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“No” dell’Anf Siracusa all’istituzione del nuovo Tribunale di Modica 

Tempo di lettura: 2 minuti

C’è un secco “no” dell’Anf Siracusa all’istituzione del nuovo Tribunale di Modica. La sezione territoriale di Anf, infatti, non vuole il ridimensionamento del Tribunale di Siracusa. Come si ricorderà lo scorso 6 marzo l’Assemblea Regionale Siciliana aveva discusso il disegno di legge “Schema di progetto di legge da proporre al Parlamento della Repubblica ai sensi dell’art. 18 dello Statuto della Regione Siciliana, recante “Modifiche al decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155 – Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero a norma dell’articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148” ed ha approvato il relativo articolato.
Con la menzionata iniziativa legislativa l’Ars ha, tra l’altro, deliberato di proporre al Parlamento della Repubblica di istituire il nuovo Tribunale di Modica mediante il ridimensionamento di quelli di Ragusa e di Siracusa.

Il Tribunale di Modica dovrebbe accorpare anche Pozzallo, Scicli, Ispica, Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini”.

L’Associazione Nazionale Forense di Siracusa, pur tentando di comprendere le aspettative di alcuni politici e dei residenti della provincia di Ragusa di disporre di un secondo Tribunale da istituire nella città di Modica, oltre a quello già esistente a Ragusa, al fine di avere più strutture giudiziarie per far fronte alle esigenze del loro territorio provinciale, ritiene che questa esigenza non possa e non debba essere soddisfatta a discapito della comunità provinciale di Siracusa, riducendo sensibilmente il circondario del Tribunale di Siracusa.

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15 commenti su ““No” dell’Anf Siracusa all’istituzione del nuovo Tribunale di Modica ”

  1. OGNUNO SI DIFENDE IL PROPRIO ORTICELLO PERSONALE (DISTR. DI SR).
    ORMAI E’ TROPPO TARDI!!!
    IL NOSTRO COMPRENSORIO LO DOVEVANO DIFENDERE A TUTTI I COSTI E CON TUTTI I MEZZI PER L’IMPOSIZIONE DELLA SOPPRESSIONE DEL TRIBUNALE DI MODICA.
    I NOSTRI BENEAMATI POLITICI DI ALLORA HANNO FATTO UNA GRAVE MANCANZA E CHE A TUTT’ORA SI RINPIANGONO LE CONSEGUENZE.

  2. Salvatore Rando

    Da quando è nata la schiforna della giustizia nell 2013 doveva servire per l’efficienza, sui risparmi, accorciare i tempi della giustizia, questi signori su sino accorti che è tutto peggiorato, o hanno dormito sino ad ora perché dicono no alla riapertura del tribunale del Val di Noto. Quando si fece la riforma il govern ha sentito le associazioni, no sino andati dritti a chiudere i piccoli tribunali e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, a meno che per non vedere fanno come gli struzzi nascondendo la testa sotto la sabbia. Chi ci guadagna di sicuro sono i cittadini e non le varie caste, se ne facciano una ragione e denunciano i mali della giustizia italiana, invece di mettersi di traverso. Il Coordinamento nazionale dei trenta tribunali soppressi parlano lo stesso linguaggio, riforma fallita da rivedere in tempi brevi.

  3. L edificio del Tribunale costruito con i soldi dei contribuenti deve essere utilizzato per distacchi vari visto che Ragusa non possiede un edificio di eguale portata I nostri politici questo dovrebbero fare occuparsi della res pubblica e non dell accaparramento dei voti .

  4. Istituire un comitato di rilevamento..
    Per evidenziare l’elevato numero di archiviazioni operato a Rg, negli ultimi 10 anni..
    Fare confronto degli ultimi dieci anni, cosi da evidenziare i danno subito dai cittadini iblei..

  5. Solo per dire e ricordare che la riforma giudiziaria che cancellò il nostro tribunale, ovviamente assieme a tanti altri, fu varata dal governo tecnico di Mario Monti fortemente voluto da Giorgio Napolitano sotto diktat dell’ Unione Europea ovvero della Germania. Oggi si discute tanto di premierato: una riflessione serena e pacata va fatta!

