
La 32a Fiera Internazionale del Libro dell’Avana, è iniziata ufficialmente con l’inaugurazione nella Sala Nicolas Guillen del Complesso Militare Morro-Cabana, che ospiterà l’evento fino al prossimo 25 febbraio, con il Brasile come paese ospite onorario. All’evento hanno partecipato il presidente cubano, Miguel Diaz Canel, e il presidente dell’Istituto Cubano del Libro, Juan Rodríguez Cabrera, insieme ad altri funzionari del Governo cubano, così come il Ministro della cultura brasiliano, Margareth Menezes, e l’ambasciatore della nazione sudamericana a Cuba, Christian Vargas. In questa edizione la fiera è dedicata agli intellettuali cubani Isabel Monal, filosofa, ricercatrice, intellettuale e Premio Nazionale delle Scienze Sociali e Umanistiche nel 1998, e Francisco López Sacha, scrittore e insegnante d’arte. Juan Rodríguez Cabrera, rivolgendosi ai presenti, ha affermato che la fiera si svolge “come un esempio forte del valore che il nostro Stato conferisce al libro e alla lettura”. Mentre il responsabile della Cultura del Brasile ha detto che “Cuba vive nell’immaginazione di molte persone in tutto il mondo, che sognano di vederla e di conoscerla”, e ha sottolineato che si sente a casa nell’isola. Come ogni anno, lo scopo dell’evento è motivare l’interesse per la lettura e promuovere il pensiero critico attraverso la coltivazione delle opinioni individuali, quindi quest’anno il suo motto è “Leggere è costruire identità”. La fiera godrà anche quest’anno del Padiglione riservato ai bambini, Paper Treasure, e una Sala Professionale. Novità quest’anno sarà lo spazio Aule di lettura, riservato alle scolaresche. La Fiera del Libro, si svolge anche in altre sedi della capitale Havana, tra le quali il Museo Nazionale della Musica e la Fondazione del Nuovo Cinema Latinoamericano.
2 commenti su “Cuba. Iniziata la 32a Fiera Internazionale del Libro”
Il popolo cubano ha bisogno di sapere le cause del come se la sta’ passando e per colpa di chi….
Tra le tante magagne dell ‘umanità, non si dimentichi questo eroico popolo , non solo perché scrigno di campioni olimpici , ma per quello che affronta quotidianamente , grazie all ‘embargo voluto da un altro glorioso popolo alfiere nel mondo di democrazia, ma anche grazie alla classe politica. Anche Bergoglio dica o faccia qualcosa.