
Lottava da ventidue anni contro la sclerosi laterale amiotrofica. Orazio Tona, ha lottato fino all’ultimo respiro con a fianco la sua famiglia. Se n’è andato a 68 anni, è stato un esempio di amore e attaccamento alla vita nonostante la sofferenza. Quando all’età di 46 anni gli venne diagnosticata la Sla, sclerosi laterale amiotrofica, Orazio lavorava nel settore dell’edilizia, sposato, padre di tre figli. La sua è stata una vita semplice, un uomo buono, un papà presente, e il desiderio di vedere crescere i suoi figli. Nonostante la malattia che nel giro di pochi anni gli ha completamente paralizzato ogni singolo muscolo del corpo, la sua voglia di vivere è stata più forte di qualunque tipo di sofferenza e difficoltà. Orazio, era diventato il simbolo della lotta alla SLA in provincia di Ragusa. Lascia un segno forte di attaccamento alla vita, un esempio per tutti noi, che nonostante la sofferenza, ha lottato con tutte le sue forze, non solo contro la malattia ma contro un sistema sanitario che poco ha fatto per le necessità di cui lui aveva bisogno e per quelli malati come lui. La storia di Orazio è anche la storia di tante persone che soffrono, ma allo stesso tempo ci dimostrano, nonostante le sofferenze, che la vita è, e rimane un grande dono, per la quale bisogna lottare perché ci appartiene.