
E’ stata eseguita l’autopsia che dovrà chiarire le esatte cause della morte del consulente modicano Giovanni Giannone, 56enne, sopravvenuta durante la fase conclusiva di una colonscopia martedì 19 settembre presso l’Ospedale Maggiore “Nino Baglieri”. E’ stato il medico legale Francesco Coco, nominato dalla Procura della Repubblica di Ragusa ad effettuare l’accertamento, alla presenza di un perito di parte, nominato dalla famiglia e del legale dell’Asp di Ragusa. Pare che l’esame autoptico escluda responsabilità da parte dei sanitari del nosocomio di Via Aldo Moro anche se, in ogni caso, saranno le conclusioni del CTU a dare chiarezza a seguito, appunto, dell’esame post mortem.
Nel registro degli indagati sono finiti medici ed infermieri che erano presenti al momento del fatto (si tratta, in effetti, del cosiddetto “atto dovuto” per potere procedere all’autopsia).
Al momento l’ipotesi avanzata dagli stessi medici è che l’uomo sia stato colto da un malore improvviso, un infarto mentre veniva sottoposto all’esame di colonscopia, uno screening nell’ambito di un controllo programmato. Si tratta di una procedura considerata sicura che viene eseguita quotidianamente su moltissime persone per esaminare il colon e l’apparato digerente attraverso un endoscopio.
I funerali si svolgeranno lunedì mattina nel Duomo di San Giorgio, alle 11.