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Ordine pubblico a Vittoria e i mistificatori della realtà

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“Pugno duro; misure forti; potenziamento delle forze dell’ordine. Queste le richieste della consigliera comunale dell’ex maggioranza, Giovanna Biondo, sostenitrice del sindaco di Vittoria Aiello, in un intervento pubblico sui social. Capisco che il toto assessore surriscalda gli animi e le aspettative, ma copiare gli altri anche no”. Lo sottolinea il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Scuderi, dopo “avere preso atto di una elencazione delle solite bugie e ricostruzioni artefatte della realtà. La questione è legata all’ordine pubblico. E, ancora una volta, per fare chiarezza, sono costretto a dire come stanno le cose. Chi ha chiesto un Consiglio comunale urgente sulla sicurezza, a settembre dell’anno scorso – spiega Scuderi – è stata Fratelli d’Italia con il sottoscritto. Ma il sindaco, e forse la consigliera Biondo non lo ricorda, ha pensato male di evitare che l’argomento venisse discusso in aula. Dopo numerose sollecitazioni, riunioni dei capigruppo e comunicati stampa, riusciamo a chiedere un Consiglio comunale aperto a Scoglitti, ma il sindaco, per la seconda volta, vieta di discutere sull’argomento poiché non ritiene idonea la sede scelta (che magicamente diventa idonea quando lui stesso, qualche giorno dopo, si riunisce sul posto con altre persone per una iniziativa pubblica). A questo punto, insistiamo e chiediamo che il Consiglio si svolga in piazza Sorelle Arduino, sempre a Scoglitti. Stavolta, la seduta aperta del civico consesso si tiene, ma il sindaco non partecipa. Quindi, vorrei chiedere alla consigliera Biondo di cosa sta parlando e, soprattutto, dove è stata in questi mesi. Non si è accorta di quello che è accaduto in Consiglio comunale? Che ci fosse un problema legato all’ordine pubblico in alcune zone della nostra città lo andiamo dicendo da tempo. Purtroppo, mi dispiace dirlo, la consigliera Biondo, così come altri della sua parte politica, seguendo l’esempio del sindaco, nel contesto del dibattito istituzionale cittadino, rischiano di diventare mistificatori della realtà, arrampicandosi sugli specchi e, soprattutto, lasciandosi andare a ricostruzioni fantasiose che li faranno ricordare, dai posteri, come coloro che hanno scritto la pagina politica più ridicola della storia vittoriese”.

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