La relazione con la sua convivente era finita ma lui non si voleva rassegnare, tanto da arrivare a perseguitarla, fiancheggiato da un amico, minacciandola e aggredendola fisicamente. Un 44enne ragusano è stato arrestato unitamente ad un ventenne polacco dalla Squadra Mobile di Ragusa.
La donna, a causa delle condotte dell’ex compagno, spalleggiato appunto dall’amico, viveva in un perdurante stato di ansia ed era stata costretta a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita, fino a quando, stanca dell’inferno che l’uomo le stava facendo vivere, decideva di denunciare i gravi fatti presso gli uffici di polizia competenti.
Proprio grazie alle tempestiva denuncia della vittima (ovvero il 10 settembre scorso subito dopo la separazione dall’ex convivente) e la successiva immediata attività espletata dalla sezione reati contro la persona della Squadra Mobile di Ragusa, il quarantaquattrenne e l’amico ventenne, entrambi con numerosi precedenti di polizia, venivano tratti in arresto per i reati di stalking, maltrattamenti, minacce e lesioni aggravate – in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico emessa dal Gip di Ragusa su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa.
Espletate le formalità di rito, gli arrestati venivano condotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.