, più è la responsabilità di una qualsiasi struttura, e pensare che dar ordini sia il SOLO “obbligo” che un direttore ha, è un vero e grave errore che poi determina ciò che vediamo giornalmente.
    Buona domenica

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  14. I piccioli cowid per tutto ciò che non era utile, ma sovrastimati (mascherine, tamponi, presunti wacchiki, sedie a rotelle, sono terminati. La guerra in Europa è iniziata quando la verità avrebbe portato alla ribellione, così magicamente è terminata l’emergenza cowid e iniziata un’altra.

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  15. Povera sanità, un politico che interviene per difendere difendere un Primario che non deve fare le notti in Ps. Direi che i problemi sono altri: la grave carenza medica,frutto di decenni di politiche che hanno portato al collasso la sanità. Il Primario è il responsabile del reparto e deve essere il primo a dare l’esempio per fronteggiare le criticità. La politica si dovrebbe occupare su come reclutare personale piuttosto di un Primario che fa le notti.
    Gigi

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  16. Gianni, a me sembra che nell’articolo non si difenda il primario, ma si evidenzia quello che lei stesso ha scritto:
    “la grave carenza medica, frutto di decenni di politiche che hanno portato al collasso la sanità”, politiche clientelari aggiungerei, la responsabilità del Primario è sottointesa così come tanti primari ed anche dirigenti non medici che declinano tanti loro obblighi obbligando i sottoposti.

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  17. La sanità italiana andrà sempre peggio, fatevene una ragione, gli attori da circo fanno solo recite da teatro di destra, come di sinistra, recitano come pappagalli tutti le stesse cose, che vi abbasseranno le tasse, fondi per la sanità, per la scuola, aumentano gli occupati, con dati taroccati, ecc ecc. Sono uno peggio dell’ altro. Ecco come hanno a cuore la salute degli italiani, come recitavano in tempo di Pandemonio, anni per una visita, medicinali salva vita a pagamento, tranne il siero, quello è gratissss per tutti……..una persona sana non fa business, gli ammalati invece creano business ……!! Solo le capre possono credere a questi attori da circo.

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  18. È molto particolare, se proprio non vogliamo definirlo triste, il periodo storico che stiamo attraversando. Problemi e crisi in diversi settori. Naturalmente investito da questa ondata, anche il mondo della Sanità. Ma storicamente si dice che, è nei momenti difficili che si deve dimostrare il “grande” coraggio e la resistenza.
    In questo ognuno DEVE sentirsi chiamato a fare la propria parte, a svolgere un proprio compito.
    E paradossalmente, chi è ai vertici, deve infondere coraggio, esempio, dedizione, tenacia.
    È vero, in passato gli schemi sono stati altri, l’ immaginario collettivo ci ha trasmesso altri modelli, ci ha collocati tutti in un determinato posto.
    Purtroppo però, guardando , sentendo e leggendo notizie che arrivano un po’ da altre ASP, da altre Aziende sanitarie, da altre regioni, vi è una inversione di tendenza e sono proprio i Primari delle U.O. a scendere in campo, proprio ed espressamente durante le situazioni più difficili, sui talloni di Achille che, pare di capire siano proprio i turni notturni, a dare esempio di sacrificio, dedizione , abnegazione nello svolgere questo lavoro che non è solo un lavoro. È la scelta di un modello di vita.

  19. Il punto è proprio questo, il Primario stesso, a sua discolpa adduce la stanchezza derivante dagli impegni burocratici, quasi questi avessero maggiore importanza del compito principale, “salvare vite. Questo ordine di priorità anche ove imposto dall’esterno, andrebbe rifiutato da un medico che si rappresentasse a se stesso come un professionista e non come un burocrate. Qui invece sembra accadere il contrario. Legittimo lo sfogo del professionista che affermi , in sostanza: ” non so come dividermi , tra carte e turni”, ma è paradossale che un medico, diventato primario sicuramente per esperienza e merito nel campo medico si rifiuti di fare il suo vero lavoro,: sei medico? Fatti i turni !

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  20. Stiamo attraversando un periodo storico molto particolare, se non vogliamo definirlo triste. E questa situazione sta interessando tutti i settori lavorativi, investendo naturalmente, anche il campo della Sanità pubblica.
    Al di la’ della grave carenza di personale, un altro dei “tallone d’ Achille”, sembra essere proprio, l’ annosa questione dei turni notturni.
    L’ articolo parte dal cercare delle motivazioni che “giustifichino”, “impediscano” il fatto che un Primario debba scendere in campo ad affrontare i problemi più concreti.
    È vero, storicamente, in passato, nell’ immaginario collettivo, tutti abbiamo svolto un determinato ruolo in un determinato modo, purtroppo però, anche ascoltando, leggendo, vedendo di storie che coinvolgono Primari, di altre Aziende Sanitarie, di altre regioni e non, non è più così.
    Questi infatti scendono in campo, in prima linea a testimoniare ai propri subalterni, coraggio, forza, energia, senso del sacrificio e dedizione per questo lavoro, proprio nei momenti di maggiore difficoltà.
    Il problema non credo sia qualche turno notturno svolto da un Primario, questo non dovrebbe fare notizia.

