Cerca
Close this search box.

Il gesso di cartone all’ospedale di Patti. Riceviamo

Tempo di lettura: 2 minuti

Sul  caso dell’ingessatura fatta col cartone
all’ospedale di Patti, vi inoltro per cortesia una nota del dr. Giovanni Noto, presidente regionale della SIMEU, Società Italiana di Medicina di
Emergenza Urgenza, direttore del Pronto soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa

Tra Primari che fanno notti, Dirigenti che non vanno in ferie rinunciando anche ai riposi, tra operatori dell’emergenza-urgenza stremati da turni sempre più pesanti ed utenti che affollando le nostre sale d’attesa richiedono continuamente aiuto, a fare notizia è un tutore di cartone confezionato da personale che pur di fornire un
servizio improvvisa una medicazione che farebbe (fa!) scandalo se non fosse che è lo specchio di una sanità siciliana (italiana?) che fa acqua da tutte le parti; e con l’acqua il cartone si è sciolto.
Con chi prendersela? Con chi è in prima linea. Con chi fa di tutto pur di non chiudere. Con chi difende il Servizio Sanitario Nazionale
rinunciando a tanto pur di garantire ciò che altri dovrebbero.
E così nei TG, subito dopo le notizie delle varie guerre e vittorie alle Olimpiadi passa la notizia di una “gamba ingessata col
cartone”. E dei colpevoli che saranno rimossi.
Bene. Va tutto bene. E ce la faremo.
Così come ce l’ha fatta l’utente che reinventandosi reporter e denunziando la vicenda sui social ha ottenuto l’obiettivo di alzare il (giusto) polverone su una notizia che ormai è una “routinaria emergenza”: la Sanità Pubblica sta morendo. E non certo per colpa di chi confeziona stecche di cartone. Anzi. È proprio grazie a loro che il giornalista facebookiano (così come ogni utente che accede nei nostri Dipartimenti d’Emergenza) ha comunque potuto avere un’assistenza alla problematica del suo congiunto.
E ce l’ha fatta anche chi, invece di chiedersi quali siano le reali necessità del personale che tra mille difficoltà opera nei Pronto Soccorso della Sicilia, ha risolto un problema: ha attivato la caccia alle lepri! Ma succede che invece di sparare alla preda si colpisca il cane.
Noi cani siamo stanchi. Di fare da guardia ad un sistema sanitario in caduta libera. Di abbaiare richieste d’aiuto che non vengono ascoltate
dai nostri rappresentanti istituzionali. E di drizzare le orecchie alle finte dichiarazioni di solidarietà dei politici di turno o peggio al
j’accuse bipartisan che in vicende come questa è solidale nell’indicarci come i colpevoli.
Alla responsabile del PS di Patti, al Coordinatore, a tutto il Personale (Medici, Infermieri, OSS e Ausiliari) il sostegno della SIMEU Sicilia
per aver dato risposta alle domande di aiuto degli utenti; ed un ringraziamento altresì a tutti i professionisti dell’Emergenza-Urgenza che nella nostra isola tra mille fatiche,
rinunce personali e facendo da parafulmine a tutte quelle “scariche” di disapprovazione che da più parti stanno piovendo sulla nostra categoria, manterranno comunque standard adeguati alle richieste di salute della popolazione.
Chi deve pagare veramente? Noi un’idea ce l’abbiamo. Ma vi spoileriamo il finale: tra qualche anno pagheremo tutti. E la pagheremo cara. Ben più cara della prestazione privata offerta successivamente all’utente. E quel cartone ce lo sogneremo.
DR. GIOVANNI NOTO
Presidente SIMEU Sezione Sicilia

542657
© Riproduzione riservata

12 commenti su “Il gesso di cartone all’ospedale di Patti. Riceviamo”

  1. Complimenti Dott. Noto per la sua garbata nota/denuncia, abbastanza chiara e comprensibile, ma non credo che lo sarà anche per i politici di turno, interessati a tutt’altro piuttosto che al bene comune.
    I cittadini onesti di questa martoriata Sicilia (Italia) sono solidali con Lei e con tutto il personale sanitario, consapevoli delle grandi difficoltà che ogni giorno dovete affrontare per svolgere la vostra meritoria attività.
    Siate forti, saremo sempre con voi.
    Voglia gradire la mia massima stima
    👏👏👏

    15
    1
  2. Sono solidale con il personale che opera in situazioni di pressione .
    E apprezzo il loro sforzo ,giorno per giorno.
    Quello che ha scritto il dottore mi sembra comunque un comunicato politico bello e buono .
    Penso che di diverso contenuto sarebbe stato se al governo ci fosse stata la sinistra.
    La sinistra che mi risulta da articoli letti con numeri e non opinioni, cioè la sinistra ogni volta che è stata al governo ha tagliato pesantemente la spesa sanitari nazionale .
    Adesso siamo di più perché ci sono i turisti e quindi i pronto soccorso sono più affollati ,
    E quando un posto è affollato bisogna aspettare.
    Ci succeda anche in pizzeria, solo che in pizzeria non possiamo prendercela con la destra di governo .

  3. A chista miricaniata

    Ma un politico o amministratore al pronto soccorso mai. Ma po essiri ca sunu tutti sani e cini ri saluti ? MMaahh! Fra poco dall’assicurazione auto passeremo a quella della salute a €.5000 circa l’anno per una famiglia di 4 persone. MMaahh! Sarà la prossima miricaniata. Maahh. Poviri nui. Maahh! Una cosa solo i miricani fanno bene: sull’evasione cia sanu. In italia neanche questa.Maahh!

