Altri quattro anni di concessione per la Vega Alfa, la piattaforma di estrazione del petrolio situata a largo delle coste iblee. È visibile sul sito della Capitaneria di porto di Pozzallo così come sul sito ufficiale del Comune di Pozzallo il documento che certifica il rinnovo della concessione per altri 48 mesi.
La richiesta è arrivata dal capoluogo lombardo da parte della società “Energean Italy” dove, oltre al mantenimento della piattaforma, vi è la richiesta anche per l’unità galleggiante denominata “F.S.O. Leonis”, situate a 20 chilometri sud est dalla località di Marina di Ragusa.
Fino a qualche anno fa, i report che arrivavano nella terraferma erano i seguenti: ogni giorno, la piattaforma estraeva dal fondo del mare 3 mila barili di petrolio, circa 480 mila litri, un milione di barili l’anno. Numeri che non si discostano molto da quello che accade oggi, con una unità produttiva che dà lavoro a tantissime persone, quaranta circa.
Vega è in funzione dal 1986, la fece costruire la Montedison di Schimberni attraverso la controllata Selm, dopo cinque anni di ricerche e carotaggi. La Leonis è una imponente corazzata lunga 233 metri, con una stazza di 57 mila tonnellate e una portata di 95 mila: una nave ferma in mezzo al mare, ancorata com’è a prua, la quale ha mutato la sua natura ed è diventata un magazzino a tutti gli effetti, un doppio scafo che protegge il petrolio fino a quando una petroliera vera, sette volte l’anno, viene a svuotarla per portare il suo carico presso una raffineria in Sicilia.
Negli ultimi anni si era diffusa la voce che la piattaforma dovesse chiudere per mancanza congrua di “oro nero”, estratto dalle viscere della Terra, non soddisfacente alle richieste di coloro che hanno in gestione la piattaforma. La concessione per altri quattro anni ha invece fugato qualsiasi altro dubbio.
- 11 Dicembre 2024 -