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Palermo, Catania e Messina: le migliori stagioni delle siciliane in Serie A

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C’era una volta il “calcio romantico”, quello delle squadre di provincia che rendevano magico il mondo del pallone, in grado di arrivare fino in massima Serie e dar filo da torcere alle grandi del campionato una volta più bello del mondo. Quel calcio dove i bomber non guadagnavano tonnellate di soldi e si chiamavano Riganò, Spinesi, Miccoli, in grado di portare una ventata forte di Sicilia nel calcio italiano dominato dalle squadre del Nord. Ed è dunque il caso di Palermo, Catania e Messina, tre squadre che a cavallo degli anni ’90 e 2000 hanno regalato un sogno ad una regione intera, esprimendo un gioco favoloso e seminando panico sui campi pregiati di San Siro, Delle Alpi o dell’Olimpico di Roma. Tre squadre che in pochi anni hanno acceso una luce diversa sui pronostici sul campionato di Serie A: non sono state certamente tra le favorite per il successo finale nel massimo campionato ma hanno ribaltato diverse aspettative e lanciato nell’Olimpo del calcio italiano manipoli di giocatori sconosciuti fino a poco tempo prima.

Palermo

La migliore parentesi della storia del calcio palermitano risale agli albori del nuovo millennio, in particolare dal 2004 al 2010. Sei anni magici che hanno visto indossare la maglia rosanero veri e propri campioni come Barzagli, Grosso, Cavani, Amauri e Miccoli. Proprio quest’ultimo è stato uno degli uomini simbolo di tutta la storia del Palermo segnando il maggior numero di gol (81) e trascinando la squadra a uno storico quinto posto in classifica nella stagione 2009-2010, cosa in verità accaduta anche nella stagione 2006-2007 e in quella 2005-2006 dove un certo Luca Toni fu capocannoniere della squadra con 21 reti segnate solo in campionato.

Catania

Nel 2005 il Catania ritorna in Serie A dopo ben 21 anni di astinenza dalla Massima Serie. Di qui inizia una storia durata nove anni tra colpi di genio, risultati spettacolari e imprese sfiorate. In particolare la stagione 2012-2013 nella quale alla guida della squadra venne messo Rolando Maran in sostituzione di Montella. Con lui sarà il Catania dei record, collocandosi a ridosso della zona Champions per tanti momenti della stagione e sfiorando una storica qualificazione in Europa League. Capocannoniere di quell’anno fu l’argentino Gonzalo Bergessio con 15 gol e al centro di una polemica per un suo gol annullato nella gara contro la Juventus ad ottobre 2012 e che avrebbe regalato una vittoria importante agli etnei. Alla fine i rossazzurri concludono la stagione all’ottavo posto, con 56 punti, il miglior risultato della sua storia in Serie A.

Messina

Correva la stagione 2004-2005, il Messina aveva appena conquistato la Serie A dopo ben 39 anni. Una neopromossa sulla quale nessuno avrebbe scommesso un centesimo. Eppure quella fu la stagione migliore della storia dei giallorossi con un incredibile settimo posto in Serie A, il raggiungimento della qualificazione in Coppa Intertoto (mai disputata per questioni legate alle normative Uefa sullo stadio) e a un solo passo dalla qualificazione in Europa League. A trascinare la squadra a suon di gol furono Riccardo Zampagna con 12 gol, “Re Artù” Arturo Di Napoli con 9 gol e l’esperienza, la tenacia e la forza di Bortolo Mutti in panchina. Una stagione unica, irripetibile che fu seguita da campionati mediocri e non esaltanti, fino al tramonto definitivo degli anni ’10 con i tifosi oggi in attesa di riscatto.

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