
(gr) Oggi le autorità giapponesi hanno dichiarato che il bilancio dei morti è salito a 48 dopo il terremoto di magnitudo 7,6 che aveva scosso la città di Wajima di 23mila abitanti sulla costa occidentale dell’isola che ha subito ingenti danni strutturali. Secondo le autorità locali, sette persone sono morte dopo il trasporto all’ospedale municipale della città. Secondo quanto riferito, almeno 14 persone rimarrebbero ancora intrappolate sotto le macerie, mentre l’emittente pubblica NHK ha mostrato una serie di immagini di un palazzo di sette piani crollato e il fumo denso che si alzava dall’edificio provocato da un incendio. Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha dichiarato che sarà lui stesso il responsabile della gestione del disastro: “Sarò il direttore generale, mobiliterò le forze di autodifesa, la guardia costiera giapponese, i vigili del fuoco e la polizia” ha detto Kishida, avvertendo che le operazioni di ricerca e salvataggio, nonché l’accesso alle aree disastrate di veicoli e attrezzature nella penisola di Noto rimane tuttora molto complicato, anche in seguito al susseguirsi delle scosse di assestamento. Circa un migliaio di soldati delle forze di autodifesa giapponesi stanno partecipando alle operazioni di salvataggio e alle 9:30 locali più di 46.000 persone sono ancora evacuate dalle prefetture di Ishikawa e Toyama. Il leader giapponese ha chiesto ai residenti delle zone colpite “di agire in sicurezza”, visto il crescente rischio di crolli di case e smottamenti nei punti dove il sisma è stato avvertito con maggiore intensità e creato i maggori danni strutturali.
foto: EFE