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La “bella” e il ministro…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

La lente d’ingrandimento su questioni piccole, qualunque sia lo scopo, ha un senso se il piccolo riproduce in scala ridotta il grande e del grande fa emergere le fragilità. Il love affair del ministro Gennaro Sangiuliano o Giuliano Sangennaro, siamo a Napoli, sarebbe un caso di ordinaria banalità, benché poco edificante, se fosse limitato alla sfera privata. Improbabile ministro della Cultura, lodevolmente impegnato a evidenziare i valori culturali della destra, inciampi e stramberie incluse, ha esercitato la funzione di capo del suo dicastero e uomo delle istituzioni con la consapevolezza di un dilettante e il senso di responsabilità di un adolescente. Un incarico istituzionale richiede correttezza di comportamento e riserbo e impone la netta distinzione tra la responsabilità dell’ufficio e le relazioni personali. La storia tra un maldestro ministro della repubblica e una donna rampante con pretese di incarichi “di alto bordo”, forse lasciati intravedere, forse promessi, forse solo sperati – consulenza per grandi eventi, cerchiamo di non strafare e rimaniamo nell’umile campo degli eventi – oltre a far sghignazzare molti italiani, ha offerto l’immagine di un governo debole e attaccabile, a tutto vantaggio delle opposizioni, che possono temporaneamente e serenamente accantonare l’abusata accusa di fascismo. Giorgia Meloni, in genere tempestiva, ha commesso l’errore di respingere, la prima volta, le dimissioni del ministro, che sono arrivate, “irrevocabili”, un paio di giorni dopo. Un ringraziamento al dimissionario, un commento tranchant sulla wannabe consigliera: “Ho altre idee su come una donna debba guadagnarsi spazio nella società”. Caso chiuso? Pare di no. La Stampa intervista la donna per conoscere la sua verità, Telese e Aprile fanno lo stesso per sviluppare il tema del sessismo, Bonelli e Fratoianni insinuano che sotto dev’esserci qualcosa e se c’è deve venire a galla, Conte esprime tutta la propria umana solidarietà per l’ex ministro, Schlein parla di dimissioni tardive, Renzi definisce l’intervista di Sangiuliano al TG1 una indecorosa pagliacciata. Da parte delle femministe nessun commento. Il caso richiede un cambio di prospettiva: un conto è la difesa di una “sorella” insidiata dall’orco, un conto è il caso di un’orchessa che insidia uno sprovveduto per servirsene. Tra gli attrezzi, occhiali lisergici, registrazioni di telefonate e conversazioni, freddo calcolo. Una ulteriore significativa pennellata al ritratto è stata aggiunta dall’ex marito: “So cosa passerà Gennaro Sangiuliano. Non lo invidio”. Una vicenda di umana miseria dove estetica ed etica si intrecciano.

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11 commenti su “La “bella” e il ministro…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Di questa vicenda, si sottolinea effettivamente solo la vita privata dell’ex ministro, che non credo riguardi la reale problematica.

    Ciò che si può notare di grave, e effettivamente ciò che questa donna è riuscita a fare, filmati, conversazioni e via discorrendo.

    L’altra, a mio avviso, e che un ministro, qualsiasi ministro, non possa e non debba rendersi ricattabile proprio per il ruolo delicato che svolge, un minimo di precauzione sarebbe d’obbligo.

    Che vi sia dietro qualcosa, e palese, il problema è che ci tocca ascoltare le solite trite e ritrite lagne della sinistra prima sulla famiglia tradizionale e poi, col nuovo ministro, sul titolo di studio, anziché concentrarsi sul vero, grave problema.

    Qualcuno, cmq, sostiene che in Italia l’amante faccia parte della famiglia tradizionale 😄

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  2. Lo insegnate voi di destra, Paolo, che in Italia l’amante faccia parte della famiglia tradizionale 😄
    Al resto dell’Italia ed al mondo intero non interessa un fico secco.
    Sangiuliano ha reso ridicolo il governo di cui faceva parte, ma il resto del governo è altrettanto divertente e “nascostamente” (le piace il termine), fascista, vero signora Faletti.
    Ha ragione che l’opposizione attacca il governo definendolo fascista scioccamente, ma il governo non smentisce l’opposizione e, tutti e due assieme: maggioranza ed opposizione stanno affondando l’Italia.
    Sarà la nostra italianità? Ma non lo diciamo poichè gli orgogliosi italiani ma voltagabbana non apprezzerebbero.