    3
    2
  4. Grazie alla denunzia del dott.re Noto, ritengo che molti non riusciranno a comprendere, ma va bene lo stesso. l’importante è che capisca chi “deve” capire.
    Per quanto riguarda “A CHISTA MIRICANIATA” riferendosi alla sanità privata, lui ha perfettamente ragione che si eliminerebbe l’evasione fiscale, e quel colpo di “destra” sarebbe una cosa buona e giusta per gli evasori, se non fosse che, a pagare i danni di tutto sarebbero solo ed esclusivamente i più deboli.
    Pagare 5000 € per una famiglia di 5 persone di assicurazione sanitaria potrebbe essere giusto per una famiglia con doppio stipendio ma per tutti gli altri sarebbe un disastro tipo modalità americana.

    3
    2
  5. Amo Modica, ogni cosa che scrive è assurda, ma si dia una bella calmata, che cosa centra la sinistra oggi, la spesa nazionale è stata tagliata con le scelte leghiste del passato e sarà un disastro con l’autonomia differenziata, ma credo proprio che lei non ha gli strumenti per comprendere, magari si rivolga a qualcuno e si faccia spiegare meglio.
    Per quanto riguarda i pronti soccorso paragonati alle pizzerie è proprio una caduta di buon senso… se un giorno, spero mai per lei, avrà bisogno del pronto soccorso per lei o per qualche suo caro, si sieda sereno e pensi di essere in pizzeria aspettando una bella capricciosa e capirà… ma no, lei non capirà mai, purtroppo.

    6
    3
  6. Chi pretende i servizi resi dalla Pubblica Amministrazione deve iniziare a capire che il personale operante non ce la fa più. Non ci sono risorse e non ci sono mezzi. Cosa avrebbe dovuto fare il collega: mandarlo in un altro ospedale sapendo che la situazione è uguale? Ha preferito sistemare con quanto disponibile. I politici che invece dovrebbero gestire ed assegnare le risorse sanno solo tagliare e tagliare! E poi mi devo sentire dire che noi pubblici dipendenti stiamo bene? Ma voi sapete che lavorare al pronto soccorso è come andare in trincea? Sapete le ore che si fanno in più senza avere remunerazione? Sapete quante ferie non ancora godute? Sapete i rischi di salute che si rischiano? Fra non molto avremo personale sanitario e parasanitario extra UE per una decisione inetta di mettere il numero chiuso alle facoltà di Medicina e di Infermieristica. Questo perché nessuno mai ha pensato di programmare a lungo termine ma ha ben pensato di amministrare il ‘suo’ presente. Cordiali saluti a tutti.

    8
    1
  7. E I cittadini? Che fanno?? Io le strade piene le vedo per le sagre e feste cittadine tipo San Giorgio. In Bangladesh le proteste dei cittadini hanno cacciato la tiranna. Sono vent’anni che la Sanità sta andando al macero, proteste zero. Tenetevi le feste! Anzi danno la colpa ai cittadini che sono evasori, non a loro che sono (…………)!! Infatti tagliano su tutto, ma il debito aumenta sempre, ormai più di 2900 miliardi.

    7
    1
  8. Nessuno si era accorto che il gesso non c’éra ? E se si fosse accorto qualcuno è stato così altruista da non non fare una colletta per comprarlo in un negozio di materiali edili —10 sacchi , sempre che sia lo stesso di quello usato per ingessare gli arti..

    2
    3
  9. Bravo Dott. Noto !
    Tutto verrissmo, si continua a “sparare al cane anzichè alla lepre” ! Ma pazienza tanto si tratta sempre di episodi lontani che non ci riguardano direttamete. però se siamo direttamente coinvolti beh allora è uno scandalo!!
    Eppura la soluzione per la mancanza di medici e infermieri di medicina di urgenza è semplice, alla portata dei tutti i governi. Pagateli per quello che fanno realmente, con incentivi, straordinari pagati, ecc…. Vedrete che i bandi per le specializzazioni in Medicina di urgenza non andranno più deserti!!!

    4
    1
  10. Quest’anno la spesa per la sanità pubblica raggiungerà in Italia 134miliardi una cifra mai raggiunta .
    Quindi di cosa parliamo ?
    Al pronto soccorso a Modica la fila ci sarà sempre.
    A Modica vengono da Scicli,pozzallo,ispica,Rosolini , pachino, portopalo,giarratana Monterosso, ecc.
    Invece di approfittare dell’eterna emergenza per attaccare i nemici al governo , lavorate per trovare le soluzioni migliori .

    2
    3
  11. Dott. Noto, quanto vittimismo. Lei sa che ci sono medici al Pronto soccorso che affrontano il problema facendo SELEZIONE UMANA? pur di velocizzare l’ingorgo, o pur di ridurre le notti passate al Ps, non fanno il loro dovere morale e professionale, liquidando più e come meglio possono, e selezionando gli anziani..
    E lei sa benissimo che non rinunciano a nulla, altro che rinunce personali…. quasi tutti fanno (al minimo) solo quello che devono.
    Il problema dei ps non è il cartone… ma le persone che ci lavorano.
    Tutti i lavori possono essere fatti senza umanità e senza professionalità. Ma quello di medico…..Non volevano fare sacrifici, rinunce, nottate, e quant’altro.. sceglievano un’altra professione.. dove non era a repentaglio la vita delle persone.

    1
    1
  12. dottore prima di mandare lettere, magari aspettare. Ha visto che la collega subirà un procedimento disciplinare? non c’erano presidi monouso, ma erano disponibili presidi non monouso e stecche. Magari prima di andare contro al sistema e santificare i colleghi, aspettare un pò.. perché i suoi colleghi che “vivono in trincea sacrificando tutto (!??)”, in realtà non vogliono sacrificare nemmeno una stecca non monouso

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

SEGUICI
IL METEO
UTENTI IN LINEA
Scroll to Top