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  21. Cosa c’è di così straordinario nel fatto che un primario copra dei turni notturni qualora ci sia una evidente carenza di personale come questa? Fossi primario, personalmente mi preoccuperei molto più dal lasciare un turno scoperto (perché un turno coperto da un medico che ha lavorato 18 ore di fila è equivalente ad uno scoperto!), piuttosto che di non avere la “lucidità di dirigere” per uno-due giorni al mese!!! Se la nave sta affondando il capitano ha il dovere di dare il buon esempio e restare al fianco dei suoi marinai, anziché salire sulla scialuppa per primo!!!

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  22. Visto che tutti i medici fanno turni di lavoro massacranti con il rischio di finire loro stessi in pronto soccorso, anche il primario, per rispetto e solidarietà verso i suoi collaboratori, ha il dovere di coprire i turni necessari.
    Questo articolo mi appare un pochino strumentalizzato, quasi a far sembrare il direttore l’autore di un’impresa straordinaria.
    UNIVERSITÀ LIBERA E PIÙ MEDICI:parlate di questo

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  23. Caro Savatore non mancano tanto i medici , ma la voglia di pagarli temo….forse se si chiamassero i gettonisti PAGANDOLI ADEGUATAMENTE, i medici si troverebbero forse..

  24. Ho frequentato il pronto soccorso di Modica per motivi di lavoro, purtroppo.Ho visto pazienti abbandonati al proprio destino,parenti dei pazienti resi furiosi dalle lunghe e snervanti attese.Ho visto i pazienti ed i relativi parenti appostati nel corridoio,in attesa dell’apertura di magiche porte.Ho visto pazienti e parenti entrare ed uscire dalla struttura in maniera scomposta da porte simili a quelle del Colosseo.Ho visto il personale sanitario teso e scontroso come tesi e scontrosi sono i pazienti ed i parenti.Inutile descrivere il clima di guerra che il reparto vive .Non voglio aggiungere altro,ma posso attribuire la colpa di tutto questo malessere al personale della vigilanza…tutte le colpe sulla loro povera testa.Naturalmente qualche raccomandato esiste sempre e viene elogiato e protetto.

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  25. Giorgio buscema

    Il mio apprezzamento va’ all’unico che si è firmato con nome e cognome…gli altri leoni da tastiera, ca’ si scantunu ri l’ummira sua….fossi in voi mi farei chiamare…qui,quo,qua…pluto…lady oscar…goldrake…mr magoo.

    Con affetto giorgio buscema ( se volete metto anche la foto, ridicoli

  26. Il miglior augurio che posso fare a molti di voi è quello di essere operati dal primario che è stato sveglio tutta la notte … chiamato di qua e di la nei reparti ed affaccendato in mille emergenze/urgenze… invece di riposare e studiare a dovere il vostro caso, cioè quello che l’indomani dovrà affrontare in sala operatoria…. Male che dovesse andare, potete sempre dire ai parenti di picchiarlo e rompergli le ossa… Per completezza sappiate anche che per la Magistratura, l’errore del medico stanco non è un esimente… ma un aggravante. Insomma, è colpa sua se ha operato dopo aver fatto un turno di notte ed è entrato stanco in sala operatoria…!

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  27. Grazie Giorgio Buscema, si metta anche la foto, però lei non ha detto niente, niente di niente…
    anzi metta la foto e vedrà che anche con la sua bella foto noi ce ne stracafottiamo alla grande del suo nome che non ci interessa e neppure della sua foto. Chiuso.
    @ Salvo, condivido perfettamente il suo pensiero, è gravissima la mancanza di personale medico ed infermieristico e credo che non ci si possa più fare niente, serviranno decenni Università senza numero chiuso per rientrare dalla grave crisi, servirà un incremento demografico ed in ultima analisi, oggi servono almeno medici e infermieri che vengono dall’estero (in parte sta già succedendo) oltre che ben pagare chi già oggi è in corsia.

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  28. Giorgio buscema

    Anonimus🤣🤣🤣sfigato come sei, ovviamente nn dirai chi sei, motivo per cui farai la tua brava figura di merda, e mi basterà anche per non risponderti più, con il tuo illuminato commento di sicuro contribuirai a sistemare le cose.grazie a nome di tutti, ovviamente rimane l’alone di mistero sulla tua identità, il cavaliere dalla scintillante armatura in poche parole.. anonimus🤣🤣🤣

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  29. So che si prendono molti like se uno segue il fiume di parole che insultano, squalificano, sporcano professionalità, impegno,dedizione, poi corrono al pronto soccorso alla minima preoccupazione e gli danno codice bianco e lo parcheggiano la in fondo al corridoio.
    Ma non vedete quanta gente salvano, quanti ne stabilizzano, quanti ne medicano ?
    Il codice bianco malato immaginario è giusto che sta la 48 ore .
    Bisona sempre leggere le cose per come stanno .
    Lo so tutti ti danno l’ok se ti accodi a loro nel dagli all’immagginario bastardo del pronto soccorso .
    Ma io voglio vedere prima il buono e poi caso mai se c’è del marcio .
    Vi posso solo dire che il pronto soccorso non è posto per lavativi ,raccomandati , ci troverete sempre gente dura dalle spalle larghe che non pensano solo a loro stessi , il fango si fa subito spostare dal pronto soccorso tranquillo Ammatuna poverino cerca sempre di sviare l’attenzione su di lui ,che ne ha cazzi ri cuntari .

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