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Rimodulazione rete ospedaliera. Ragusa e Siracusa sempre più isolate

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Ragusa, Siracusa e Trapani escluse dal tavolo tecnico per la rimodulazione della rete ospedaliera in Sicilia. E’ l’aspetto che, nelle ultime ore, la segreteria generale della Cisl Fp Sicilia ha posto all’attenzione dell’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, invitando a un recupero su tale mancata possibilità di rappresentanza. “Apprendiamo poi, dalle cronache giornalistiche – dicono il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa, Mauro Bonarrigo, e il responsabile del dipartimento Sanità pubblica, Paolo Buscema – che il direttore generale dell’Asp di Trapani ha chiesto e ottenuto l’inserimento di componenti in rappresentanza del territorio di sua competenza. Dunque, un cerchio che si restringe sempre di più, lasciando fuori dalla partecipazione al tavolo di proposta delle linee guida per la stesura del documento di rielaborazione dell’offerta di salute unicamente la provincia iblea e quella aretusea. Riteniamo che, anche in assenza di una regola specifica sulla composizione del tavolo tecnico, sia indispensabile consentire la presenza della totalità delle province siciliane in tale organismo di lavoro, tramite i diretti rappresentanti, quale modello democratico di compartecipazione a scelte d’interesse collettivo ma legate alle specificità e alle caratteristiche di ogni territorio, per le quali nessuno dovrebbe decidere anche per gli altri”.
“La rimodulazione della rete ospedaliera – aggiungono Bonarrigo e Buscema – rappresenta un momento importante, sia per il carattere di straordinarietà dell’avvenimento quanto per la crucialità dei suoi effetti di programmazione sui singoli atti aziendali, sulle future dotazioni organiche di personale e, quindi, sulla qualità dei servizi da erogare ai cittadini. Rivendichiamo fortemente che alle due province sia concessa pari opportunità rispetto alle altre, così da potere contribuire direttamente al miglioramento e allo sviluppo dell’assistenza sanitaria nel proprio territorio. Rispetto alla presa in considerazione delle esigenze dei cittadini e dei lavoratori, auspichiamo di potere contare sull’assunzione di posizione, oltre alla nostra, anche di tutte le istituzioni, politiche e sociali di entrambi i territori e siamo certi che anche le rispettive direzioni strategiche delle aziende sanitarie di Ragusa e Siracusa sosterranno fattivamente lo stesso principio fatto valere per Trapani perché reclamato dall’omologa direzione aziendale”.

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