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Modica, eseguita laringectomia totale con impianto di protesi fonatoria

E arriva un laser per trattare le lesioni laringee
Tempo di lettura: 2 minuti

Il primario dell’Unità complessa di Otorinolaringoiatra dell’ospedale “Maggiore-Baglieri” di Modica, dottor Mario Lentini, e la sua équipe, hanno effettuato per la prima volta in provincia di Ragusa un intervento di laringectomia totale con impianto di protesi fonatoria. “Abbiamo preso in carico un paziente con un tumore avanzato della laringe che si manifestava quasi sotto cute, fino a erodere il pomo d’Adamo – spiega Lentini -. Prima abbiamo proceduto alla rimozione totale della laringe con separazione delle vie aeree da quella alimentare, praticando una tracheotomia, poi abbiamo introdotto una protesi fonatoria fra la parete tracheale posteriore e l’esofago. Questa protesi è un autentico miracolo dell’ingegneria che permette di far entrare l’aria dall’esterno, mentre dall’interno esclude la possibilità che gli alimenti si riversino dall’esofago alla trachea. Il paziente potrà tornare a parlare in maniera soddisfacente nell’arco di un mese”.
“In Sicilia – continua il primario di Otorinolaringoiatra – sono pochi i centri che si occupano di protesi fonatorie: esse richiedono una sostituzione ogni quattro o sei mesi, attraverso una semplice operazione ambulatoriale. Ma il paziente, specie se in età non avanzata, può ricavarne numerosi benefici sotto il profilo della salute e della socialità”. “Gli interventi di laringectomia, nel loro complesso, risultano fra i più complicati – aggiunge Lentini – ma i pazienti, da qualche tempo, non sono più costretti a migrare nel resto d’Italia per essere sottoposti a un’operazione di questo tipo. A Modica, infatti, esiste una struttura all’avanguardia, che grazie a scelte lungimiranti da parte della Direzione strategica, è riuscita a dotarsi anche di un laser CO2 di ultima generazione”.
Si tratta di un dispositivo indispensabile per il trattamento delle lesioni laringee, la cui fornitura è stata oggetto di un importante investimento da parte della Direzione strategica dell’ASP. “Grazie alla chirurgia laser – precisa il primario – si possono eseguire degli interventi conservativi laringei per la rimozione di neoplasie senza incisioni cutanee esterne. Il laser ha un margine d’errore inferiore rispetto alla tecnica delle forbici a freddo e riduce mediamente del 30 per cento i tempi di degenza per quanto riguarda le lesioni avanzate. Inoltre rende possibili alcuni interventi, come le cordectomie e i tumori non avanzati della laringe, su cui altrimenti non si potrebbe intervenire dall’interno, data la complessità. Inoltre questo laser di ultima generazione può essere utilizzato per alcuni interventi di orecchio medio e per le paralisi cordali”.

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3 commenti su “Modica, eseguita laringectomia totale con impianto di protesi fonatoria”

  1. Tanto di cappello al Dott. Lentini. Bravo! Tuttavia sarebbe utile conoscere anche i dati di sopravvivenza post intervento, la qualità di vita nel breve-medio periodo (migliorata o peggiorata) e l’età del paziente

  2. Gentile Sig. “Riflettiamo”, ho un’esperienza decennale presso una U. O. di ORL del nord fra le più blasonate. Le assicuro che la sopravvivenza è piuttosto alta per quanto riguarda le laringectomie totali seguite da un trattamento onco o radio post intervento. Interessanti sono i risultati dei trattamenti con laser CO2 per interventi di laringectomia parziale (con metodologia Rizzotto o Laboyle) che evita il posizionamento di una cannula esterna per respirare, quindi senza “inestetismi” post operatori; lo stesso vale per le neoplasie delle corde vocali.
    Forse Lei, Sig. “Riflettiamo” ha dubbi sul fatto che questo possa essere fatto in un ospedale del profondo sud?
    Non la giudico per questo, voglio solo condividere, capire un sentimento.
    Da quattro anni lavoro ormai al Maggiore in un reparto di Area Critica. È vero, tante cose non vanno. Due anni fa, mio papà, vittima di un male che nessuno avrebbe mai potuto curare, mi disse: “se devo morire, voglio essere a casa, a Modica”. Così fu. Così fu perché gli occhi dei meridionali che venivano nel centro dove io lavoravo me li ricordo ancora. Occhi di persone che non avevano di che vivere a casa loro, figuriamoci lì. Occhi tristi di persone che avevano il terrore di non vedere più i loro cari perché il male spesso era molto “impegnativo”. Occhi di persone che dopo essere state operate non potevano spesso più essere seguite in futuro dal chirurgo Orl che aveva loro messo le mani addosso. Conosco il Dr. Lentini, ma non ho niente a che spartire con Lui. Però è doveroso dire che ha portato “aria sana”.
    Sig. “Riflettiamo” la sintesi è che da qualche parte bisogna pur iniziare.
    Mi sento di dire che questo è l’inizio, oltre al consiglio di non fumare e bere alcolici e superalcolici che sono dagli assassini per laringe, cavo orale, corde vocali ecc ecc.
    Cordiali saluti

  3. Gentile Sig. “Riflettiamo”
    sono sempre dal parere, finchè c’e’ vita …c’e’ speranza!
    Anche quando le prospettive di vita sono molto limitate, i dottori cercano in tutto e per tutto di strapparlo dalla morte…d’altronte è il loro credo professionale.
    Poi che oltre a ciò, intraprendono una via nuova per una qualità di vita migliore, allora lo si affronta senza se e senza ma.
    Grazie a tanti dottori intraprendenti con tanta voglia di lavorare, come il Dott. Lentini è sempre un onore trovare persone come loro ed esser in mano sicure di riuscire nell’impresa e soprattutto per il modo che conducono tali reparti ed il suo relativo staff.

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