  6. Il presente decreto è volto ad attuare la delega prevista dalla legge 14 settembre 2011 n. 148 per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie.
    Il provvedimento integra, in particolare, la seconda fase dell’iter attuativo della delega, costituendo il naturale complemento del decreto legislativo relativo alla revisione della geografia giudiziaria degli uffici del Giudice di pace.
    Tutti gli studi in materia guardano al recupero delle risorse umane (magistrati e personale amministrativo) scarsamente utilizzate negli uffici giudiziari di più modeste dimensioni come uno strumento strategico per restituire efficienza al sistema giudiziario. Se a ciò si aggiunge che, a regime, la diminuzione degli uffici giudiziari di primo grado è destinata a realizzare notevoli risparmi di spesa – dovuti alle numerose economie di scala (si pensi, ad es., alla riduzione della spesa conseguente alla diminuzione del numero delle sale server presso gli uffici di procura) – uniti ad una più marcata specializzazione delle funzioni giudiziarie (per definizione non realizzabile nei piccoli uffici) si coglie appieno il rilievo determinante del riassetto della geografia giudiziaria italiana recato dal presente decreto legislativo.
    La riduzione degli uffici derivante dagli interventi di riorganizzazione di cui al presente provvedimento comporterà, infatti – secondo quanto più nel dettaglio esposto nella relazione tecnica allegata al decreto – complessivi risparmi di spesa pari a euro 2.889.597 per l’anno 2012, euro 17.337.581 per l’anno 2013 e 31.358.999 per l’anno 2014, determinati con riferimento alle sole spese di gestione e di funzionamento delle strutture, con esclusione dei costi incomprimibili del personale dell’amministrazione giudiziaria, personale per il quale è prevista la riallocazione in uffici di maggiore dimensione.

  7. Conseguentemente, dei 50 uffici aventi sede fuori dei capoluoghi provinciali e destinati, per i criteri sinora esposti, ad una ipotetica soppressione, possono recuperarsi altri cinque, che contano un organico inferiore a 28 ma comunque di almeno 20 magistrati, tale da consentire in via di principio lo standard di produttività assicurato dal maggiore organico di riferimento e che rispondono anche ai criteri valutativi dianzi citati. Ne deriva la possibile individuazione ulteriore dei tribunali di Nocera inferiore, Locri, Marsala, Termini Imerese e Civitavecchia, quest’ultimo con dotazione organica pari proprio al valore-limite di 20.
    Si consideri inoltre che, degli uffici giudiziari da ultimo menzionati, i primi quattro sono connotati anche da significativi fenomeni di criminalità organizzata, mentre l’ultimo, Civitavecchia, è contiguo a quello di Roma che presenta i più marcati profili di congestionamento e dunque non potrebbe essere accorpato a quest’ultimo mentre risentirebbe di un disagio infrastrutturale eccessivo se si accorpasse ad altro limitrofo tribunale (Viterbo).
    In definitiva sono 45 i tribunali non provinciali che si collocano al di sotto dei criteri desumibili dalla legge delega; di questi, 8 risultano intangibili – secondo la valutazione del gruppo di studio non sempre ritenuta corretta in sede di determinazione finale (com’è avvenuto, ad esempio, per il Tribunale di Melfi) – per consentire il mantenimento di almeno tre degli «attuali tribunali» (Gela, Larino, Barcellona P.d.G., Patti, Spoleto, Melfi, Vallo d.L. e Rovereto), così che residuano 37 uffici giudiziari di primo grado aventi sede fuori dei capoluoghi provinciali e in relazione ai quali è senz’altro stimabile in base a criteri oggettivi e omogenei l’operazione di riduzione e ridefinizione dell’assetto territoriale.

  8. FACCIO UNA CONSIDERAZIONE CHE TUTTI I COMMENTI HANNO UNA RAGIONE VALIDA E TUTTI CON UNA PROSPETTIVA.
    MA TUTTO CIO’ NON HA NESSUNA VALENZA, FINCHE’ A ROMA NON TROVANO LE OPPORTUNITA’ DI OGNI PARTITO. IL TRIBUNALE NON SA’ DA FARE. NON SI TRATTA DI SOLUZIONI ECONOMICHE, PERCHE’ NE HANNO GIA’ SPESO UNA MONTAGNA DI SOLDI PER REALIZZARE IL TRIBUNALE DI MODICA MA TUTTO CIO’ NON HA PER LORO NESSUNA IMPORTANZA, IL PROGRAMMA PRINCIPE E’ IL LORO TORNACONTO, PERTANTO POTETE FARE TUTTE LE POSSIBILE CONGETTURE, MA SARANNO SOLAMENTE PAROLE BUTTATE AL VENTO.
    MAGARI FRA QUANCHE ANNO SARA’ IL CAVALLO DI BATTAGLIA PER FUTURE ELEZIONI, COME FU IL CAVALLO DI BATTAGLIA LA CATANIA-RAGUSA PER UN TRENTENNIO (E DOPO 30 ANNI SIAMO ANCORA AI LOTTI ASSEGNATI, FIGURIAMOCI AL COMPLETAMENTO DELL’OPERA, CI VORRANNO, SE NON CI SONO ULTERIORI INTOPPI, ALTRI 10 ANNI).