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  3. La mia personale opinione e che all’inizio abbia negato i fatti, sbagliando. Era la sua vita privata, l’importante era non far entrare in possesso di documenti segreti la persona. Una volta scoperto, bastava confermare e mettersi a disposizione della Meloni. Basta con questa ipocrisia, lo fa pure il semplice consigliere o assessore di paese, anche perché le donne si mettono facilmente a disposizione, fanno di tutto pur di fare carriera. La cosa grave era come faceva Qualcuno , in palazzi istituzionali, o usare la scorta per il trasporto. Per me ogni persona ha la sua vita privata. Detto questo, lo fanno tutti, non solo quelli di destra come scrive il solito “intelligente” !!! In ogni caso se era fascista rimaneva al suo posto!!! Si è dimesso!! Quindi?? Il John presidente americano con la Marilyn si incontrava all’ Avana in quel hotel gestito da Mayer Lasky…….braccio destro di Lucky Luciano, tanto per fare un esempio, la lista è infinita. Quindi smettiamola con l’ipocrisia. Le persone di potere hanno sempre fatto questo, dai tempi dei faraoni.

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  4. Ha ragione Sig. Gino, tutti fanno tutto ma quando tocca a te, tutti come avvoltoi si santificano erudendo sentenze e giudizi.
    Non voglio parlare del Ministro perchè parlare di una persone che domani sarà dimenticato, non ne vale la pena. Come non ne vale la pena parlare di quella Barbie arrivista e arrampicatrice sociale. E questo vale per tutti gli altri che ci rappresentano al governo, che siano di destra o sinistra nessuno fa la differenza, sono tutte pedine sacrificabili perchè precedentemente comprate. Basta andare a guardare il sostituto di Sangiuliano.
    Quando c’è una guerra tra bande in coso vuol dire che si prospettano cambiamenti di poteri o per mantenere certe regole non scritte.
    Esattamente come la mafia.

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  5. Signor Gino, non credo che “le donne si mettono facilmente a disposizione, fanno di tutto pur di fare carriera”. Molte, ma non tutte, certamente non la maggioranza. Un esempio incontrovertibile è Giorgia Meloni, che ha conquistato la presidenza del Consiglio senza essere stata cooptata o “essersi messa a disposizione”. Come lei altre. Ugualmente, ritengo che non tutti gli uomini sono dei tordi. La inviterei anche a non generalizzare, come fa di solito, e distinguere. J.F.K. “frequentava” Marilyn Monroe ma escludo che la mettesse a parte degli affari di Stato. Teneva distinto il privato dal pubblico. Riguardo all’ex ministro e alla sedicente imprenditrice, di quali segreti di stato può averla messa al corrente? Il solo pensarlo mi fa sorridere: consideriamo la dimensione e la statura dei personaggi. Sangiuliano come Kennedy?

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  6. Non mi aspettavo altro da una giornalista che inneggia alle crociate nel ventunesimo secolo e che ovviamente non conosce imparzialità.

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  7. Non tutte le donne sono così, ma molti uomini di destra lo sono sicuramente così.
    Non è che sia importante quello che è successo (non siamo bigotti), e neppure colpevolizzo la signora arrampicatrice sociale, ma è grave l’incapacità di essere rispettoso delle istituzioni come fatto dall’ex Ministro è il grave problema, totalmente incapace a mettere limiti alle sue cose personali.

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  8. Ad ANONIMO, le sue parole sono molto pungenti ma assolutamente reali, più reali che mai direi.
    Gli pseudo “non fascisti ma di destra” che dicono che questo governo di destra non è fascista, ma il governo questo non lo dice, guarda e li fa sognare, il buon presidente del Senato ha a casa la statua del Duce “orgogliosamente” altro che negare l’appartenenza a quella disastrosa destra… ma il fascismo non esiste… c’è gente dalle nostre parti che allo stesso modo ci racconta che la mafia non esiste… ma sappiamo tutti che non è così.
    Solo i diretti interessati possono con semplicità chiudere il conto con quel triste passato e fin quando non lo faranno sono quello che tutti sappiamo che siano.

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  9. Un misero romanzo rosa, che in molti hanno interesse a non far dimenticare. Nell’insieme una narrativa di basso livello……e la comunicazione di basso taglio che sta andando avanti a riempire giornate e giornate di tv e carta stampata. È un rilievo attenzionale speculativo, con una ben orchestrata regia.

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  10. Ma non è solo un romanzo rosa di bassa lega, sarà un pesante caso giudiziario, aspettiamo le altre rivelazioni della signora con interesse nonchè le indagine della corte dei conti e di tutte le istituzioni.
    Il povero Giuliano Sangennaro vedrà i sorci verdi sta’ volta per colpa di una patatina bollita che lo friggerà a fuoco lento con il rischio che tirerà giù anche l’intero governo.
    La regia sarà ben orchestra ma Gerrariello si è dimesso ammettendo le sue responsabilità, la signora che nell’articolo non è menzionata darà spettacolo… parafrasando un’affermazione del grande Silvio, si tratta di un regolamento di conti di una famiglia tradizionale fra scurnacchiati e belle arrampicatrici di alto borgo.
    Buon sera e buon divertimento

  11. Senza dubbio, un ministrello inebriato da possibilità e disponibilità. Scene misere! Caso giudiziario pesante? Se riescono ad imbastire responsabilità! Per il resto la moglie può sempre divorziare…

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