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Il Santa Croce calcio retrocede in Promozione ma a testa alta

Tempo di lettura: 2 minuti

Con la sconfitta contro il Città di Gela il Santa Croce calcio retrocede matematicamente, lasciando il massimo campionato dilettantistico, dopo ben otto anni. Era già nell’aria da diversi mesi questo tipo di epilogo, ma la società è la squadra non si sono mai arresi e nonostante, le evidenti defezioni tecniche di una squadra composta da tanti giovani, hanno lottato fino alla fine per raggiungere un miracolo che poi non si è avverato.
L’ UPD Santa Croce e la sua società escono da questo torneo a testa alta e orgogliosi di aver quasi concluso una stagione balorda dove hanno rischiato di scomparire dal panorama calcistico, rinascendo, come la fenice, dalle sue ceneri. Questo, anche, grazie a dei veri uomini che si sono sobbarcati un impegno gravoso per la fede ai colori di una società che per la sua storia settantennale ha segnato a suo modo la storia del calcio dilettantistico. La gara contro il Gela ha avuto lo stesso refrain delle precedenti prestazioni con i giovani biancazzurri vogliosi di fare bene, ma, puniti dalle loro défaillance difensive che ne hanno scaturito le reti dei nisseni. Dispiace, invece, per l’operato del direttore di gara che non è stato consono al livello del campionato e che ha indispettito i giocatori in una gara che sportivamente è stata più che corretta.

Di seguito il commento del vice presidente Francesco Occhipinti:

” Stiamo onorando questo torneo, impegnandoci al massimo, consapevoli dei nostri limiti. Mi dispiace vedere certi comportamenti dai direttori di gara che senza alcun motivo ledono il rispetto per la nostra società. Anche domenica abbiamo subito dei provvedimenti cervellotici che ci hanno lasciato amareggiati. Noi da quando abbiamo preso le redini della società, siamo stati sempre accorti a rispettare questo torneo e non ci siamo mai tirati indietro al fine di non falsare il campionato. Siamo stati ligi al dovere impegnandoci a ottemperare ogni pendenza con la lega e con le nostre consorelle e vedere il modo con cui i direttori di gara ci trattano non è bello. A me non piace lamentarmi e in questo momento non è neanche il caso di farlo, ma ci tengo a dire che la nostra società reclama fortemente rispetto. Detto questo la gara di domenica ha avuto un andamento simile agli altri incontri, dove abbiamo commesso sempre gli stessi errori difensivi che ci hanno portato alla sconfitta. Complimenti al Gela che comunque ha meritato la vittoria, per quanto riguarda noi, continueremo ad allenarci e ci prepareremo alla prossima gara che ci vedrà in trasferta contro la Nebros.

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