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Firrincieli (M5S) sulla passeggiata alla Vallata Santa Domenica

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“Il maltempo ha “graziato” Direzione Ragusa. Perché la programmata visita alla vallata Santa Domenica non si è potuta tenere, ed è stata rinviata per ben due volte, a causa delle avverse condizioni meteo. Circostanza che ha in qualche modo impedito agli amici dell’associazione in questione di avventurarsi in improbabili arrampicate sugli specchi, nonostante fossi stato accusato, dalla vicepresidente del sodalizio, la collega Maria Grazia Criscione, di procurato allarme. Volete sapere come stanno le cose? E’ bastato richiedere un semplice accesso agli atti per avere un quadro della situazione, evidentemente non difforme da quello da me prospettato”.

Lo dice il consigliere comunale del movimento Cinque Stelle, Sergio Firrincieli, a proposito della vicenda che ha tenuto banco nei giorni scorsi con uno scambio di battute al vetriolo da una parte e dall’altra, e su cui, adesso, torna a dire la propria. “Io, a dirla tutta – continua Firrincieli – avrei già archiviato la pratica e non mi dilungherei oltre a informare i cittadini di come stanno realmente le cose, se la collega Criscione non avesse oltrepassato il limite della dialettica politica non solo con un attacco personale in aula, accusandomi di essere una sorta di saltimbanco, ma soprattutto rendendosi protagonista di una minaccia di denuncia, tra l’altro forse confondendosi, e ci fa specie che un avvocato abbia parlato di querela quando, invece, avrebbe dovuto fare riferimento, probabilmente, a un esposto in Procura”.

“Bene – continua Firrincieli – emerge dalle carte che il dirigente del settore e il rup del cantiere, dove sono tuttora in corso i lavori di riqualificazione, non dimentichiamolo, mettono in discussione il fatto che “la visita aperta alla cittadinanza potrebbe di fatto coinvolgere un imprecisato numero di cittadini e, pertanto, la sicurezza non potrebbe essere garantita nella sua interezza”. Ecco perché l’associazione viene invitata a concordare l’eventuale sopralluogo nella vallata “con un numero ristretto di rappresentanti dell’associazione”. In un primo tempo, infatti, considerato che il cantiere non è pronto a potere ospitare, in sicurezza, la presenza di cittadini anche se per un breve lasso di tempo, la richiesta era stata respinta. Poi, in una seconda comunicazione, si sottolinea che “la vallata potrà essere oggetto di visita solo nelle aree non oggetto di attuali lavorazioni, già opportunamente delimitate” e che “in ogni caso, la visita alla vallata sarà supervisionata dagli addetti ai lavori che si troveranno sui luoghi e nella fascia oraria dalle 17,30 alle 19″. Questo, insomma, quanto dicono le carte che riportano, pedissequamente, le posizioni dei massimi funzionari dell’ente che curano la responsabilità dei lavori in questione. Ogni considerazione ulteriore sarebbe superflua. Una riflessione, però, occorre fare. Quale la necessità di Direzione Ragusa di organizzare, con una certa forzatura come abbiamo visto, una iniziativa del genere se non per creare consenso su un’operazione che, dai commenti che continuiamo a leggere, si sta rivelando un boomerang? E perché, poi, insistere rispetto a un’azione che, come abbiamo compreso, non potendosi svolgere in sicurezza, è stata dirottata su aree prossime, spacciando il tutto con una visita che non si potrà mai effettuare, per lo meno nelle zone di cantiere che sarebbero quelle più interessanti per comprendere che cosa sta accadendo? Non sarebbe meglio se la vicepresidente Criscione e tutto il suo direttivo facessero un passo indietro evitando di forzare la mano rispetto a una vicenda i cui contorni sembrano già definiti? Se si vuole fare politica in questo modo, sulla testa dei cittadini, ignari di ogni cosa, noi non ci stiamo. Tutto questo lo sto chiarendo per rendere onore alla verità dei fatti, faro del nostro percorso politico, condotto sempre con onore e disciplina. Ci dispiace che, nonostante le evidenti contraddizioni, a dare manforte alla collega in questa assurda storia della passeggiata che si è dimostrata uno scivolone sia stato il sindaco con le comunicazioni nella sua pagina Facebook personale, comunicazioni artatamente modificate rispetto alla realtà. Speriamo che la Criscione e tutto il suo gruppo possano addivenire a più miti consigli. Perché altrimenti la vicenda si tramuterebbe in una sorta di accanimento terapeutico di cui, sinceramente, non si avverte il bisogno”.

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