  9. Giorgio Scarso

    Rispetto l’opinione dell’associazione forense di Siracusa ma la decisione va maturata all’interno di tutte le realtà presenti in ambito di ciascun comune interessato.
    Mi permetto di condividere alcuni dati sulle cause civili ultratriennali (dato al 31/12/2019 quindi post riforma):

    I peggiori tre in Italia:
    Roma: 17.296
    Santa Maria Capua Vetere: 15.233
    Napoli: 14.374

    I migliori tre in Italia:
    Marsala: 17
    Sulmona: 47
    Aosta: 52

    Riporto per completezza i dati di Siracusa e Ragusa:
    Siracusa: 4.490
    Ragusa: 5.235

    E’ evidente che i più grandi sono i Tribunali e meno sono efficienti. Il dato è sotto gli occhi di tutti. Così come è evidente che a Modica, il dato relativo ai procedimenti pendenti pre-riforma, era ben altra cosa rispetto ad oggi.
    Inoltre di particolare interesse sono i dati relativi al numero di Tribunali ogni 100.000 abitanti nell’Unione Europea. Tale numero appare estremamente ridotto in Italia, soprattutto per quanto attiene agli organi giudiziari specializzati. Precisamente, ogni 100.000 abitanti nel nostro paese vi sono 1,1 Tribunali di primo grado (contro la media europea pari a 2). Questo valore può essere disaggregato,
    specificando che in Italia ogni 100.000 abitanti sono presenti:
    – 0,8 Tribunali di primo grado con competenza generale (contro la media europea pari a 1,4);
    – 0,2 Tribunali di primo grado specializzati (contro la media europea pari a 0,8:esattamente il quadruplo);
    – 1,1 Palazzi di Giustizia (contro la media europea pari a 1,8)

    Scellerata come non mai la decisione di avere almeno un Tribunale per provincia. In Italia infatti vi sono province da 4.200.000 di abitanti (Roma) e province da 80.000 abitanti (Isernia).
    La geografia proposta dal DL 155/2012 era scellerata e lo è ancora.
    Infine con riguardo ai costi, la voce più dispendiosa è relativa agli stipendi lordi di giudici e personale amministrativo,che rappresentano circa il 78% del totale. Numero che va rivisto a Modica in quanto le spese della stuttura esistente e moderna sarebbero a carico della regione.
    A voi le conclusioni.

  10. Si possono riportare tutte le tabelle che si vogliono nelle quali so evidenziano che i più grandi tribunali latitano nell’emettere le sentenze, il dato di fatto è che ci vuole un organico di giudici, i quali a Modica vengono solo per un anno e poi chiedono il trasferimento,la non elevata densità mafiosa, non come Gela, non cambierebbe nulla perché si allungherebbero i tempi di giudizio come precedentemente. I pochi km di distanza da Ragusa influisce sul tribunale da aprire, le città del comprensorio di Siracusa e la stessa non agevolerebbero l’apertura del tribunale. In ultimo le spese sarebbero a carico della Regione, di sicuro ripartite su tutte le provincie della Sicilia, e sempre a carico dei cittadini, oltretutto tutto è stato o sarà trasferito a ragusa, agenzia delle entrate in itinere, secondo il mio modesto parere non ci sarà alcuna possibilità, solo progetti politici illusori….Si richiede a livello nazionale di bandire i concorsi per i magistrati per andare a coprire i vuoti di organico nei Tribunali di grandi dimensioni figuriamoci per i piccoli che ripeto sarebbero solo ponte di lancio per i nuovi assunti nella magistratura, con la veloce richiesta di trasferimento. Poi ciascuno la vede con le proprie valutazioni, per carità, ma un miraggio…

  11. Mala Giustizia

    Intanto gli esposti e le querele, vengono filtrati e spesso archiviati, per eliminare carico giudiziario.
    Hai voglia di allegare foto, materiale cartaceo, file digitali e testimoni, si archivia alla grande.
    E quando non e possibile, tanti processi arrivano alla prescrizione.
    Poi vi sono altre vie…

  12. Giorgio Scarso

    @GIUSEPPE I vuoti di organico sono indiscutibilmente un problema. Anzi, direi “il problema”. Il punto è che la chiusura dei Tribunali minori doveva essere la soluzione al “problema” ma così non è stato.
    Al netto dei non indifferenti problemi di organico, il modello di Tribunale del DL 155/2012 non è la soluzione ideale e siccome guardano sempre alle tabelle, per una volta provino a guardare in tutte le colonne.
    D’altra parte, tra i paesi OCSE, l’Italia è costantemente agli ultimi posti per qualità della pubblica amministrazione.
    E si vede

  13. Se io fossi un politico non avrei nessuna intenzione di far funzionare meglio la giustizia.
    In Italia la giustizia va usata come arma elettorale,
    Non c’è meglio di un avviso di garanzia per azzoppare un avversario .
    Toti ordine di arresto emesso a dicembre 23
    Eseguito a Maggio 24 .
    Chissà perché dopo tanto tempo e ops vicino alle elezioni .

    3
    2
  14. @Giorgio Scascro
    se non hai capito il Sig. Giuseppe è il tipico mangiamacco rausanu che vive per la gloria della sua provincia fascista

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